SOGNI NEGLI OCCHI

Posts written by Robi ro

view post Posted: 9/10/2017, 22:10 FANTASMI E SPETTRI 2 - MALIGNO DEMONI ED ENTITA'

FANTASMI E SPETTRI


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Spiriti, spettri e fantasmi

Cosa sono i fantasmi? Gli spiriti? Nessuno lo sa per certo. Ci sono molte teorie per spiegare le migliaia di esperienze documentate che la gente di tutto il mondo ha avuto con spiriti, spettri e fantasmi. Spettri, fantasmi e infestazioni sembrano essere relativamente comuni e parte dell'esperienza umana.

Vi sono diversi tipi di spiriti, spettri e fantasmi che agiscono come presenze inquietanti e occorre più di una teoria per spiegarli tutti. La visione tradizionale dei fantasmi è che sono spiriti di persone morte che, per qualche motivo, sono "bloccate" tra il livello di esistenza terreno e l'altro, spesso a causa di una tragedia o di un forte trauma subito. Molti sensitivi ritengono che tali presenze legate alla terra, siano spiriti che non sanno di essere morti.

Possiamo dire che un fantasma, o uno spettro, è un essere umano che è uscito fuori dal corpo fisico, di solito in occasione di un evento traumatico e che non è conscio della sua vera condizione. Un corpo fisico racchiude in sé tutti gli spiriti. Al momento della morte, il nostro corpo spirituale continua in una nuova dimensione. Uno spetttro, un fantasma, invece, a causa di trauma subito è bloccato nel mondo fisico e deve essere rilasciato per proseguire la sua strada. Fantasmi e spettri spaziano in una sorta di limbo in cui si manifestano le scene della loro morte, o dei luoghi che amavano in vita. Molto spesso questi fantasmi sono in grado d'interagire con i vivi, materializzandosi in più occasioni.

Alcuni sensitivi sono in grado di potersi mettere in comunicazione con loro. E, quando lo fanno, spesso cercano di aiutare questi spiriti a prendere atto che sono morti, quindi di passare alla fase successiva della loro esistenza. Spettri e fantasmi sono spiriti legati alla Terra, in stato incorporeo dopo la morte del corpo fisico. La maggior parte del tempo uno spettro, un fantasma rimane intrappolato e interagisce con il mondo fisico, a causa di problemi emotivi, psicologici, paure, o traumi. In questo stato di perenne sospensione, spesso i fantasmi si manifestano con richieste di aiuto e di attenzione. Quando le persone non realizzano, o percepiscono il pensiero del fantasma, esso può sentirsi frustrato e può eseguire azioni tese ad attirare l'attenzione di altri, come generare forti rumori tipici del fenomeno Poltergeist, o eseguire repentini spostamenti di oggetti.
Come Sapere Se si è in Presenza di un Fantasma o di uno Spettro

Le seguenti manifestazioni sono alcune descrizioni di attività spettrale, quindi sono fenomeni comuni a spettri e fantasmi:

Punti freddi. La manifestazione di un fantasma richiede energia, quindi talune area potrebbe essere rese fredde dall'energia del fantasma.

Disturbi elettrici. Luci, radio e televisione che si spegnendo e si riaccendendo da soli.

Movimento di oggetti. Porte e finestre che si aprono da sole.

Oggetti che spariscono. Oggetti vari che svaniscono o si spostano da soli.

Brividi intensi. Brividi unitamente alla sensazione che qualcosa, o qualcuno, ci stia guardando o toccando.

Suoni e rumori. Passi, musica, voci, sussurri, rumori di sbattimenti, ect.

Sfere luminose. Forme di luce che appaiono e lievitano nella casa.

Apparizioni. Ombre che si muovono in una stanza o si vedono con la coda dell'occhio.

Strano comportamento di un animale domestico. Gli animali, soprattutto cani e gatti, sono molto in sintonia con gli spiriti e le entità intorno a loro.

Odori acri. Profumi e odori di un defunto, oppure cattivi odori intensi o odore di bruciato.

Fenomeni di lievitazione. Oggetti che levitano, come oggetti in movimento aereo in giro per la stanza.

Vapori. Nebbie e vapori che appaiono dentro o intorno alla casa.
Perché Fantasmi, Spiriti e Spettri si Manifestano

Ciò che solitamente provoca un'attività spirituale è la vecchia ipotesi del "lavoro incompiuto". Ad esempio, supponiamo che un uomo ha trascorso anni a edificare la casa dei suoi sogni. Egli muore improvvisamente durante la costruzione, pertanto non ha avuto modo di completare il suo sogno. Tale evento può innescare il fenomenio della presenza di uno spettro, spirito o fantasma.
Perché un Fantasma, uno Spettro, uno Spirito Genera Luce

Non sempre c'è una luce associata agli spiriti. Alcuni spiriti hanno una massa solida, senza luce. Alcuni spiriti si materializzano in stato solido, cercando profumi, sguardi e manierismi umani. Probabilmente è una rimembranza di ciò che osservavano e percepivano quando erano viventi.
Sono Pericolosi i Fantasmi e gli Spettri ?

In generale spettri e fantasmi non sono pericolosi, quando si manifestano sotto forma di presenze ectoplasmiche per chiedere aiuto. Sono come i viventi: la maggior parte delle persone sono buone in natura ed è lo stesso per i fantasmi. In generale spettri e fantasmi non hanno il desiderio di ferire le persone, a meno che non sia uno spirito maligno.

Di diversa natura sono le attività Poltergeist, poiché sono forze invisibili che si manifestano con schiaffi, spinte e graffi, unitamente a tutta l'energia melevole che generano. I fenomeni Poltergeists non sono considerati di natura spirituale, tecnicamente un "fantasma", ma entità disumane fortemente perturbatrici.
Occorre Proteggersi da un Fantasma o uno Spettro ?

Devi proteggerti dai fantasmi e dagli spettri ? Se sei in un ambiente che si ritiene abitata da uno spirito maligno e sei vulnerabile alla paura di spettri e fantasmi, allora hai bisogno di prendere le dovute precauzioni. Un spirito maligno tende ad opprimere coloro che hanno paura di lui, perché la paura dell'oscuro lo aiuta. Se un fantasma, o spettro, vuole fare del male ad una persona, può farlo solo a coloro che sono "spiritualmente deboli" e intimoriti. In altre parole, la paura diventa la porta di entrata per consentire ad una entità di causare danni tangibili.

Spesso un fantasma, uno spettro, vuole semplicemente essere riconosciuto come "presente". Vuole che tu sappia che è ancora "vivo", prima di muovere verso la luce. Molte volte le persone sono scioccate di scoprire che si tratta di qualcuno che hanno conosciuto quando in vita e che amavano. Talvolta il fantasma, o spettro, è la rappresentazione di un'altra entità che tenta di consegnare un messaggio a qualcuno, prima di sentirsi liberato a muoversi verso la luce e la pace.
Come Agire di Fronte ad un Fantasma o uno Spettro

Se ritieni di avere uno spirito negativo o un'energia negativa in casa, cerca di gestire lo spettro, o fantasma, in questo modo:

Fermati, resta calmo ed impassibile, in quanto un fantasma, o uno spirito negativo, si nutre della tua paura per rendersi più forte e più potente. Talvolta basta comprendere di avere il pieno controllo di sé stessi e parlare ad alta voce affinché un fantasma (o spirito maligno) lasci la presa, in quanto non benvenuto a casa tua. Non hai nulla da temere: la paura si crea nella mente. Fallo con fermezza e con amore.

Invita lo spirito, o fantasma, a cercare la luce e digli che il suo corpo fisico è morto, pertanto è il momento di lasciare questo regno fisico. Sii molto fermo nel fargli sapere che è bene per lui di andare avanti nella sua strada e insisti fino a quando non senti che è andato verso la luce. La luce non è da temere perché è l'amore, la pace e la verità. L'oscurità è "l'assenza di comprensione", è la negatività e la falsità.
Cosa Fare se lo Spettro o Fantasma non si Placa

Se l'attività dello spirito (o fantasma) non si ferma, o si ferma solo per un poco per poi riprendere, è consigliabile di fare una pulizia spirituale della tua casa, unitamente ad una energica disinfestazione. Interventi alternativi come lo spargere acqua santa nelle stanze, oppure pregare per scacciare spiriti, spettri e fantasmi, ottiengono solo un risutato momentaneo e transitorio. Un intervento di disinfestazione da spiriti, spettri e fantasmi, dev'essere eseguito da un più che valido sensitivo ed esorcista di provata fama.
Combattere e Eradicare uno Spirito Maligno, Spettro, o Fantasma

Se sei soggetto ad una presenza di spiriti maligni, spettri, o fantasmi, scrivi subito al Maestro Arkam, poiché è perfettamente in grado di aiutarti a combattere e vincere ogni manifestazione demoniaca, sia essa uno spirito maligno, spettro, o fantasma, che un fenomeno Poltergeis.
Il fenomeno della presenza di uno spirito maligno è purtroppo ben reale.

Chiunque abbia affrontato il problema si rende ben conto come il regno demoniaco sia terribile.

In presenza di questi eventi malefici così estremi, è fondamentale intervenire rapidamente, prima che l'infestazione demoniaca assuma carattere di estrema criticità.



view post Posted: 9/10/2017, 21:46 GEOCINESI - FENOMENI PARANORMALI

GEOCINESI




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Manipolazione degli Elementi



La teoria più frequente degli elementi classici, in possesso dai sistemi indù, giapponesi e greci, è che ci sono cinque elementi, ovvero Terra, Acqua, Aria, Fuoco, e un quinto elemento conosciuto variamente come Spazio. I principali tipi di manipolazione degli elementi utilizzati nelle storie sono: Fuoco, Acqua, Aria / Vento e Terra. Altri tipi popolari di manipolazione elementare nelle storie sono; Fulmine / Elettricità, Ghiaccio, Metallo, Luce e Buio.
Indice[mostra]
Elementi Base

Gli utilizzatori possono controllare gli elementi base della natura

Solido (o manipolazione della terra)
Liquido (o manipolazione dell'acqua)
Gas (o manipolazione dell'aria)
Plasma (o manipolazione del fuoco)




La manipolazione della Terra (o Geocinesi) è il potere di controllare mentalmente la terra o materiali solidi. Gli utilizzatori possono muovere ogni elemento "di terra" (come rocce e minerali), inclusi gran parte degli oggetti solidi. Gli utilizzatori possono o meno essere in grado di controllare minuziosamente queste abilità, come ad esempio formare oggetti più grandi in altre più complesse o cambiando l'aspetto dei materiali. Inconvenienti tipici sono costituiti sulla necessità dei materiali di base, e le lotte che si verificano in aree urbanizzate o navi metterà Terracinetici in uno svantaggio grave.


Spostare tutti gli oggetti solidi, come rocce, massi, pietre e praticamente a qualsiasi velocità
Scavare
Prevenire o aiutare le piante in crescita
Creare terremoti, valanghe, frane o sabbie mobili
Spostare il terriccio sotto il bersaglio per volare o correre velocemente
Scudi di roccia o terriccio
Far eruttare i vulcani
Controllo su lava / magma
Coprire le mani dell'utente in un materiale solido, rendendo i pugni più duri
Rompere massi o montagne
Alcuni sono in grado di controllare la sabbia
Alcuni sono in grado di controllare il sale o zucchero (salgemma) in quanto i minerali si trovano in rocce e piante
Alcuni possono controllare in metallo
Gli utilizzatori possono rigenerarsi se sepolti sotto terra per guarire le ferite ed essenzialmente "ricaricarsi"

Manipolazione del Magma

Un potere secondario della manipolazione di terra o fuoco. Il personaggio può creare, muovere, modellare o comunque manipolare la roccia fusa (magma quand'è sotto terra, lava quando è in superficie) in vari modi, includendo il direzionare getti di lava per creare o far crescere delle isole, aprire spaccature nel terreno e/o innalzare interi vulcani. Il potere di manipolare il magma è letale in quanto esso è in grado di sciogliere qualsiasi cosa. Debolezza comunemente associata è l'acqua che è in grado di spegnere la lava o rallentarla
Manipolazione della Sabbia

Un potere secondario della manipolazione di terra. La manipolazione della sabbia è il potere di controllare la roccia frantumata in maniera fine, le particelle di minerali e modellarle o manipolarle a proprio vantaggio. Possono manipolare la densità della sabbia per renderla molto solida o simile ad un liquido. L'utilizzatore può disidratare la maggior parte delle cose che contiene liquidi, come piante, animali o fango, causandone l'eventuale morte e trasformandoli in polvere. Tipiche difese sono dei liquidi per rendere la sabbia più pesante e difficile da manipolare, il calore per scioglierla e trasformarla in vetro ed infine la manipolazione del ghiaccio per renderla solida.


view post Posted: 9/10/2017, 21:22 TELECINESI - FENOMENI PARANORMALI

telecinesi




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Cos'è la Telecinesi
La Telecinesi è essenzialmente l'abilità di muovere un oggetto nel piano fisico, usando soltanto la potenza psichica. Anche se molte persone la ritengono una pratica occulta, vi posso dire che non è affatto così. Naturalmente, posso darvi soltanto un mio punto di vista, ma credo che ognuno di noi nasca con questa abilità.
E' un fattore celebrale, come camminare, parlare, mangiare. L'abbiamo soltanto trascurato da molto tempo.

Una teoria comune, riguardo la TK (telecinesi), è che essa agisce in campo energetico (magnetico o elettrico) o attraverso "onde" d'energia psichica, che sono effettivamente abbastanza dense da spingere un oggetto in una determinata direzione.

Molte persone hanno avuto modo di conoscere la TK soltanto in maniera accidentale - qualche caduta misteriosa di un oggetto, battiti sulle pareti o su mobili e porte - un fenomeno spesso confuso con gli spiriti, invece che attribuito ad un potere telecinetico spontaneo e personale.

Chiunque può sfruttare la propria energia e usarla con la giusta devozione.





Chi può agire mediante la TK?
Cosa? "Chi può usare la telecinesi?!?" Te lo dirò con un solo termine. TU.





Una teoria in fatto di Telecinesi
La telecinesi è il pensiero di un "talento" veramente eccezionale, appartenente soltanto ad una ristretta cerchia di persone. Del tutto contrario, credo che la telecinesi sia qualcosa di cui tutti disponiamo. Semplicemente non la usiamo. Generalmente, infatti, tutti abbiamo abilità psichiche. Lasciate che vi spieghi meglio.

Ogni persona vivente ha un cervello. Ovvio. Affermare il contrario, sarebbe assurdo. Comunque, normalmente non usiamo l'intera capacità celebrale, ma una piccolissima parte per vivere. Inoltre, usiamo ogni parte differente in modi diversi, ognuno in modo dissimile dall'altro. Ci sono persone a cui piace l'arte, altre sono più abili con i numeri e la matematica, la logica, lo sport, la scrittura, la danza, la musica... tutte queste attività usano parti differenti del cervello. Queste possono essere considerate come tutte abilità psichiche. Noi tutti usiamo soltanto una parte del nostro potenziale psichico, molto meno potente di tutto il resto. Alcuni di noi hanno appena l'abilità di "sapere" cosa sta per accadere, o comunque possono predirlo meglio di altri, o addirittura "capire" perfettamente e immediatamente il carattere di chi incontra per la strada. Tutti questi sono usi differenti del potere psichico.

Il cervello, inoltre, ci dà facoltà di esercitare e allenare le parti non usate abbastanza. Un artista può imparare velocemente l'algebra, se mette il naso sulla mola. In modo analogo, si può imparare la telecinesi per mezzo di esercizi per espandere la propria abilità psichica.

L'unica cosa che potrebbe creare una sorta di blocco, è non credere in noi stessi. Come lo scolaro che afferma "Non posso imparare la matematica, è impossibile", la persona che dice "Non posso usare la telecinesi, poiché non è un'abilita che possiedo" si pone automaticamente un blocco mentale -e si sa- il "credo psichico" non è una cosa tanto da sottovalutare. La maggiorparte delle malattie psicosomatiche, sono frutto di stati mentali e blocchi psichici, in questo campo la mente può essere anche pericolosa per noi stessi. Quindi, comincia a credere in te stesso e i risultati verranno da soli.





Una definizione scettica
Mostro una definizione, presa direttamente dal Dizionario dello scetticismo (Skeptic's Dictionary):

La telecinesi è il movimento di un oggetto, in maniera scientificamente inspiegabile, come un esercizio di potenza occulta. La psicocinesi è la produzione di un movimento di un oggetto fisico, per mezzo di un determinato esercizio psichico o di potenza mentale. Uri Geller afferma che può egli stesso piegare posate usando soltanto il suo controllo mentale sugli oggetti esterni. Altri affermano di poter far rotolare penne e matite sul tavolo, soltanto con il loro volere. La varietà delle teorie usate per dimostrare la psicocinesi sono senza fine.

Il mio pensiero a riguardo è: Certamente, ci sono tantissime teorie a riguardo. Ce ne sono anche tante altre per ogni cosa! Ciò non dimostra affatto che un genuino uso della telecinesi sia impossibile.





Migliorare la tua TK
Ricevo numerose lettere con scritto "Ho provato ad usare la telecinesi, ma non ho ottenuto nulla!". La ragione è sempre la stessa. Una persona crede stupidamente che una settimana sia un "lungo periodo di sperimentazione". Niente di più errato. La telecinesi, come tutte le abilità perse nel tempo, ha bisogno di pazienza, di molta pazienza. Chi è veramente portato per la TK, ottiene i primi risultati in 2 settimane. La restante parte, non ottiene nulla per mesi, addirittura anche anni. Ho creato la seguante lista per aiutare ad indirizzare meglio chi volesse provare ad imparare la telecinesi. PROVATE!

Medita quotidianamente, per almeno mezz'ora, una cinquantina di minuti se sei abbastanza stressato.
Esercita la TK almeno una volta al giorno, meglio se due volte. Prenditi un buon lasso di tempo (30-60 minuti) per farlo.
Usa un metodo alla volta, almeno per una settimana. Se non noti alcun risultato, cambia metodo.
Cerca di essere rilassato e tranquillo; invece di pensare troppo seriamente come se fosse un allenamento, guardalo come un gioco. Se provi troppo duramente, rischierai soltanto di frustrarti senza ottenere nulla.
Non abbandonare mai.
Non dire a te stesso che tanto non ci riuscirai, poiché tu puoi farlo.
CREDICI!!!





Dove Cominciare
Esistono alcuni fattori da tener presenti prima di iniziare con la telecinesi. In questa sezione saranno discussi i maggiori ostacoli da superare e gli esercizi da eseguire.

1. Dubbio, Incertezza
LA TELECINESI E' REALE. Le persone che l'hanno fato, lo fanno sempre. E' un dono che ognuno di noi possiede. Convincitene prima di proseguire oltre. Il dubbio è come un muro tra te e la telecinesi. Allora, oltrepassa il muro e lasciatelo dietro le spalle. Non hai bisogno del dubbio nella tua ricerca per la verità, e in special modo quando si parla di poteri della mente.

2. Logica
Certo, vivi in un mondo pratico, è più che naturale cercare di ragionare sulle cose. Non preoccupartene. Lascia la praticità al di fuori, e quando praticherai la telecinesi, vedrai quanto è sciocco il concetto di logica tutto assieme. Ma ciò avrà senso solo quando ci arriverai.

3. Purezza del Cuore
Perchè vuoi imparare la telecinesi? Le tue ragioni devono essere positive e i tuoi scopi puri.

4. Meditazione
DEVI MEDITARE. Consideralo come una necessità. Fallo un passo alla volta. La meditazione è la chiave per preparare la mente alla telecinesi.





Piegare un cucchiaio

Meditate per mezzora.

Trovate un cucchiaio o una forchetta.

Prendete l'utensile tra le mani.

Sedetevi in uno spazio tranquillo, respirate profondamente e rilassatevi. Rifuggite mentalmente tutti i pensieri e i suoni.

Ad occhi chiusi, strofinate leggermente la punta delle dita sulla superficie del manico del cucchiaio.

Tastate la superficie senza necessariamente pensarvi. Diventate "parte" di essa, gli atomi del metallo mescolati con gli atomi delle vostre dita e con l'aria così che essi fluiscano assieme come fossero acqua. Immaginateli sciogliersi in liquido.

Questo potrebbe impiegare più tentativi. Comincerete a sentire realmente l'energia e il calore nel metallo.

Nel momento in cui sentite il momentum dell'energia, piegatelo! Non impiegate forza fisica in questo - non state misurando la vostra capacità di piegare il cucchiaio con le vostre mani. Sapete gà che potete farlo. E' la vostra mente che stiamo misurando.





Muovere un piccolo oggetto

Scegliete un oggetto piccolo e leggero, preferibilmente fatto di un metallo sottile, come un anello di bigiotteria.

Cancellate completamente la vostra mente. Non dovrete avere ALCUNA distrazione, e tentate di non introdurre nella vostra mente erronei pensieri, o perderete il vostro punto focale. La concentrazione è vitale.

Costruite un "tunnel" tra voi e l'oggetto, e visualizzatelo. Vedete solamente l'oggetto. Ogni altra cosa è fuori dal tunnel, e perciò fuori dalla vostra vista.

Ora, immaginate le mani della vostra mente uscire e spingere l'oggetto. Una volta sentita la spinta, dovreste volere produrre un suono nella vostra testa he suggerisca un forte campo magnetico (nnn... nnn... nnnn). Potrebbe suonare stupido, ma funziona!

Non aspettatevi che funzioni al primo tentativo. Potrebbe, ma c'è anche la possibiltà che non funzioni. Quindi tentate e ritentate! Se non potete dedicare il vostro tempo e la votra pazienza a questo esercizio, allora non tentatelo proprio.





La fiamma danzante

Meditate per mezz'ora.

Accendete una candela in un posto sicuro. E' preferibile una candela bianca su di un tavolo bianco o di un colore chiaro.

Mettetevi comodi e respirate profondamente.

Mettetevi di fronte alla fiamma della candela. non pensate a nulla, liberate la mente ma mantenete la fiamma di fronte a voi. Presto dovreste vedere solo la fiamma. non il tavolo, la candela, la stanza e gli oggetti attorno a voi, ma solo la fiamma.

Ora immaginate che la fiamma si distenda verso l'alto, diventi più alta, più luminosa. Potete mettere la mano sopra di essa e immaginare che siate voi a farla crescere. immaginate che la fiamma si rimpicciolisca, che diventi più piccola e corta. immaginate che ondeggi e danzi. immaginate che si pieghi. Fate questo esercizio finchè non vi sentite tuttuno con la fiamma, e finchè essa non farà ciò che voi desiderate essa faccia.

Facendo questo esercizio piu volte, una volta che sarete capaci con la vostra abilità di fare ciò, provate a spegnere la candela con la vostra mente. Sareste in grado di riaccenderla? Hmmm... tutto è possibile!





Ruota Psico-Cinetica

Prendete una puntina da disegno (del tipo con la testa piatta e circolare) e mettetela con la punta rivolta verso l'altro. Ora prendete un piccolo pezzo quadrato di carta, di circa 3x3cm (forse anche piu' piccolo), e con pazienza bilanciatelo appoggiando il suo centro sull'ago della puntina. Invece della carta, si può usare un pezzetto di alluminio (o carta argentata da cucina), se ci si sente piu' in linea con le energie metalliche.

Meditate per mezz'ora.

Ora, sedetevi di fronte alla vostra "ruota psico-cinetica". Concentratevi fissando un angolo del quadratino di carta. Focalizzate tutta la vostra energia in quello spigolo, volendo far cominciare a girare facendo perno nell'angolo suddetto. Immaginate la ruota (quadratino di carta) che inizia a ruotare. Concentratevi piu' che potete, finché il movimento non comincia a verificarsi.

Una volta che siete riusciti in questo esercizio, provate ad affondare la carta nella puntina!





Il Legno Galleggiante

Meditate per mezz'ora.

Riempite di acqua fresca una boccia di vetro trasparente. nel mezzo della boccia immergete uno stuzzicadenti o un altro piccolo oggetto in legno. fino a che non ci sarà attrito tra l'acqua e l'oggetto, sarà facile muoverlo poichè ci sarà meno resistenza.

Mettetevi comodi e respirate profondamente.

Guardate lo stuzzicadenti. immaginate la "mano" della vostra mente uscire e spingere l'oggetto, e immaginate che scivoli attraverso l'acqua fino all'altra parte della boccia. sentite l'energia spingerlo. dopo un po' dovreste cominciare a notare qualche movimento. potete usare le vostre mani per dirigere la vostra energia, ma non toccate o soffiate sullo stuzzicadenti.

Una volta che vi sarete impratichiti con questo esercizio e che penserete di avere controllo su di esso, spingetevi un passo più in là. immaginate di spingere l'oggetto verso il basso , forzandolo ad andare sotto la superficie dell'acqua. Questo richiederà più concentrazione, ma i risultati sarannò altrettanto importanti.





Oscillazione di un filo

Meditate per mezz'ora.

Tagliate un filo lungo circa 25 cm. Legate ad esso un oggetto simile a un ago o uno stuzzicadenti, oppure un bastoncino corto di legno. Tenete il filo in modo da poter stare seduti comodi di fronte all'oggetto.

Sedete sufficentemente lontani dall'oggetto così da non farlo oscillare col vostro respiro. Fate sì che l'oggetto sia completamente fermo, senza che si muova a mezz'aria.

Respirate profondamente.

Focalizzate tutta la vostra attenzione su un solo lato dell'oggetto, non importa se quello destro o sinistro. Immaginate che l'oggetto si muova,come se davvero venisse spinto da quel lato dalla vostra mente. Potete usare le dita per "puntare" la vostra energia, ma non toccate l'oggetto.

Una volta che comincia a muoversi, chissà quanto impiegherete per andare avanti, immaginate che la vostra energia lo spinga più forte, così che esso prenda velocità. dovrebbe ruotare con maggiore impulso.

Esercitatevi. Una volta che ne avrete preso possesso, utilizzate lo stesso metodo per fare oscillare il filo anzichè solo ruotare.
Buona fortuna!





Da Koda sulla Telecinesi
Il documento che segue è circolato abbastanza largamente per Internet ed è fondamentalmente un punto di riferimento per chiunque parli di Telecinesi sul Web. Non so perchè, ma è così. Grazie, Koda! questa tecnica è ambiziosa, ma dà alcuni buoni spunti.

Molte persone che hanno letto della Tecnica Psichica della Finestra mi hanno chiesto informazioni sulla telecinesi (il muovere oggetti con la mente). Dal momento in cui ho esperienza nel settore, penso di potervi dire ciò che so.

La cosa più importante da capire è che ciò è possibile. La telecinesi è una parte della realtà fisica, come la telepatia. Il secondo punto più importante relativo per raggiungere dei traguardi in ciò, o in qualsiasi altra ttività, è realizzare se qualsiasi persona è in grado di farlo, qualsiasi persona lo può, e ciò significa anche voi.

C'è un prerequisito per ottenere dei risultati in questo tentativo, cioè avere l'abilità di rilassarsi completamente e focalizzare la propria attenzione senza distrarsi. Di per se stessa, la concentrazione è una delle attività più facili che uno può mettere in atto. Consiste semplicemente nel dedicarsi a una cosa senza distrazioni, e accade in intensi gradi come quando si sta guardando uan scena emozionante di un film, per esempio. Nella pratica attuale, può essere quasi impossibile mantenere la concentrazione per una qualsiasi quantità di tempo dovuto alla concezione del subconscio del vivere giorno per giorno. Se state per praticare le tecniche descritte più avanti, può esservi di aiuto praticare degli esercizi di rilassamento prima di cominciare. Dopo che avrete avuto successo più volte, la messa a fuoco necessaria a ciò potrà essere raggiunta abbastanza facilmente.

Io penso alla Telecinesi come alla manipolazione di una sorta di "campo magnetico" umano attorno al corpo, che può concentrarsi in un'area specifica. (Probabilmente è possibila persino muovere oggetti a grande distanza, ma di questo non ho esperienza) Concentrando questa energia simil-magnetica nelle dita della mano, sono stato in grado di causare ad un cucchiaio posto in equilibrio sul bordo di un bicchiere di vetro, un movimento tale da farlo cadere dal bicchiere. L'ho fatto dieci volte al giorno solo per tenermi in esercizio, per un periodo di due mesi circa dieci anni fa (e causando molte risate versando l'acqua nei ristoranti durante il procedimento). Da allora sono stato troppo occupato nella vita giorno per giorno per focalizzare in modo appropriato la mia attenzione, ed è stato difficile trovare la giusta combinazione di bilanciamento bicchiere-cucchiaio, così più o meno smisi di praticare una tale "inutile" novità. in seguito il mio interesse è cresciuto di nuovo così ho tentato di ricercare un oggetto adatto per riesumare la mia pratica, ma tutto ciò di cui avete bisogno di sapere è che ciò può essere fatto, e che anche le persone normali come voi possono.

Usare l'analogia del magnetismo è un buon modo per focalizzare l'attenzione. Avete bisogno di immaginare un simil-campo magnetico attorno alle vostre mani (o la punta delle vostre dita), e spingerle nel "camp magnetico" dell'oggetto che volete muovere. (un tale campo avvolge ogni oggetto sulla terra). Quando uno dei campi interagisce con l'altro, si potrà sia spingere che tirare l'altro, dipendentemente dalle due polarità. Campi opposti si attraggono, simili si respingono. Concentrandomi sul pensiero che il campo attorno alle mie mani sia molto forte, posso momentaneamente mettere la punta delle mie dita vicino al termine del manico del cucchiaio, e immaginarlo mentre preme contro il campo magnetico del cucchiaio, causando il movimento del manico dell'oggetto. Potrei allontanare la punta delle mie dita di lato perchè il manico del cucchiaio ritorni alla posizione di partenza, e poi ripetere il procedimento muovendo la punta delle dita di nuovo sul manico del cucchiaio. Questo movimento ripetitivo delle mie dita dal lato al manico del cucchiaio, causa lentamente il muoversi dell'oggetto sempre di più, fino a che esso non cade dal bicchiere.

Dovete fare attenzione a non muovere su e giù le vostre mani, almeno all'inizio, poichè il "vento" generato dal movimento delle vostre mani può provocare il movimento del cucchiaio. Dovrete in oltre fare attenzione nel notare delle "brezze" nella stanza dai termosifoni oppure l'aria condizionata, sicchè le vostre mani potrebbero far aleggiare su e giù queste correnti e far muovere il cucchiaio a tempo. Se appoggiate i vostri gomiti su un tavolo durante l'esercizio, siate sicuri che il tavolo sia ben posizionato o potreste causare un movimento ritmico di esso, provocando quindi anche il movimento del cucchiaio.

La primissima volta che lo tentai, impiegai cinque ore di ininterrotti tentativi prima di essere sicuro di starlo facendo davvero io, senza che nessuna di queste variabili ne fosse la causa. Penso di aver avuto successo già dopo due ore, ma continuai l'esercizio per essere assolutamente certo di aver sviluppato realmente questa capacità. Voi potreste non impiegarci così tanto poichè io non avevo prove al tempo che ciò fosse davvero possibile, e nessuna tecnica su cui lavorare i cui risultati non fossero già stati sperimentati. Dopo questa prima volta, potei mettere in atto l'esercizio in meno di cinque minuti, e in seguito lo feci in ancora minor tempo, facendo cadere il cucchiaio in meno di un minuto.

Il COSA dovete fare non è ovviamente tanto importante quanto nel momento in cui lo state facendo. I fenomeni psichici avvengono ad un livello non verbale di consapevolezza. I vostri pensieri consci non servono ad altro se non a focalizzare la vostra attenzione. Essi non compiono nessuno dei "lavori" coinvolti. Immaginando la punta delle mie dita buttare fuori "un forte campo magnetico" dovrei mentalmente pensare "uuunnnnnn, uuuuuunnnnnnnn" ogni volta che posiziono le mie dita sul manico del cucchiaio. Ma dopo ciò non punto la mia attenzione sulle "parole" che stavo "pensando". Recentemente ho tentato di far uscire dalla parola "campo magnetico" una sua intensità. Mentre lo fate, proprio lo "uuuunnnnnn" va via e al suo posto potete sentire il campo magnetico nella punta delle vostre dita. Se la vostra attenzione è sui pensieri, non sarete in grado di mantenere dei risultati costanti. I vostri pensieri dirigono il vostro intento al subconscio, il quale poi fa ciò che vi ASPETTATE REALMENTE che faccia. Per quanto ne so è una verità per tutti i tipi di fenomeni psichici. Non è ciò che pensate, ma cosa vi aspettate. Una volta che avrete ottenuto la sicurezza di avere la capacità di farlo, è molto più facile ottenere i risultati che vi prefiggete, e un minor sforzo è necessario per ottenere tali risultati.

C'è un altro esercizio preliminare che potete fare in principio per aiutarvi a focalizzare l'attenzione. Se unite le mani palmo a palmo (come se pregaste) ma lasciano uno spazio così sottile da sembrare quasi che esse si tocchino, ma senza che lo facciano, potrete sentire il calore emesso da entrambe le mani. E' una sensazione molto tenue ma potrete realmente sentirla. Se poi immaginate che ciò che sentite è il campo magnetico emanato da ciascuna mano, avvicinandole un po' potrete sentire i campi spingere l'uno contro l'altro. Quando riavvicinate le mani, potrete sentire i campi che si separano.

Io credo che questi campi esistano davvero, e che il subconscio ne è consapevole. Concentrando la vostra attenzione sulla vostra percezione, credo che stiate semplicemente sintonizzando la consepevolezza del vostro subconscio. Ciò non è poi così inusuale, siccome anche ora il vostro subconscio è consapevole dell'aria che buttate dentro o fuori, e se state inclinati in avanti o su un lato e così via. Nel momento in cui ci pensate, diventate consci della consapevolezza del vostro subconscio che è stata sempre appena sotto la superficie. Sto semplicemente facendo notare che il fenomeno psichico è un processo del subconscio di cui tutti facciamo costantemente esperienza. Dobbiamo solo scoprire cosa cercare, e tale consapevolezza diverrà istantaneamente rintracciabile.




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view post Posted: 8/10/2017, 21:37 BENEFICI E CONTROINDICAZIONI - AROMATERAPIA

AROMATERAPIA BENEFICI E CONTROINDICAZIONI




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Il termine aromaterapia indica l’utilizzo di essenze aromatiche, dette anche oli essenziali o oli volatili, per il raggiungimento del benessere, per prevenire la malattia o per la cura di affezioni morbose.

> Che cos'è l'aromaterapia

> Benefici e controindicazioni

> Per chi è utile l'aromaterapia

> La legge in Italia e all'estero

> Curiosità sull'aromaterapia

Aromaterapia, benefici e controindicazoni




Che cos'è l'aromaterapia

L’aromaterapia è quindi una pratica olistica che agisce su processi fisici, mentali e spirituali attraverso l'uso di essenze non oleose, concentrate in alcune zone delle piante officinali: fiori, resina, corteccia, radici, buccia, foglie e frutti. Questi olii sono frazioni volatili ottenute dalle piante tramite distillazione in corrente di vapore.

Il trattamento del corpo mediante oli aromatici risale almeno al 2000 a.C. Nella Bibbia, è citato l'uso di piante medicinali e di essenze, sia a scopi religiosi che per la cura di malattie. Nel Medioevo, i profumieri si distinsero grazie alle proprietà antisettiche di tutti gli oli essenziali. Durante il XIX secolo, i chimici intrapresero la produzione artificiale di oli essenziali, utili come profumi. I risultati terapeutici conseguiti grazie agli olii essenziali dissiparono l’interesse per i trattamenti naturali fino al XX secolo, periodo in cui si rinnovò l’interesse per la natura e le sue e potenzialità intrinseche. Tra le cosiddette terapie complementari, l'aromaterapia è una delle più conosciute e in ascesa in tutto il mondo. Il suo valore terapeutico è sempre più apprezzato da ricercatori e medici.


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Benefici e controindicazioni dell'aromaterapia

Un buon profumo ci fa stare bene. Attraverso la percezione degli odori, l'aromaterapia coinvolge la sfera dell'emotività, la memoria, la sensibilità e tutte le aree cognitive correlate, oltre al sistema endocrino e quello immunitario.

L’aromaterapia sfrutta le proprietà antisettiche, antitossiche, cicatrizzanti, antiparassitarie, antireumatiche, tonificanti e stimolanti delle essenze. D’altro canto, ci sono anche delle controindicazioni per gli oli.

Essendo sostanze molto forti e potenti, possono condurre a reazioni allergiche, a danni al sistema renale, effetti allucinatori, convulsioni, irritazioni, rossore, prurito, fino addirittura allo shock.



L'aromaterapia è utile anche per la cura dei disturbi dell'umore



Per chi è utile

L’aromaterapia è in grado di curare molte malattie e sintomi. Le essenze sono indicate nel trattamento dei disturbi della pelle, come disinfettanti o pulizia per le ferite; in casi di infezioni micotiche, per le ustioni e le ferite in quanto velocizzano la cicatrizzazione, aiutano a combattere le smagliature e tengono lontani molti insetti.

L’aromaterapia, per quel che concerne il sistema circolatorio e osteoarticolare, è in grado di migliorare la circolazione e ottenere un'azione antidolorifica. Le essenze sono indicate per curare la tosse, il mal di gola, il raffreddore, infiammazioni a carico dei bronchi come l'asma.

Alcuni oli influenzano il ciclo mestruale, la quantità e la qualità del latte materno o gli organi sessuali. La terapia principale è quella del massaggio.



La legge in Italia e all’estero

In Italia non esiste ancora una regolamentazione della professione di naturopata. Le istituzioni comunitarie e il governo italiano non hanno ancora definito un quadro normativo che conferisca un riconoscimento giuridico alle discipline bio-naturali.

Tuttavia la naturopatia, e quindi l’aromaterapia, è disciplinata in 26 dei 27 Paesi europei: solo in Italia siamo ancora a livello di bozza di legge: è del 3 maggio 2010 l’ultima proposta di legge (n.2152) in materia di Regolamentazione della figura di operatore sanitario naturopata.



Scopri l'aromaterapia sottile per l’assunzione degli oli essenziali per via aerea



Curiosità sull'aromaterapia

Una caratteristica degli olii essenziali interessante per l'effetto sull'uomo e le possibili applicazioni, è quella di venire percepiti come odorosi dal nostro olfatto. Tale attività sensoriale è quella maggiormente stimolata dagli oli essenziali.

Diversamente dagli altri sensi, le stimolazioni olfattive passano direttamente nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del talamo.

Le molecole aromatiche diffuse nell'aria raggiungono la parte superiore delle cavità nasali. Le cellule olfattive, una volta sollecitate dalle molecole aromatiche, trasformano lo stimolo chimico in impulsi elettrici che a loro volta stimolano i centri deputati all'odorato.

view post Posted: 8/10/2017, 21:09 LA CURA DEI COLORI - CROMOTERAPIA

LA CURA COI COLORI PER IL CORPO E PER LA MENTE



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La cura con i colori per il corpo e per la psiche


Si tratta di una medicina antica che l'attuale civiltà occidentale ha riscoperto e che viene annoverata tra le cosiddette "medicine alternative". In effetti antiche civiltà sfruttarono il significato dei colori e il loro effetto sui processi fisici e psichici dell'uomo in numerosi campi, da quello della medicina a quello dei riti religiosi, atti a curare il corpo e a purificare l'anima.

Il colore

Secondo la fisica moderna, dall'osservazione di corpi illuminati da una sorgente di luce bianca, siamo indotti ad attribuire a essi un colore per la diversa sensazione che l'occhio ne riceve.
Il colore dei corpi non è quindi da intendersi come una proprietà esclusiva dei singoli corpi, ma come un qualcosa dipendente da tre elementi: sorgente luminosa, oggetto, occhio.
Psicologi e fisici si sono trovati d'accordo nell'affermare che il colore è una sensazione visiva che si ha quando determinate onde elettromagnetiche stimolano la retina. Dalla diversa lunghezza di queste onde dipende la varietà dei colori.
Componendo un raggio di luce bianca per mezzo di un prisma si ottengono i colori fondamentali: rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, turchino e violetto . Si chiamano colori complementari quelli che insieme danno la luce bianca.




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Storia della cura tramite i colori

Gli antichi Egizi praticavano normalmente la cura tramite i colori; i sacerdoti erano al contempo medici e le conoscenze mediche erano considerate una scienza segreta da trasmettere solo a pochi eletti. A quell'epoca le conoscenze mediche riguardo alla cromoterapia raggiunsero un livello molto alto.

"Dalle piramidi di Giza un sentiero sacro conduceva ai "templi di cura solare", dove si trattavano le malattie tramite la cromoterapia."

Gran parte del loro sapere, tramandato dal greco Ermete Trimegisto, è andato perduto nel corso dei secoli. Le cognizioni scientifiche da lui riportate, di cui fa parte anche la cromoterapia, sono chiamate "ermetiche".

Anche gli antichi Greci usavano normalmente i colori derivati da minerali, pietre, cristalli e unguenti come trattamenti. L'interesse per i benefici dei colori andava di pari passo con il concetto degli elementi fondamentali: aria, fuoco, acqua e terra.
Questi fondamentali costituenti dell'universo erano associati con le qualità di caldo, freddo, umidità e aridità, ed anche con quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), la freddezza d'animo (bianco) e la malinconia o bile nera.
Questi si pensava sorgessero in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello) e che determinassero predisposizioni fisiche e spirituali. La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre, di necessaria conseguenza, la malattia ne era lo sbilanciamento. I colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie: indumenti colorati, oli, gessi colorati, unguenti e pomate.

Durante il Medioevo, con l'avvento del Cristianesimo in tutte le discipline del sapere, tutto ciò che era pagano fu esorcizzato, comprese le pratiche di guarigione degli Egiziani, dei Greci e dei Romani.
Le antiche arti della cromoterapia furono tramandate in via orale dato che erano state dichiarate "occulte" dalla Chiesa.

L'Illuminismo cancellò definitivamente dalla scienza ogni traccia di alchimia, misticismo e magia.
La ragione e il metodo scientifico soppiantarono dalla medicina tutto ciò che non fosse dimostrabile e verificabile scientificamente; la cromoterapia entrò così a far parte della cosiddetta "medicina alternativa", la quale non corrispondeva a queste caratteristiche in quanto, se pur così largamente utilizzata dalle antiche civiltà, non possedeva riscontri scientifici.


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La cromoterapia moderna

Nel 1878, l'americano Edwin Babitt pubblicò il suo libro "The principle of Light and Color"e raggiunse con esso fama mondiale. Egli pose così la prima pietra per la moderna radioterapia con i colori. Il danese Niels R.Finsen, un altro pioniere della ricerca sulla luce e sul colore, fondò nel 1896 un istituto di luce per la cura della tubercolosi. Nel 1903 Finsen ricevette il premio Nobel.
In America la terapia con la luce ultravioletta è ormai diventata un metodo standard. I pesci negli acquari e altri animali, se soffrono di determinate malattie virali, vengono attualmente curati con i raggi ultravioletti.

La percezione della luce e dei colori

La retina contiene due tipi di cellule sensibili alla luce: i coni e i bastoncelli.
I coni funzionano solo in presenza di luce intensa e ci fanno percepire i colori e i particolari più minuti, quindi la definizione dell'immagine. Essi sono circa sette milioni, concentrati per lo più verso il centro retinico in prossimità della fossetta.
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Una distribuzione diametralmente opposta assumono i bastoncelli, che sono circa centosettanta milioni, radi al centro della retina (totalmente assenti nella fossetta) e numerosi verso la periferia.
Essi ci permettono di vedere le deboli intensità luminose insufficienti a stimolare i coni.
Altra caratteristica dei bastoncelli è di essere sensibili agli oggetti in movimento.
Si deduce che l'essere umano disponga di due tipi di visione: la fotopica (diurna) e la scotopica (notturna e crepuscolare).

La visione del colore da parte dell'occhio umano è un fenomeno molto complesso che la scienza non ha ancora spiegato in modo univoco. Una spiegazione è che l'apparato recettivo occhio-cervello sia composto da decodificatori luminosi di tre tipi, sensibili cioè al rosso, verde e blu (i colori primari della fisica). Essi sono comunque riferiti al sovrapporsi di fasci luminosi.
L'ipotesi che l'occhio e il sistema nervoso deputato alla visione possa funzionare su tale principio è avvalorato dal fatto che è possibile percepire visivamente il giallo anche in assenza di onde corrispondenti alla lunghezza d'onda di questo colore.
Ma ancora non è possibile sapere con certezza come gli impulsi elettromagnetici possano trasformarsi in sensazioni cromatiche atte alla percezione dello stimolo luminoso.
Beker nel 1953 ha dimostrato che la visione del colore è connessa con il paleo-cervello e con il neo cervello; infatti un nucleo della retina è collegato mediante fibre nervose con il mesencefalo e con l'ipofisi. La percezione del contrasto è invece dovuta, secondo Hering, alla rodopsina, una speciale porpora visiva, contenuta nei bastoncelli della retina; questa porpora diviene bianca sotto l'influenza di colori luminosi (effetto catabolico, distruttivo) e nell'oscurità si ricostituisce (effetto anabolico, rigenerativo).




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Chakra e cromoterapia

Secondo le teorie della cromoterapia il nostro corpo assorbe i colori in molteplici modi: tramite l'alimentazione, la pelle, gli occhi e i chakra.
CHAKRA
La parola "chakra" deriva dal sanscrito e significa "cerchio", "movimento", ma anche "ruota". Ogni chakra è un vortice di energia circolare che ruota sotto l'influenza di una corrente positiva (detta "pingala") o negativa (detta "ida"). I chakra sarebbero quindi centri di energia che si trovano tra l'aura (il riflesso dello stato di energia dell'organismo) e l'esterno del nostro corpo. Teorici della filosofia orientale sostengono infatti che l'essere umano fin dalla nascita possiede una sua fisiologia energetica che gli permette di entrare in relazione dinamica con il microcosmo che lo circonda e con le sue forze elettromagnetiche. I chakra si trovano in corrispondenza di ghiandole endocrine e le energie dei chakra sembrano così essere collegate con il sistema nervoso parasimpatico e autonomo e con la regolazione degli ormoni. Harish Johari, un importante maestro di yoga, afferma, nel suo libro "Chakras: Energie Centres of transformation", che i chakra rappresentano le "ruote della mente che si muovono nel mondo dei desideri". Johari dice che i desideri stessi sono come le ruote, e rappresentano una grande forza incentivante. Sostiene inoltre che ogni singolo chakra è un campo gioco per i desideri: durante tutta la nostra vita ci troviamo in questo mondo di desideri e speranze e comprendiamo la nostra situazione di vita secondo il punto di vista del chakra nel quale ci troviamo normalmente e nel quale ci sentiamo più a nostro agio. I chakra sono sette, divisi in tre superiori e quattro inferiori. A ognuno dei sette corrisponde uno dei sette colori dell'arcobaleno e influisce su un particolare organo o su una delle principali ghiandole del nostro corpo.



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I principi della cromoterapia

(Trattandosi di una medicina alternativa e perciò non scientificamente provata, i principi di seguito elencati devono intendersi più come spunti culturali che reali strumenti terapeutici.)

Principio fondamentale della cromoterapia è che "La vita è colore e il colore è vita al contrario dell'oscurità che è morte ".
Ne segue che le malattie si formano a causa di un equilibrio mancante nel sistema-vita e questa mancanza può essere compensata dai colori.

Il colore può essere assorbito in vari modi dal corpo, dallo spirito e dall'anima:

attraverso l'alimentazione;
attraverso gli alimenti irradiati con i colori;
attraverso la luce solare;
attraverso l'irradiazione della pelle con la luce "artificiale";
attraverso il bagno nei colori;
attraverso la meditazione dei colori.

I colori hanno i seguenti effetti:

dilatano o restringono i vasi sanguigni;
alzano o abbassano la pressione sanguigna;
aumentano la produzione dei globuli rossi;
sostengono i globuli bianchi;
distruggono i batteri;
sostengono il sistema immunitario;
proteggono i tessuti dagli aggressori;
accrescono l'attività dei tessuti;
aumentano il trasporto di ossigeno nel sangue;
regolano lo scambio tra i tessuti e le ossa;
favoriscono la formazione di enzimi, oligoelementi e vitamine;
attivano e rendono stabile il metabolismo;
estendono la coscienza.

Ogni colore ha delle proprietà positive e negative: per conoscere gli effetti e le qualità dei singoli colori e il perché della preferenza oppure del rifiuto di un colore da parte delle persone cliccare sul colore nell'immagine sottostante. La preferenza di un colore piuttosto di un altro denota specifiche caratteristiche psichiche e comportamentali.

view post Posted: 8/10/2017, 20:34 ORIGINI DELLA MUSICA COME TERAPIA - MUSICOTERAPIA

LE ORIGINI DELLA MUSICA COME TERAPIA



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In tutte le culture dell'antichità musica e medicina erano praticamente una cosa sola. Il sacerdote medico (lo sciamano) sapeva che il mondo è costituito secondo principi musicali, che la vita del cosmo, ma anche quella dell'uomo, è dominata dal ritmo e dall'armonia. Sapeva che la musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale, che procura benessere e che nei casi di malattia può ricostituire l'armonia perduta.

Anche Platone ed Aristotele furono, oltre che pensatori e filosofi anche dei musicologi e musicisti convinti che le arti del ritmo contribuissero a migliorare la calma interiore, la serenità e la morale.

Il pensiero platonico poggiava su cinque costanti:

II mondo è costituito secondo principi musicali;
La musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale dell'Io;
La vita intera dell'uomo è dominata dall'armonia e dal ritmo;
Una giusta educazione musicale può garantire la formazione del carattere;
La filosofìa è l'espressione più alta della musica.


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Aristotele affermava che la musica possiede la caratteristica di migliorare la morale, ha un potere liberatorio, alleviante e catartico delle tensioni psichiche.

Per Pitagora erano tre gli orientamenti della musica:

di adattamento : la musica deve adattarsi alla personalità dell'individuo, nel contempo l'individuo deve saper lentamente adattarsi a musiche diverse e lontane dalla sua personalità accettandole.
di cambiamento : la musica può modificare lo stato d'animo profondo dell'individuo, consentendogli una maggiore accettazione di sé ed un maggiore uso delle proprie capacità epossibilità.
di purificazione : la musica può liberare l'anima e il corpo dalle tensioni giornaliere.

Nella cultura cinese appare intorno al terzo millennio A.C il primo libro di medicina, che è contemporaneamente un libro di musica, dove viene indicata la struttura della prima scala pentatonica.

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Nel nostro medioevo i depositari sia della scienza medica, sia della musica, sono i monaci. Significativo è l'esempio di Nokter Balbulus , monaco, terapeuta e musicologo nella abbazia di SanGallo in Svizzera.

L'uso del flauto come mezzo terapeutico nella stessa epoca era già conosciuto dagli arabi che lo usavano per curare i disturbi mentali.

Con il Rinascimento in Europa prende vigore l'influsso laico nelle scuole di Salerno e Montpellier. Arnaldo da Villanova crea la nozione di simpatia universale, stabilendo i rapporti di vibrazione che si creano tra i corpi sonori, tra i quali quello umano.

Nella stessa epoca molti medici sono convinti che imparando a suonare qualche strumento musicale, la loro capacità di ottenere guarigioni si affini e si sviluppi.

Il primo trattato di musicoterapia risale alla prima metà del 1700 a cura di un medico musicista londinese, Richard Brockiesby . Il suo volume fece il giro d'Europa sollevando interesse ed anchescetticismo.S. Porgeter fu uno dei primi medici a capire la necessità di una conoscenza molto approfondita della scienza Musicale per applicarla con successo nella cura di certi disturbi mentali.

Nei secoli successivi le osservazioni intorno ai poteri dei suoni e della musica sulla mente e anche sul corpo umano si moltiplicano. Si incominciano a scoprire relazioni tra ritmi corporei e ritmi musicali, fra pulsazioni e battute musicali, tra ritmo del respiro e ritmo musicale.Louis Roger esaminò in modo critico gli effetti della musica sul corpo; Hector Chamet pubblicò l'opera dal titolo Effets et influence de la musique sue la sante et sur la melodie , in cui riportava una ricca casistica di terapie musicali.

Karl Strumpf in Germania, verso la fine del 1800 studiò la nozione di psicologia del suono e mise l'accento sull'impatto sonoro vissuto da chi ascolta la musica. Era la base degli studi della musicoterapia moderna che si differenza da quella antica perché non si basa più su nozioni empiriche o rituali, ma su studi scientificamente testabili, ciò sottintende esperienze cliniche e biologiche serie.

view post Posted: 6/10/2017, 22:16 AROMATERAPIA - AROMATERAPIA

AROMATERAPIA




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L'aromaterapia può essere considerata un ramo della fitoterapia che usa gli olii essenziali, ossia le sostanze volatili e fortemente odoranti delle piante. Gli olii vengono estratti di solito tramite distillazione in corrente di vapore, che una volta raffreddato consente la separazione dell'olio essenziale dall'acqua; nel caso dell'epicarpo dei frutti del genere Citrus) si utilizza anche la spremitura a freddo. Sostanze aromatiche estratte con altre metodologie (estrazione con solventi organici, estrazione con fluidi supercritici) non sono considerate da tutti gli autori come olii essenziali. I cosiddetti olii essenziali ottenuti dissolvendo resine e oleoresine in alcoli sono in realtà definiti come resinoidi;[1];.[2][3] Gli oli essenziali sono contenuti in strutture specifiche all'interno di vari organi della pianta. In alcuni casi solo alcuni organi ne sono ricchi, in altri tutti gli organi hanno percentuali significative di olio essenziale, in molti casi la composizione degli oli essenziali in diversi organi della stessa pianta hanno composizione differente. Tra gli organi dai quali si possono ottenere oli essenziali troviamo: foglie, fiori, petali, corteccia, legno, semi, pericarpi, radici;.[4][5].

Il termine aromaterapia ha significati diversi a seconda dei Paesi in cui viene usato, per esempio in Inghilterra, Russia, negli USA e in Francia. Contrariamente alla vulgata, il termine aromaterapia non identifica esclusivamente l'utilizzo olfattivo degli olii essenziali, bensì comprende tutte le applicazioni: topica (massaggi, impacchi, applicazioni pure), inalatoria e orale. Una definizione generale da tutti accettata potrebbe essere questa: l'utilizzo degli olii essenziali per il mantenimento della salute o per la terapia. Per queste ragioni, e per la scarsezza di dati clinici l'aromaterapia è lontana dal poter essere definita come una vera terapia, con un corpus di testi canonici, modalità riconosciute, curriculum di studio standardizzati, ecc., anche se i materiali utilizzati dalla terapia e alcune delle modalità di utilizzo sono state sottoposte a studi clinici e farmacologici.


Cenni storici

In tutte le culture umane le piante aromatiche hanno goduto di uno status particolarmente importante, probabilmente, ed originariamente proprio per le loro caratteristiche organolettiche, per la loro “salienza percettiva”, che ne ha certamente favorito l'individuazione.[6] Cenni all'utilizzo di resine, piante aromatiche, spezie, incensi ed olii grassi infusi di piante aromatiche si ritrovano nei testi sumerici.[7] Purtuttavia, l'utilizzo a scopo terapeutico degli olii essenziali è molto più recente. Non ci sono infatti indicazioni storiche, letterarie o iconografiche, che indichino la conoscenza degli olii essenziali nell'antichità classica. Nonostante sia probabile che la teoria e la pratica della distillazione fossero conosciute in ambito arabo intorno al 1000 d.C., fu solo nell'alto medioevo che questa tecnica fu utilizzata per ottenere gli olii essenziali, e fu solo intorno agli anni venti del XX secolo che il chimico francese René Maurice Gattefossé contribuì alla rinascita dell'interesse per i trattamenti naturali, grazie ai suoi studi sulle proprietà medicinali dell'essenza di lavanda ed alle sue applicazioni ai militari feriti della prima guerra mondiale. Se a Gattefosse viene attribuita l'invenzione del termine "aromaterapia", ad un altro medico francese, Jean Valnet viene riconosciuta l'opera fondamentale per la disciplina, intitolata Aromathérapie e pubblicata nel 1964.[8]



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Tosse e raffreddore

L'aromaterapia è particolarmente efficace nella cura di tosse e raffreddore. Sono numerosi i prodotti erboristici spray per liberare il naso, calmare la tosse o alleviare il mal di gola formulati a base di oli essenziali. L'impiego più semplice dell'aromaterapia in caso di tosse o raffreddore consiste in suffumigi con acqua bollente e olio essenziale di eucalipto o di timo.


Stress

L'aromaterapia riduce lo stress. Si tratta del beneficio per la salute più noto per quanto riguarda questa terapia naturale. Sottoporsi ad un trattamento di aromaterapia allevia i sintomi dello stress. Alcuni oli essenziali, come l'olio essenziale di basilico, sono noti per il loro effetto antistress e antidepressivo. Gli oli essenziali dal potere calmante per eccellenza sono estratti dai fiori di lavanda e di camomilla.

Comportamento

Gli oli essenziali impiegati in aromaterapia influenzano i nostro comportamento. L'olio essenziale di legno di sandalo può portare a calmare la mente ed i nervi, conducendoci a compiere le nostre azioni con maggiore tranquillità. Altri oli essenziali possono invece donarci nuove energie e portarci ad agire più prontamente, come l'olio essenziale di timo o di limone.



Sonno

L'aromaterapia è efficace contro l'insonnia e contribuisce a migliorare la qualità del sonno. Gli effetti più evidenti in proposito sono stati associati all'olio essenziale di lavanda e al semplice aroma di questo fiore. Un suggerimento utile in proposito consiste nel vaporizzare sul cuscino prima di andare a dormire dell'acqua di fiori di lavanda naturale, nota anche come idrolato di lavanda.



Parto

La depressione post-partum è un disturbo che affligge sempre più donne dopo la gravidanza e che non deve essere sottovalutato. Un alleato da utilizzare contro la depressione post-partum, secondo uno studio scientifico condotto su 365 donne, prevede l'impiego di olio essenziale di lavanda per effettuare dei massaggi nell'area del perineo. Inoltre, gli oli essenziali vengono impiegati per attenuare i dolori del parto e del travaglio. Gli esperti britannici suggeriscono la pratica di un massaggio aromatico a base di oli essenziali di bergamotto, salvia, gelsomino, lavanda, menta, incenso e pompelmo.



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Influenza

I sintomi dell'influenza possono essere alleviati grazie all'aromaterapia. Se le vie respiratorie sono congestionate, è possibile ricorrere a dell'olio essenziale di eucalipto o di timo da massaggiare sul petto in piccole quantità, per favorire l'eliminazione del catarro e dei germi che possono essere la causa del malessere.



Sesso

L'aromaterapia migliora la risposta sessuale maschile. Alcune essenze aromatiche sono state considerate adatte a risvegliare gli stimoli sessuali e a migliorare la circolazione nella zona degli organi genitali maschili. Tra gli aromi più efficaci vengono indicati lavanda, liquirizia, vaniglia e spezie.



Memoria

L'aroma di rosmarino può migliorare la memoria. Gli esperti hanno verificato gli effetti positivi dell'olio essenziale di rosmarino sulla nostra capacità di ricordare e di completare le attività previste per determinati momenti del futuro. L'olio essenziale di rosmarino è stato giudicato utile per migliorare le funzioni cognitive negli adulti.



Lavoro

Spesso negli ambienti di lavoro si respira un eccessivo nervosismo e regna l'agitazione. Con il trascorrere del tempo ciò può portare alla nascita di situazioni di disagio che possono comprendere disturbi sia fisici che psicologici. Per allentare la tensione in ufficio, e per purificare l'aria dell'ambiente di lavoro, è possibile diffondere una miscela costituita da olio essenziale di lavanda e di pompelmo in parti uguali (4-6 gocce ciascuno).


Sindrome premestruale

La sindrome premestruale può cogliere le donne a pochi giorni di distanza dall'arrivo del ciclo, causando problemi fisici e sbalzi d'umore. Dolore, tensione e gonfiore possono essere accompagnati da tristezza, irritabilità e leggera depressione. Un prezioso aiuto può giungere dall'aromaterapia. Gli oli essenziali possono essere diffusi nell'ambiente o utilizzati per fare dei massaggi. L'Istituto Di Medicina Naturale suggerisce di impiegare olio essenziale di rosa e salvia sclarea contro pianto e depressione, e olio essenziale di bergamotto e geranio contro irritabilità e tensione.

view post Posted: 6/10/2017, 21:40 COS'E' LA CROMOTERAPIA - CROMOTERAPIA

Significato dei colori: caratteristiche e proprietà




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Colori

Il significato dei colori è un campo molto vasto che abbraccia diversi concetti di varia natura tutti tra loro interconnessi, molti dei quali in relazione alle caratteristiche le proprietà sul corpo umano e sui nostri sentimenti.

I colori sono tanti e hanno moltissime sfaccettature e tonalità diverse, ma tutti derivano da diverse sovrapposizione di 3 colori primari: il blu, il rosso e il giallo.

Dall’unione di questi tre colori otteniamo altri 3 colori secondari ai primi: dal rosso col giallo otteniamo l’arancione, dal blu col rosso il viola e infine dal giallo col blu il verde.

I colori complementari sono i colori che uniti con un colore puro danno la luce bianca e sono l’arancione per il blu, il verde per il rosso e il viola per il giallo.

I colori che andremo ad analizzare hanno tutti delle particolari frequenze che attraverso il principio di risonanza (dimostrato dalla fisica quantistica) influenzano il nostro organismo a partire dai meridiani energetici e dai chakra.

Bene dopo questa breve introduzione comincerei a parlarvi del vero significato dei 7 colori principali che compongono lo spettro luminoso.



Rosso

Il colore rosso (complementare del verde) ha la lunghezza d’onda minore, ha la più grande capacità penetrativa, ma anche la minore energia e si trova al limite caldo dello spettro. Fin dall’antichità il rosso ha sempre rappresentato il fuoco; la parola stessa deriva dal sanscrito e significa sangue, vita e dall’antichità porta con sé un significato positivo di accrescimento delle forze vitali e di fertilità, ma anche di violenza, vendetta e ferocia.

Sempre dal mondo antico sappiamo che il colore rosso aveva anche un significato di morte, di martirio.

Il rosso è collegato alle passioni come l’amore e la guerra: è il colore di Marte, dio della guerra; è il colore del coraggio, dell’aggressività, della forza, dell’istinto, del desiderio ed è legato alle pulsioni ancestrali come il sonno, la fame, la sessualità..

Chi è attratto dal rosso e ci entra facilmente in risonanza ha un carattere vivace, pieno di energia, esuberante e ha un buon rapporto con la sessualità; in fase di eccesso però denota nella personalità una difficoltà a contenere le proprie pulsioni, eccessiva istintività.

Il rosso è un colore stimolante, eccitante: aumenta la frequenza cardiaca, respiratorio e la pressione arteriosa, stimola l’attività neuronale, ghiandolare e del fegato.

A livello fisiologico è in relazione stretta con i muscoli e con l’apparato osteoarticolare, a livello energetico è in relazione con il primo chakra Muladhara o chakra coccigeo ed è il colore del l’elemento fuoco ed è il colore più Yang. (scopri di più sulla teoria yin-yang)



Arancione

Risultato della mescolanza di giallo e rosso è il colore della serenità, senza eccitare come il rosso o avere un’azione elettrica come il giallo; l’arancione (complementare del blu) è il simbolo e il colore dell’energia ed è il colore della crescita, della serenità, simboleggia l’alba, il risveglio, adatto a tutte quelle persone che faticano ad alzarsi la mattina.

E’ un colore capace di attenuare la tensione, i crampi e di sublimare le pulsioni ancestrali tipiche del rosso in forme e desideri più complessi ed evoluti.

L’arancione è legato alla sensualità, alla respirazione profonda ed è quindi perfetto chi ha una respirazione superficiale, toracica, asmatica o per chi soffre di claustrofobia, ma anche per i reumatismi.

Il colore arancione stimola l’ambizione e infonde allegria ed è consigliato per quelle persone senza voglia per ritrovare energia; stimola la ghiandola tiroidea ed la secrezione del latte materno; ha un gran potere di riequilibrio energetico e riesce a smobilitare le cristallizzazioni di energia fatto molto importante per molte problematiche cutanee, renali, biliari, nervose e intellettuali.

Chi predilige l’arancione e ne entra in risonanza è una persona in genere aperta e socievole, ma con difficoltà ad esprimere le emozioni, molto riservata con gli estranei e non invadente come chi ama il rosso o appariscente come chi predilige il giallo; allo stesso modo facilmente si liberano dei preconcetti e mentalmente sono molto attivi.

Corrisponde al secondo chakra sacrale, Swadhisthana ed è un colore Yang.


Giallo

Il giallo è il colore più vivo, radiante, il più vicino alla luce del Sole; è un colore caldo, ad alto valore termico, come l’arancione, il rosso; come quest’ultimo ha un’azione stimolante a livello fisiologico, ma il suo effetto risulta a sprazzi, non forte e costante come il rosso; agisce inoltre sui nervi motori, produce energia per i muscoli e, grazie alla sua attività stimolante anche del sistema nervoso, aumenta la capacità di memoria, concentrazione e allo stesso tempo di socializzazione.

La personalità risonante col colore giallo risulta estroversa, molto attiva, allegra, originale, entusiasta verso la vita, determinata, ottimista; il giallo è il colore dell’intelletto percettivo più che raziocinante; le persone che si ritrovano a scegliere questo colore in genere cercano la liberazione da un peso, da un’oppressione problematica e vogliono un umore migliore, più leggero e senza troppi coinvolgimenti.

La sua presenza assidua denota una sorta di eccesso di fiducia nelle proprie capacità, di disperdere le proprie energie all’esterno senza più dedicare del tempo all’introspezione.

Il giallo (complementare del viola) è il colore legato al terzo chakra del plesso solare, Manipura ed è legato al sistema nervoso e digestivo, per i cinesi corrisponde all’elemento fuoco ed è un colore Yang.


Verde

Il colore verde (complementare del rosso) si colloca nel centro dello spettro luminoso e ha una funzione di equilibrio tra i colori caldi e quelli freddi. La luce verde infonde armonia, comprensione; ha vari significati in base alla gradazione: prosperità, successo, solidarietà, adattabilità oppure falsità e slealtà.

Il verde ha da sempre affinità con la natura e la sua luce è legata al rinnovamento, ma anche alla stabilità, alla giovinezza, allo sviluppo, alla speranza, alla fertilità e all’inesperienza. Al negativo vede l’invidia, la superstizione e la gelosia.

Un eccesso di verde in tutte le sue forme denota individualismo e indipendenza, con eccesso di concretezza e logica.

Il verde ha proprietà antisettiche, disintossicanti, di riequilibrio delle energie; il suo effetto calmante del sistema nervoso è evidente nel bisogno insito nelle persone di immergersi nella natura per avere sensazioni uniche di pace e di equilibrio.

Il colore verde è in affinità col quarto charka cardiaco, Anahata e per i cinesi è legato all’elemento legno ed è un colore Yin.


Blu

In cromoterapia è considerato il colore della calma, della meditazione, della serenità, della pace; essendo il colore del cielo, sin dai tempi antichi veniva considerato un colore trascendentale, spirituale, oltre che un colore di protezione.

Il blu rappresenta la verità, l’intelletto e polarizza l’attenzione verso l’interno a differenza dei colori caldi; è collegato all’ipofisi che governa tutto il sistema endocrino; ottimo per tutti i problemi che sviluppano calore e dolore.

L’azzurro dona una sensazione di spensieratezza, estroversione con gli altri, quello più tendente al verde richiama situazioni di autodeterminazione, mentre quello scuro di meditazione o malinconia.

Il rischio maggiore di una personalità azzurra è quello di staccare i ponti con la realtà restando vittima delle proprie speculazioni teoretiche; la personalità blu deve stare attenta a non sfociare nel colore nero, il colore della depressione.

Questo colore ha un effetto pacificatore del sistema nervoso, della pressione arteriosa, del battito cardiaco in quanto determina rallentamento ed espansione; risulta molto utile nei casi in cui il corpo debba rigenerarsi dopo una fatica o una malattia.

L’azzurro blu (complementare dell’arancione) ha una azione analgesica, antisettica, antinfiammatoria agendo molto bene a livello del sistema immunitario e sul sistema linfatico; è un ottimo strumento anche a livello osteoarticolare, specialmente se associato al rosso.

Il suo effetto calmante è utile per quei momenti di fretta e di eccitazione nervosa per tranquillizzare e ridare ritmo alla giornata; inoltre è ottimo per l’insonnia, per le palpitazioni, l’agitazione e per favorire lo studio nei bambini molto irrequieti.

Il colore azzurro-blu è legato al quinto chakra della gola, Vishuddha; per i cinesi corrisponde alla loggia legno ed è un colore Yin.



Indaco

Subito dopo l’azzurro-blu nello spettro dei colori troviamo l’indaco, una tonalità molto scura di blu; non appartiene ai colori primari e neanche ai colori secondari, ma ha proprietà molto significative ed è comunque uno dei 7 colori dello spettro, appunto tra il blu e il viola.

E’ un grande purificatore del sangue e agisce principalmente sulla mente.

Le sue caratteristiche sono simile a quelle del blu, ma con un effetto più profondo, vista anche la sua gradazione e la sua frequenza maggiore; è il colore legato alla visione meditative, presiede alla funzioni più elevate del pensiero e corrisponde al terzo occhio.

Ha la capacità di equilibrare i nostri organi di senso per renderli più sensibili; in generale ha un effetto calmante e anestetico specialmente a livello delle vie respiratorie, nasali, degli occhi, ecc.

Questo suo potere anestetico è dovuto alla sua virtù di riuscire a portare la coscienza ad un livello superiore.

Possiede una affinità con il sesto chakra frontale, Ajna ed è un colore Yin per i cinesi.




Viola

Situato vicino alle gradazioni ultraviolette, il viola (complementare del giallo) è il colore con la frequenza più alta e la penetrazione maggiore e per questo motivo è da sempre considerato il colore dello spirito, stimolante delle energie sottili, dell’inconscio, della creatività e dell’intuizione.

La personalità viola è legata al sogno, molto appariscente e originale, ci tiene a piacere agli altri; indicato per a mancanza di sonno, calma gli stati nervosi e irritabili.

Un suo eccesso può provocare malinconia e perdita del senso della realtà e di concretezza.

Il viola rappresenta il colore del sistema nervoso superiore e del cervello destro sede dell’intuito, della sintesi e della percezione.

Molto utile in caso di infiammazioni quali nevrosi, irritazioni dei nervi e per i disturbi della circolazione linfatica in stagno, specialmente per milza, reni e vescica; viene anche utilizzato per problemi al cuoio capelluto e nella sciatica.

Il colore viola giova in particolar modo a quelle persone che non riescono ad apprezzare e rispettare i propri pensieri, sentimenti e il propri corpo fisico.

E’ il colore del settimo chakra coronale, Sahasrara, che fa capo alla ghiandola pineale e per i cinesi è un colore Yin.


Concludendo

Quando parliamo infatti di ricettori della pelle e degli occhi si parla di anatomia e fisiologia, di fisica e matematica quando si studiano le onde elettromagnetiche e la luce con i suoi vari colori, di medicina tradizionale cinese e di equilibrio energetico quando parliamo dei meridiani del corpo e di energia.

La cromoterapia riassume tutte queste conoscenze e ci insegna che i colori, come onde elettromagnetiche, hanno una influenza molto importante sull’essere umano e possono modificarne l’equilibrio e l’omeostasi.

view post Posted: 6/10/2017, 21:22 COS'E' LA CROMOTERAPIA - CROMOTERAPIA

CROMOTERAPIA

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La cromoterapia è una medicina alternativa che fa uso dei colori come terapia per la cura delle malattie.

L'utilizzo dei colori è normalmente regolato da principi comuni, analoghi a quelli che portano a scegliere il colore dell'abito da indossare o la tinta delle pareti di casa per abbinarli a una determinata personalità e favorire o contrastare un certo stato d'animo. Secondo la cromoterapia, i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio, e avrebbero effetti fisici e psichici in grado di stimolare il corpo e calmare certi sintomi.

L'efficacia della cromoterapia è contestata dalla comunità scientifica, in quanto nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato, ed anche i presupposti della teoria sono considerati scientificamente incoerenti. La cromoterapia non va confusa con gli studi e le eventuali applicazioni della psicologia del colore.



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Origini

Le pratiche cromoterapiche erano note fin dall'Antico Egitto: la mitologia egiziana assegna al dio Thot la scoperta della cromoterapia. Secondo la tradizione ermetica, sia gli Egizi che i Greci facevano utilizzo di minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati, oltre a dipingere le pareti stesse dei luoghi di cura. Nell'Antico Egitto ogni colore aveva un nome che ne identificava un "potenziale" cioè la funzionalità: il nero (KeM) è simbolo di fertilità; il giallo (KeNiT), che è sinonimo di "oro" come nell'alchimia, è simbolo di divinità solare (con funzione di irraggiamento continuo); il rosso (DeSHeR) è simbolo di sangue e fuoco, può essere un'energia positiva o negativa, ma è sempre sinonimo di estremismo, andando dall'estrema ostilità del "deserto" e del comportamento "folle" alla più grande bontà, perché un cuore forte e un sangue rigenerato sono sinonimi di buona salute e per gli antichi le malattie erano sintomo di comportamento vizioso e perverso (cioè disarmonico rispetto alle leggi dello spirito e della natura), infatti, il medicinale era chiamato PeKheReT (nel cui geroglifico eran simboleggiati la fermentazione del pane e i visceri intestinali) e la cura era preparata magicamente, ove, per magia (HeKA), si intendeva l'energia primordiale (causale) trascendente questo mondo e anteriore alla creazione stessa dei Neter. Il rimedio doveva perciò "circolare" e diffondersi per tutto il corpo in modo armonioso. L'approccio con i colori e con le cure dell'Antico Egitto (come con le altre civiltà di quelle epoche), deve necessariamente fondarsi, partendo dalla considerazione religiosa-magica-astrologica che si aveva allora del rapporto fra malattia cura e trascendenza.

Sul corpo di un uomo vissuto circa cinquemila anni fa e ritrovato mummificato sulle Alpi italiane (conosciuto con il nome di: Mummia del Similaun) sono presenti dei tatuaggi eseguiti sulla pelle delle articolazioni colpite da artrite.[1]

I Greci associavano i colori agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi ai quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma (bianco) e la bile nera, a loro volta prodotti in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre la malattia ne era lo sbilanciamento. I colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie.

Il medico e filosofo persiano Avicenna (Ibn Sina), che sosteneva che "il colore è un sintomo osservabile della malattia", ideò una carta che metteva in relazione i colori con la temperatura e la condizione fisica del corpo (ad esempio, secondo Avicenna, il rosso faceva scorrere il sangue ed era perciò sconsigliato in caso di ferite o emorragie, mentre il blu lo "raffreddava" e favoriva la coagulazione).

In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l'equilibrio dei chakra, i centri di energia sottile associati alle principali ghiandole del corpo. Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all'azione dei vari colori: il giallo rimetteva in sesto l'intestino, il violetto arginava gli attacchi epilettici. In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e gli indumenti del malato dovevano essere della stessa tinta.

Dopo alterne fortune nel Medioevo, con l'avvento dell'Illuminismo la cromoterapia, che non possedeva riscontri scientifici, fu declassata a pseudoscienza, anche se le terapie ad essa legate continuarono ad essere praticate. Le prime testimonianze moderne risalgono Augustus J. Pleasanton, generale statunitense che nel 1871 pubblicò il libro The influence of the blue ray of the sunlight and the blue color of the sky (L'influenza del raggio blu del sole e del colore blu del cielo) nel quale sosteneva la propria convinzione, maturata dieci anni prima, che la luce del Sole, filtrata attraverso vetri blu, acquistava proprietà curative (il libro stesso fu stampato su carta blu). Secondo idee simili, il dottor Seth Pancoast di Filadelfia pubblicò nel 1877 un libro dal titolo Blue and red light, stampato in caratteri blu su carta bianca con bordo rosso, sostenendo che entrambi questi colori avevano una loro specificità terapeutica. Nel 1878, l'americano Edwin Babitt pubblicò il suo libro The principle of Light and Color, che ebbe diffusione mondiale e pose la prima pietra per la moderna cromoterapia.

In anni più recenti, nel 1920, il colonnello indiano Dinshah Pestanji Framji Ghadiali inventò la "spettrocromoterapia", una terapia che prevedeva per ogni patologia l'utilizzo di luci di colori diversi, unite a prescrizioni dietetiche. Ghadiali, che operò negli Stati Uniti per oltre trent'anni (durante i quali venne anche coinvolto in diversi processi con l'accusa di truffa), costruì lo "spettrocromo", una macchina che consisteva in una forte sorgente luminosa davanti alla quale potevano essere inseriti filtri colorati. Egli pubblicò anche una voluminosa enciclopedia in tre volumi dal titolo Spectro-Chrome Metry Encyclopedia e il periodico mensile dal titolo Spectro-Chrome.

Predecessori meno discussi del precedente furono l'italiano Antonino Sciascia e il danese Niels Finsen, pionieri della ricerca sulla luce. Entrambi medici e scienziati, nel 1892 e nel 1893, informarono il mondo accademico delle loro scoperte sulla fototerapia. In base alla dimostrazione dei risultati ottenuti con una tecnica per curare le cicatrici da vaiolo tramite esposizione alla luce, Finsen aprì la strada a studi medici sui reali effetti della luce sul corpo umano, e ricevette il premio Nobel nel 1903 per le sue scoperte sulla fototerapia nella cura della tubercolosi.



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Cromoterapia e pseudoscienza

L'efficacia della cromoterapia è contestata dalla comunità scientifica, in quanto nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato, che consenta di verificarne l'effettiva efficacia. In mancanza di tali studi, singoli episodi di guarigione non costituiscono una prova, in quanto non è possibile escludere l'intervento di fattori esterni o l'effetto placebo.

L'assenza di risultati provati porta a considerare le teorie che stanno alla base delle cromoterapia come semplici ipotesi, che non sono però supportate dall'evidenza sperimentale; inoltre, la base teorica della cromoterapia è considerata alquanto fragile: anche se i colori possono avere effetti sullo stato psicologico di un individuo, l'estensione di questi effetti alla cura delle più svariate malattie non è suffragata da alcuna conoscenza attuale sulla natura della luce o sulla fisiologia umana.

Anche i risultati ottenuti da Niels Finsen nell'ambito della fototerapia sono difficilmente estendibili alle pratiche cromoterapiche, in quanto riguardano l'intero spettro elettromagnetico, e non solo la luce visibile, e sono principalmente basati sulle proprietà battericide della luce. Inoltre, i trattamenti fototerapici oggi non sono più utilizzati perché superati in efficacia dagli antibiotici, anche se hanno dato impulso alla radioterapia e alla sterilizzazione mediante luce ultravioletta.

Per questi motivi, la cromoterapia viene classificata nell'ambito delle pseudoscienze.



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Princìpi della cromoterapia

Secondo i fondamenti della cromoterapia, i colori possono essere assorbiti dall'organismo in moltissimi modi: strumenti e apparecchi particolari possono diffondere le radiazioni, oppure il sole irradia la pelle racchiudendo nella luce l'intero spettro di colori, anche gli alimenti concorrono alla cromoterapia, perché i colori che contengono entrano nell'organismo attraverso la loro assunzione. Addirittura, l'acqua, ricca di irradiazioni luminose, carica il corpo di energia, così come i vestiti che, arricchiti di colori, toccano il corpo connotandolo di armonia. Ancora, l'organismo potrebbe assorbire i colori grazie a massaggi con oli e pigmenti colorati, oppure può essere aiutato a rilassarsi tramite bagni con acque colorate e arricchite di essenze.
La cromoterapia ad irradiazione luminosa, in base alle supposizioni dei cromoterapisti, risulta una tra le tecniche maggiormente efficaci: le onde elettromagnetiche sono sfruttate per la produzione di energia, capace di entrare in profondità nelle cellule affinché si verifichi un equilibrio elettro-chimico. Le irradiazioni luminose servirebbero, ipoteticamente, per migliorare le funzionalità biologiche delle cellule. Ciò che spinge i “credenti” a praticare questa pratica astratta è l'aspetto consequenziale: le radiazioni luminose non possono creare effetti collaterali pericolosi come quelli determinati dai farmaci, in quanto la luce e i colori riuscirebbero solo a modulare la psiche, esplicando l'azione proprio nello stato emotivo. Così, il benessere fisico e psichico è lo specchio dell'equilibrio e dell'armonia interiore.




view post Posted: 6/10/2017, 18:42 COS'E' LA MUSICOTERAPIA - MUSICOTERAPIA

Cos'è la MusicoTerapia



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In tutte le civiltà antiche e tradizionali il suono e la musica erano considerati sacri, infatti ancora oggi la musica viene chiamata "arte divina". Il dio greco della musica e della guarigione, Apollo, produceva armonie nei cieli con i suoi movimenti ritmici, il figlio Orfeo curava il corpo e l'anima con la poesia e la musica e con il suo canto riportò in vita l'amata Euridice. Nella mitologia induista la musica, in origine, era riservata alle divinità che ebbero poi pietà degli sforzi umani e portarono tra loro la musica per alleviarne le sofferenze.

L'arte del suono a scopi terapeutici è un'arte e una scienza a cui si ricorre da millenni per la sua capacità di influire positivamente sia nel fisico che nella psiche. Con l'uso del suono, del ritmo e del canto, è possibile accedere al mondo dell'armonia e "accordare" tutto il nostro essere. Ogni malattia nasce, prima di tutto, da una disarmonia tra il corpo e lo spirito. Avvenimenti traumatici, dolore fisico, sofferenza psicologica, ma anche stress, affaticamento fisico e abbattimento morale, fanno sì che si rompa l'armonia tra corpo e mente e che il corpo, quindi, si ammali. Il corpo può persino diventare dipendente dalla condizione chimica dell'essere sotto stress, ma la capacità di superare lo stress ha sede proprio tra le nostre orecchie. La maggior parte dello stress finisce per diventare stress emozionale e psicologico, e questo significa che è l'autosuggestione del nostro modo di pensare che influenza così intensamente il corpo. Se una persona vive per molto tempo in un ciclo ripetitivo di pensieri ed emozioni collegate a determinate sensazioni, nel momento in cui pensa agli effetti relativi a quelle sensazioni, il suo cervello rilascia sostanze chimiche che producono sensazioni di quel tipo, e il modo in cui si sente rispecchia il modo in cui stava pensando.

A questo punto dobbiamo dire però che esistono due tipi di stress, uno negativo chiamato "distress" e uno positivo chiamato "eustress". Un certo grado di eustress è necessario alla vita della persona, altrimenti non si riposerebbe mai, non riuscirebbe a dormire e non si renderebbe conto di certe situazioni di crisi in cui si è raggiunto il limite dell'eustress e si sta per entrare nel distress e per cui è necessario fermarsi e ricaricarsi.


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La musicoterapia, in ogni sua applicazione, si propone di far sì che la persona riprenda il controllo su fisico e mente e quindi del pensiero, aumentando la capacità di curare se stesso. Curarsi con la musica, però, non vuol dire soltanto "ricevere" o ascoltare passivamente la musica, ma vuol dire anche cercare di esprimere la musica che abbiamo dentro e quindi vuol dire cantare, vuol dire suonare uno strumento, improvvisando – alla ricerca delle sonorità che in quel momento si accordano meglio con il nostro stato d'animo – o suonando una melodia che ci piace particolarmente. Oggi la musicoterapia viene applicata nel trattamento di moltissime patologie fisiche, psicologiche e psichiatriche e con esiti eccellenti. Un ruolo fondamentale ricopre la musicoterapia nel trattamento dell'autismo nei bambini ed ottiene risultati sorprendenti anche sui malati di Alzheimer, impareggiabile è l'effetto della musica su chi soffre di depressione o di esaurimento, ma anche semplicemente su chi rischia, a causa delle condizione in cui vive, di chiudersi in se stesso e di perdere la capacità di socializzare e comunicare con gli altri, è il caso, ad esempio, delle persone anziane.

Oggi è normale che ci sia musica negli luoghi di lavoro, negli ospedali, in sala operatoria, dal dentista, nei supermercati, nelle scuole, nelle case di riposo perché, al di là delle applicazioni specificamente terapeutiche, la musica conserva intatto il suo enorme potere armonizzante, c'è musica persino nelle stalle, per far sì che le mucche producano più latte, e c'è musica nelle serre, perché le piante crescano meglio.



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Secondo la musicoterapia, la maggior parte delle patologie trova origine nei conflitti emozionali sofferti dalla persona. I disturbi di origine emotiva vanno ad interferire con il nostro sistema bioenergetico, costituito dai centri neuro-endocrini che regolano tutte le nostre attività. Se l'energia che li alimenta non si mantiene ad un livello costante in tutti i centri, si verifica un blocco che causa disequilibrio, disfunzioni o addirittura malattie. I blocchi di energia si localizzano in determinate zone del corpo, con ghiandole, organi e chakra corrispondenti. Molte malattie, organiche o mentali, hanno origine nella sfera emotiva ed emozionale: in ognuno di noi si possono osservare rigidità mentali, emozioni represse e/o pregiudizi sul proprio corpo, paure, tutti elementi che determinano una certa divisione interiore e che comportano un fare, pensare, agire spesso contraddittorio. La musicoterapia parte dalla constatazione che l'uomo somatizza costantemente le sue emozioni positive e negative, gli organi e i chakra colgono queste vibrazioni che influenzano il loro funzionamento. Attraverso il suono e la musica si può agire sui due aspetti fondamentali della persona, fisiologico ed emozionale, per arrivare all'identificazione dei conflitti che condizionano i comportamenti delle persone e per capire il funzionamento di quei meccanismi interiori ed inconsci che portano dolore e sofferenza.

Il termine musicoterapia deriva dall'Antica Grecia e denota il ricorso ad esperienze musicali e sonore attive dove si impiegano la musica ed il suono per coltivare espressioni creative e comunicative, o passive in cui predomina l'ascolto. Per musicoterapia si intende anche l'uso della musica e degli elementi musicali (armonia, melodia, ritmo, timbro, tono, suono) per favorire l'integrazione fisica, psicologica, emotiva e spirituale dell'individuo. La musica ha un importante ruolo nel facilitare la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità e l'espressione.

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La Musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un cliente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La Musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che il paziente o la paziente possano meglio realizzare l'integrazione intra e interpersonale e consequenzialmente possano migliorare la qualità della loro vita grazie ad un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.

(Federazione Mondiale di Musicoterapia)
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La musicoterapia è l’uso della musica per favorire l’integrazione fisica, psicologica ed emotiva dell'individuo e nella cura di malattie e disabilità. Può essere applicata a tutte le fasce d’età, in una varietà di ambiti di cura. La musica ha una qualità non – verbale, ma offre un’ampia possibilità d’espressione verbale e vocale. Come membro di un’équipe terapeutica, il musicoterapeuta professionista partecipa all’accertamento dei bisogni del cliente, alla formulazione di un approccio e di un programma individuale per il cliente e poi offre specifiche attività musicali per raggiungere gli scopi. Valutazioni regolari accertano ed assicurano l’efficacia del programma. La natura della musicoterapia amplifica l’approccio creativo nel lavoro con gli individui handicappati. La musicoterapia fornisce un approccio umanistico possibile che riconosce e sviluppa le risorse interne del cliente spesso non sfruttate. I musicoterapeuti desiderano aiutare l’individuo per spingerlo verso un migliore concetto di sé, e, nel senso più ampio, per far conoscere ad ogni essere umano le proprie maggiori potenzialità.

(Associazione Canadese di Musicoterapia)
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La musicoterapia è l’uso della musica nella realizzazione degli scopi terapeutici: il ristabilimento, il mantenimento e il miglioramento della salute mentale e fisica: E’ l’applicazione sistematica della musica, diretta dal musicoterapeuta in un ambito terapeutico, per portare i cambiamenti desiderati nel comportamento. Tali cambiamenti permettono all’individuo di affrontare la terapia per arrivare ad una maggiore comprensione di sé e del mondo intorno a lui, e di ottenere quindi un più adeguato adattamento alla società. Come membro della squadra terapeutica il musicoterapeuta professionista prende parte all’analisi dei problemi dell’individuo e alla formulazione degli obiettivi del piano generale di trattamento, prima di progettare ed elaborare specifiche attività musicali. Valutazioni periodiche vengono fatte per determinare l’efficacia delle procedure impiegate.

(Associazione Nazionale di Musicoterapia U.S.A.)
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La musicoterapia è una forma di trattamento in cui s’instaura un mutuo rapporto fra paziente e terapeuta, che permetta il prodursi di cambiamenti nella condizione del paziente e l’attuazione della terapia. Il terapeuta lavora con una varietà di pazienti, sia bambini che adulti, che possono avere handicap emotivi, fisici, mentali o psicologici. Attraverso l’uso della musica in maniera creativa in ambito clinico, il terapeuta cerca di stabilire un’interazione, un’esperienza ed un’attività musicale condivise che portano al perseguimento degli scopi terapeutici determinati dalla patologia del paziente.

(Associazione Professionale dei Musicoterapeuti della Gran Bretagna)

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Il neurologo Oliver Sacks scrive in un suo libro: "Il potere della musica di integrare e curare… è un elemento essenziale. (è) il più completo farmaco non chimico".
Il fisiologo francese Féré de la Salpetriere fu il primo a misurare l'influenza del suono/musica sull'organismo umano, osservando che sono soprattutto gli stimoli ritmici a fare aumentare il rendimento corporeo e la resistenza muscolare.
Oswald, Taylor e Treisman hanno indotto un sonno profondo su alcuni volontari e praticato un elettroencefalogramma mentre essi dormivano. Contemporaneamente diffondevano una registrazione di diversi brani musicali, uno dei quali era particolarmente amato dal paziente. Nel momento in cui compariva quel brano, benché il soggetto dormisse, si produceva sull' EEG un'onda esclusiva a questo stimolo chiamata "complesso K".
Esperienze biochimiche dimostrano che, con determinati suoni, si può persino alterare la biosintesi del DNA e dell'RNA, che sono gli elementi fondamentali della vita cellulare.


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PROSPETTIVA STORICA

di DDSI Francesco Burrai


Antico e stretto è il legame tra musica e medicina. L'uomo conosce il potere del suono e della musica sul comportamento e sulla fisiologia degli esseri viventi sin dalle sue origini.
All'inizio dell'umanità, musica e medicina erano una sola dimensione, con una evoluzione parallela all’evoluzione della mente umana. La guarigione,nelle prime civiltà umane, passava attraverso il fenomeno dell’incantesimo: l'unione di ritmo, suoni e droghe. Dalle tribù millenarie, agli Indiani d'America, fino alla medicina egizia con il papiro di Ebers, portano nella storia l’unione costante tra il suono (musica, danza) e la medicina (preparazioni naturali, droghe).

Con la civiltà cinese si forma la triade musica-medicina-numerologia; la nascita della medicina energetica basata sui cinque elementi (Terra, Fuoco, Acqua, Legno, Metallo) in unione con la personificazione della scala pentatonica, formata dalle cinque note fondamentali della musica (fa-do-sol-re-la). I dodici meridiani cinesi del circolo dell'Energia Vitale, provengono dalla emanazione della scala musicale a dodici note, la scala cromatica. Il numero dodici rappresenta il numero fondamentale al parallelismo meridiani-musica, con i concetti Yin (6 meridiani-6 note) e Yang (6 meridiani-6 note): l’unione di Yin e Yang produce ritmo (musica), salute (medicina).

In India nascono concetti fondamentali per la musicoterapia:

a) divisione in quattro parti del sistema organico: corpo fisico, corpo etereo (vegetativo), corpo astrale (emozioni), corpo mentale (pensiero).
b) la funzione crea un'organo
c) non esiste separazione tra uomo e universo, conseguentemente esiste una relazione funzionale e vitale tra salute umana e universo. L'equilibrio alterato dalla malattia può essere ristabilito attraverso azioni esterne riequilibratici: questa entropia è riordinabile con l'uso di musica "ordinata".
Gli assiri svilippano nuove azioni mediche: osservazione dei sintomi, diagnosi e prognosi, unito al canto continuo di tipo religioso e all'idea di purezza della vita, data da un’igiene di vita individuale e sociale: la musica è considerata strumento di igiene mentale.

I greci introducono la medicina ippocratica e con Pitagora, nella musica, la scala naturale armonica. I medici greci prescrivono trattamenti in cui lo stato di salute si raggiunge in sinergia con la condizione di rilassamento e di distensione attraverso la musica.
Platone definisce la costituzione del mondo secondo i principi della musica; la musica agisce sulla parte irrazionale dell’Io; la vita dell’uomo è scandita dal ritmo e dall'armonia; una buona educazione musicale forma un certo tipo di carattere; l'espressione più alta della musica e la filosofia.

Aristotele unisce gli effetti della musica al miglioramento della morale, alla riduzione dell’ansia, alla ricerca della serenità, della calma.
Nel medioevo, i monaci potenziarono la grande unione scienza medica-musica, dove l'assistenza ai malati, ai bisognosi era legata all'uso di composizioni musicali ad hoc dagli effetti terapeuti, come quelle composte dal monaco Notker Balbulus.

Nel XIV secolo si sviluppa la Scuola di Salerno, e con Arnaldo da Villanova della Scuola di Montpellier la definizione di "simpatia universale", concetto fondamentale nella fisica del suono e nella musica. Con Paracelso si definisce lo stato di malattia come uno squilibrio prodotto dalle variabili fisiche, emozionali e mentali in una azione reciproca.

Nel XVIII secolo, Mesmer, amico di grandi musicisti come Mozart, Gluck, Haydn ed altri, conduce i suoi esperimenti di suggestione ipnotica attraverso l'uso della musica e determina l'associazione tra salute e campi magnetici, campi magnetici oggi usati in musicoterapia ricettiva tramite le onde magnetiche pulsate. Nel XIX secolo si pongono le basi della musicoterapia moderna con gli studi di Helmholtz (Teoria fisiologica della musica) e con la psicologia del suono di Karl Stumpf.

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Presso gli uomini primitivi vi era la credenza che ogni essere possedesse un proprio suono o un proprio canto segreto che lo rendeva vulnerabile alla magia. L'esistenza inconscia d'un suono segreto personale e' certo e conferma la credenza secondo la quale ogni uomo nasce con un suono interno proprio al quale risponde.
I Greci utilizzarono la musica e svilupparono sensibilmente la sua applicazione nella prevenzione e la cura di malattie fisiche e mentali.
Aristotele parlava dell'autentico valore medico della musica nelle emozioni incontrollate e le attribuiva un effetto benefico a livello della catarsi. Platone vantava la musica e la danza per i timori e le angosce fobiche :”...la musica non e' stata data all'uomo solo per lusingare i propri sensi, ma anche per calmare i tormenti dell'anima e i movimenti che tenta un corpo pieno di imperfezioni”.

Celio Aureliano racconta che gli antichi curavano parti dolorose del corpo con l'influsso del suono, soprattutto se si cantava su quelle parti in modo che il brivido risultante dalla percussione dell'aria recasse loro sollievo.
Ramos de Pareja scrisse nel 1482 l'opera “Musica Pratica”, i 4 toni fondamentali ai 4 temperamenti e ai pianeti. Il loro “Protus” corrisponde al flemmatico e alla luna, il tono “Deuteros” al collerico e a Marte, il tono “Tritus” al sanguigno e a Giove, il tono “tretatus” al malinconico e a Saturno.
Il melanconico dovrebbe eseguire e talvolta inventare esso stesso i motivi musicali.

Nel XXVIII° secolo, si preferiva parlare degli effetti della Musicoterapia sulle fibre dell'organismo. Grazie ad un effetto meccanico, le vibrazioni musicali regolari ristabiliscono l'omotonia delle fibre.
La Musicoterapia che bisogna usare per curare i malinconici, deve iniziare dai toni bassi ed elevarsi poi fino ai toni alti; grazie a questa progressione armonica, le fibre tese si stendono poco a poco. La musica serve a distrarre l'anima del paziente dalle sue tristi preoccupazioni; si tratta di accattivare l'attenzione del malato ed obbligarlo a interessarsi ad altra cosa che non siano le idee nere che elucubra incessantemente.
Tissot faceva una differenza tra musica stimolante e calmante e gli fa dimenticare l'indisposizione anche se non si e' in grado di sopprimere la causa del male.
La Musicoterapia e' una disciplina paramedica che utilizza il suono, la musica e il movimento per provocare effetti “regressivi” e aprire canali di comunicazione con l'obiettivo di attivare il processo di socializzazione. E' pertanto una tecnica psicoterapica per migliorare la qualita' della vita, riabilitare e recuperare, dove e' possibile.

La Musicoterapia si occupa dello studio e della ricerca del complesso suono-essere umano.

Tale complesso consta di elementi capaci di produrre stimoli sonori (natura, corpo umano, strumenti musicali, ecc.); stimoli come il silenzio, suoni interni del corpo, musicali, ritmici, movimenti, rumori ecc.; vie di propagazione delle vibrazioni, organi ricettori di tali stimoli come l'udito, tatto e vista, la ricezione del sistema nervoso, la reazione psicobiologica e l'elaborazione della risposta, che può essere comportamentale, motoria, sensoriale, organica attraverso il grido, il canto, la danza, la musica.
Anche il movimento e non solo il suono e la musica e' utilizzato nel processo terapeutico.

Gli stimoli sonori e musicali possono essere piu' potenti nel suscitare manifestazioni di quelli visivo e tattile. Insomma, la musicoterapia ha come scopo l'inserimento del paziente nella societa' e la prevenzione e la cura di malattie fisiche e mentali.
Uno dei fenomeni piu' profondi prodotti dal suono e dalla musica, e' la capacita' di provocare stati regressivi, che riconducono a stadi anteriori vissuti quale lo stadio orale, anale e fetale.
La regressione e' un meccanismo di difesa dell'io in quanto un individuo che ha una frustrazione tende sempre al rimpianto dei tempi passati con maggiori gratificazioni.
Ogni terapia esige comunque una forte motivazione da parte del paziente.
La terapia si imposta sull'anamnesi e l'osservazione attenta del soggetto, delle modalità di comunicazione-relazione, delle capacità del paziente, oltre ad un'attenta considerazione del suo nucleo familiare.
Si richiede altresì chiarezza del contratto, obiettivi e limiti dell'intervento, modalità, tempi , spazi, durata della terapia ecc. Ma soprattutto la capacità di saper gestire il rapporto terapeutico.



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L'ASCOLTO MUSICALE TERAPEUTICO

di Asturaro Dario Giovanni, adattamento di Alan Perz


Utilizzare l'ascolto musicale per guarire e prevenire significa, tra l'altro, nutrire letteralmente il corpo con il suono e servirsi del suono per scoprire le dimensioni nascoste nel profondo e per accelerare il processo di evoluzione della coscienza.
Qui tratteremo il rapporto tra la musica e chi l'ascolta, ma cercando di analizzare e spiegare il fenomeno dell'ascolto musicale quando è vissuto coscientemente e cioè con la precisa intenzione di mettersi in ascolto per migliorare la propria vita. Si può proporre il suono come una parte essenziale dell'ambiente e quindi della relazione tra soggetto ed ambiente.

Gli effetti terapeutici del suono e della musica sono in grado di modificare l'attività del sistema nervoso vegetativo. La musica può essere un'efficace aggiunta terapeutica in varie condizioni, specie quelle caratterizzate dal dolore cronico in quanto capace di modulare complesse attività nervose che si esprimono in quantificabili alterazioni neurovegetative.

Distinguiamo una fase dell' "udire" i suoni come fenomeno periferico legato all'orecchio, una fase del "sentire" che si collocherebbe soprattutto nelle funzioni talassiche, per arrivare ad "ascoltare" la musica, con un coinvolgimento globale del nostro sistema nervoso e delle funzioni psichiche a questo connesse.
Oltre all'emozione, la musica comporta sull'ascoltatore delle reazioni a carico della sfera vegetativa: si assiste a modificazioni della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, della respirazione ecc., ma per lo più anche quando la musica è percepita inconsciamente.
La musica va considerata da un lato un linguaggio non verbale, dall'altro un mezzo di comunicazione dell'emotività.



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CONCETTI CREATORI

di DDSI Francesco Burrai


L'azione della musica si esplica attraverso
le caratteristiche fisiche del suono:

1. moto armonico complesso
2. moto delle onde
3. moto longitudinale delle onde
4. frequenza delle onde
5. lunghezza delle onde
6. risonanza

Gli elementi della fisica del suono colpiscono ed alterano il sistema psico-neuro-immuno-endocrinologico.

Lo stato di malattia è un'alterazione nell'equilibrio omeostatico dell'asse psico-neuro-immuno-endocrinologico, dovuto principalmente ad una causa eziologica primaria di stress emotivo e stati mentali negativi, che producono squilibri biochimici, elettromagnetici e blocchi energetici. Questa definizione rappresenta uno dei paradigmi fondamentali in diversi modelli teorici musicoterapeutici.

Conseguentemente, la musica agisce sugli organi, sulle ghiandole endocrine, sul sistema personale emotivo e mentale e sul sistema transpersonale spirituale.

La tipologia di risposta umana ricercata dalla musicoterapia è il mantenimento dello stato di salute, il potenziamento dello stato di salute, il ritorno allo stato di salute,

La musicoterapia viene applicata attraverso due metodologie:

1. musicoterapia ricettiva o passiva, con l'ascolto di musica registrata scelta dal paziente o programmata dal terapeuta;

2. musicoterapia attiva, la musica è creata dal paziente attraverso strumenti, strumenti musicali, suoni e rumori emessi dal paziente.

Una possibile classificazione dei campi di maggior applicazione della musicoterapia potrebbe essere la seguente:

1. pedagogia di sostegno
2. relazioni psicoterapeutiche
3. scoperta e creazione di stati creativi
4. malattie psicosomatiche
4. ambienti stressogeni
5. ambienti di lavoro e comunitari
6. ripristino dei ritmi fondamentali dell’organismo (agente omeostatico)



Edited by Robi ro - 7/10/2017, 00:45
view post Posted: 3/10/2017, 22:26 SPIRITI E FANTASMI - MALIGNO DEMONI ED ENTITA'

FANTASMI


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Il fantasma (dal greco φάντασμα, phàntasma, "apparizione"), chiamato anche spettro o larva (dal latino larua) è un'entità delle leggende e del folclore. Ci si riferisce ad esso come a una presenza incorporea, spesso caratterizzata da alcuni elementi macabri o sinistri (avvolta in un sudario oppure senza testa, contornata da una certa luminescenza o che produce un rumore di catene). Del pari anche le circostanze delle apparizioni sono caratterizzate da elementi sinistri ricorrenti quali l'ora notturna, i luoghi lugubri e isolati, ecc.

Il termine fantasma, dal greco antico φάντασμα phàntasma, a sua volta da φαντάζω (phantàzo, "mostrare"; dalla radice φαν-, che esprime l'idea dell'"apparire" e del "mostrare"), aveva il significato di apparizione (intesa come manifestazione soprannaturale) e solo con il tempo il suo significato si è ristretto a indicare l'apparizione di un defunto. Il fantasma è una figura ricorrente nella tradizione popolare e letteraria praticamente di tutte le civiltà. Nella tradizione orientale e in quella greca e romana l'apparizione dei fantasmi non è associata al sentimento della paura.

Il fantasma è un tipico personaggio della letteratura fantastica e dell'orrore. Un esempio celebre si trova nell'Amleto di William Shakespeare. Nei racconti gotici e horror i fantasmi infestano di frequente vecchi castelli o antiche magioni. In molti racconti per bambini il fantasma può assumere un ruolo positivo.


Ipotesi sulla natura delle apparizioni

Per spiegare le testimonianze riguardanti l'apparizione di un fantasma sono state avanzate varie ipotesi sulla sua possibile natura, la maggior parte delle quali non ha una base scientifica.
Illustrazione di Hokusai di uno yūrei (fantasma giapponese)
La scienza: non vi sono prove dell'esistenza dei fantasmi

La scienza sottolinea come non vi sia alcuna prova dell'esistenza del soprannaturale e di una forma di vita ultraterrena; tali concetti sono privi di fondamento razionale, empirico e sperimentale; ovvero, restano semplice oggetto di fede o credenza.
Frodi
Il prestigiatore Harry Houdini e il fantasma di Abramo Lincoln, c. 1920-1930

Frequentissime nella storia del paranormale sono state le vere e proprie frodi escogitate per svariati interessi, in particolare per ciò che riguarda le apparizioni dei fantasmi. Sono numerosi, ad esempio, i medium che si sono vantati della capacità di produrre materializzazioni di ectoplasmi, durante le proprie sedute medianiche, ma nessuno di questi sensitivi è stato in realtà in grado di produrre una prova oggettiva della natura soprannaturale di questi "fantasmi" (in molti casi è stato invece dimostrato trattarsi di garze, veli e altre sostanze del tutto naturali).

Anche le apparizioni documentate fotograficamente, oppure connotate da varie forme di interazione fra fantasmi e oggetti circostanti (ad es. spostamento di oggetti, rumori notturni ecc.), sono state spesso correlate, e successivamente spiegate, all'intenzione di determinati soggetti di attirare l'attenzione dei media e del pubblico su particolari luoghi, località o situazioni, per es. a scopi turistici o commerciali, o per interessi del tutto individuali.
Allucinazioni

Nella maggior parte dei casi l'apparizione di fantasmi è classificata come allucinazione (quantomeno dopo avere scartato l'ipotesi di una frode)[1][2].[3]

Nella maggioranza dei casi le potenziali allucinazioni che riguardano l'avvistamento di un fantasma sono di natura visiva ed uditiva. In altri casi è capitato di aver a che fare con testimoni che sostenevano di avere avuto anche contatto fisico e di aver sentito odori di vario tipo. In questo caso, secondo la teoria, si sarebbero verificate allucinazioni tattili e olfattive. In altri casi l'apparizione si manifesta con una sensazione di improvviso calo di temperatura.

La spiegazione si basa sul fatto che chiunque si rechi in un luogo particolare per assistere ad un'apparizione, se abbastanza convinto e suggestionato, potrebbe realmente assistere ad un'apparizione. La mente infatti, se posta sotto un forte stimolo di stress, potrebbe creare delle illusioni di vario genere, che possono essere diverse a seconda della persona.

Nei casi in cui due o più persone condividono la stessa esperienza illusoria si parla di allucinazione collettiva. Secondo alcune teorie parapsicologiche sarebbe spiegabile con il fatto che un individuo psicologicamente forte, in caso di forte stress, può trasmettere telepaticamente l'immagine che è stata registrata dal suo cervello: quest'ipotesi non ha però riscontro scientifico. L'allucinazione collettiva è spesso frutto di suggestione da parte di alcuni componenti del gruppo o della folla, che con il loro comportamento (parole, grida ecc.) finiscono per suggestionare gli altri.
Anime dei morti
L'esoterista John Dee (1527-1608) che evoca uno spirito

La più diffusa credenza popolare vede i fantasmi come apparizione dei defunti. Questa interpretazione non ha alcun fondamento scientifico; in essa è riposta la fede, ovvero la volontà di credere, di coloro che vi aderiscono.

Credere ai fantasmi significa spesso credere che l'anima di una persona defunta possa in qualche modo riuscire a manifestarsi nel mondo terreno, non di rado per chiedere aiuto per portare a termine qualcosa che il defunto non è riuscito ad ultimare.

È sicuramente l'ipotesi più legata alla tradizione del folclore riguardante i fantasmi e, per alcune persone, è quella più rassicurante, dato che presuppone che possa esistere una vita dopo la morte ed una continuazione dell'amore provato nei confronti dei propri cari.
Proiezioni telepatiche

Alcune persone[senza fonte] che si interessano di parapsicologia sostengono che i fantasmi potrebbero essere un frutto della telepatia. In casi di forte stress mentale e/o emotivo, il nostro cervello, a detta di questa teoria, potrebbe in qualche modo "sdoppiare" la nostra persona che andrebbe così a manifestarsi sotto forma telepatica.

Secondo alcuni esperti[senza fonte] e molti siti internet[senza fonte] che trattano l'argomento, questa ipotesi coprirebbe addirittura la maggioranza dei casi esaminati, ma non è accettabile in campo scientifico.
Buchi spaziotemporali

I padri di questa teoria sono fondamentalmente due: il cacciatore di fantasmi Peter Underwood e il professore Hermann Wilkins dell'Università dell'Ohio (USA) sostengono che, grazie a particolari situazioni ambientali, si possa creare una sorta di "buco nella luce" che renderebbe possibile vedere nel passato per pochi istanti.[senza fonte]

Questo infatti sarebbe la spiegazione perché i fantasmi vengono visti ad oltrepassare i muri, a fluttuare nell'aria ed a camminare immersi per metà nella strada; questo perché molto probabilmente nel passato non esisteva quel determinato muro, c'era una dunetta oppure la strada non era ancora stata costruita.

Questa teoria sta prendendo piede negli ultimi anni, pur non avendo alcun fondamento scientifico e mancando di ogni possibilità di verifica. Inoltre, vista la natura unica dello spaziotempo, questa teoria non spiega il motivo per cui si avvererebbero questi slittamenti solo in termini di tempo e non di spazio.
I fantasmi e il Cattolicesimo

Secondo la Chiesa Cattolica, la destinazione dell'anima di un defunto può essere la felicità eterna (Paradiso) o la pena eterna (Inferno). Se l'anima non è libera da ogni peccato veniale, allora può scontare un tempo più o meno lungo nel Purgatorio (dove per tempo non si intende quello fisico con unità di misura propria). Essendo queste tre le uniche destinazioni delle anime previste dalla Chiesa Cattolica, non può esistere il fatto che un'anima defunta sia collocata nel nostro mondo.

Nel Catechismo della Chiesa Cattolica non si parla di fantasmi, mentre nella Bibbia sono narrate apparizioni di spiriti (Saul fa evocare lo spirito di Samuele; durante la Trasfigurazione di Gesù appaiono Mosè ed Elia).
I fantasmi e l'Induismo

Nell'Induismo le scritture affermano genericamente che morire per suicidio (e per ogni tipo di morte violenta) porta a diventare un fantasma, destinato a vagare sulla terra fino al momento in cui si sarebbe dovuti morire se non ci si fosse suicidati.
Lo spiritismo
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Allan Kardec.
Amleto e il fantasma del padre, di Johann Heinrich Füssli

Secondo lo spiritismo e il ricercatore Allan Kardec che studiò a fondo i relativi fenomeni, i fantasmi sono manifestazioni degli spiriti, i quali si rendono visibili grazie a un fenomeno del tutto naturale che lui studiò e approfondì, ossia rendono più "denso" il loro corpo animico, formato da sostanza materiale estremamente rarefatta, e grazie a particolari circostanze medianiche (tra cui l'ectoplasma del medium), appaiono a chi desiderano. Kardec descrisse il fenomeno come ad es. un gas che in condizioni normali non è visibile, ma che raffreddandolo diviene immediatamente semi-trasparente e raffreddandolo ulteriormente diventa solido e tangibile.
I cacciatori di fantasmi

I cosiddetti ghost hunter (cacciatori di fantasmi) sono persone che appaiono mosse da una grande passione per tutto ciò che riguarda il mondo degli spiriti.

Con il termine ghost hunter sono indicate persone dedite allo studio e alla ricerca dei fantasmi, con metodi più o meno scientifici o para-scientifici. Loro scopo dichiarato è in genere cercare di esaminare in modo più neutrale e preciso possibile i documenti che hanno in proprio possesso, spesso recandosi in determinati luoghi considerati come luoghi di apparizioni. Tra i più celebri cacciatori di fantasmi va segnalato almeno Harry Price (1881 – 1948). Tra i vari gruppi che si occupano di indagini paranormali ricordiamo in America: la TAPS e i Ghost Adventures ed in Italia il CRUP (Centro Ricerche Ufologiche e Paranormale) e i LIT - Lux In Tenebris (Paranormal Investigation Team). Tra le opere d'arte e d'intrattenimento dedicate al tema, la più celebre è probabilmente il film Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984).
Tipologie di apparizioni

Quello che i cacciatori di fantasmi hanno creato nel corso della storia sullo studio dei fantasmi, è stato coniare una sorta di catalogazione tra le differenti tipologie di apparizione.

Le apparizioni infatti, sarebbero molto differenti tra di loro in termini di contatto visivo, uditivo,

Visivo: quando effettivamente si riesce a vedere lo spettro,in molti casi infatti le apparizioni visive appaiono in sogno.

Uditive: quando si sentono le presenze degli spettri o quando addirittura si sentono le voci o urla dei fantasmi
Poltergeist

La parola poltergeist deriva dal tedesco Polter (chiasso, rumore) e Geist, "spirito". In italiano si direbbe spirito chiassoso. La caratteristica principale di una manifestazione di tipo "poltergeist" è prettamente di carattere uditivo.

Il poltergeist è uno spirito invisibile che, come dice il nome, si manifesta emettendo forti rumori come dei battiti contro il muro o facendo sbattere porte e finestre in modo violento. Il poltergeist interagisce in un determinato ambiente di appartenenza (dove si pensa presumibilmente sia stato legato in vita) spostando oggetti come mobili, soprammobili, rompendo piatti e rovesciando bicchieri e bottiglie.

L'attività di un poltergeist non è di tipo ostile, ma vi è una celebre testimonianza nel caso di John Bell, abitante del Tennessee che nel 1817 dichiarò di essere stato vittima di un poltergeist che aveva infestato la sua casa; tale manifestazione non solo si sarebbe divertita a colpirlo in viso durante le ore di sonno, ma sembra che alla fine riuscisse a sostituire una boccetta di sciroppo con del veleno, il che costò la vita a Bell.

L'azione di un poltergeist è circoscritta in un particolare luogo (come case, cimiteri o altre costruzioni) e talvolta in una singola stanza.

Secondo la parapsicologia il poltergeist non sarebbe l'anima di un defunto, ma tale manifestazione sarebbe da attribuirsi all'inconscio di persone con forti capacità psichiche le quali interagirebbero a propria insaputa con il mondo materiale circostante.
Infestazione
Lo spettro di un bambino assassinato in un'illustrazione di Marshall Arisman

L'infestazione è la presunta manifestazione spiritica forse più presente tra i molti fenomeni descritti.

L'infestazione avviene anch'essa in luoghi ben determinati e si può manifestare sia in luoghi chiusi che all'aperto. Nella maggior parte dei casi, gli spiriti che infestano un luogo agiscono ripetendo sempre le stesse azioni, ignorando del tutto gli umani presenti nel luogo. Durante queste manifestazioni, gli spiriti vengono visti con contorni sfumati, ma altre volte con i lineamenti del viso e del corpo ben definiti, arrivando persino a essere scambiati per persone vive.

Le leggende popolari ed il folklore sono pieni di storie di fantasmi di questa tipologia, e vi sono moltissime persone, anche in Italia, che sostengono di essersi imbattuti in questo tipo di apparizione, avvenuta prevalentemente in antichi luoghi quali castelli, manieri, case abbandonate o cimiteri vuoti. Alcuni ritengono comunque che, contrariamente a ciò che comunemente si pensa, i principali luoghi di avvistamenti di questo tipo siano stati in prossimità di costruzioni militari o campi di battaglia, ed anche in campagna.
Banshee
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Banshee.

Il termine banshee è presumibilmente tratto dall'antico gallese bean-si ovvero "donna-fata". Questo tipo di fantasmi di carattere femminile, prevalentemente presenti in Irlanda, Galles e Scozia, sono legati ad una determinata famiglia, che non potrà più liberarsene fino alla morte delle persone alle quali lo spirito è legato.

La banshee si manifesta solitamente nelle ore notturne con lamenti orribili, che starebbero a significare un vicino pesante lutto nella famiglia. Solo i membri della famiglia al quale è legato possono sentire il suo orrendo canto e, nonostante la natura spaventosa di questo spettro, il suo unico scopo è di proteggere la famiglia al quale è legato dai nemici esterni. Appaiono molto raramente e sono stati descritti come spiriti di donna con occhi luminescenti verdi e dai tratti scheletrici.
Fantasmi di animali
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Cane nero.

L'apparizione di fantasmi di animali copre una minoranza tra i casi documentati (anche in modo non ufficiale).

Ci sono avvistamenti di fantasmi di animali di tipo mostruoso e decisamente ostile, mentre altri di tipo "gradevole" e decisamente amichevole. I principali animali visti in questo genere di apparizioni, sono per lo più gatti o cani, o comunque animali domestici.
Fantasmi di persone vive
Raffigurazione artistica di un Doppelgänger

Nell'immaginario collettivo il fantasma è lo spirito di una persona defunta, tuttavia molti ghost hunter sostengono che è anche possibile avvistare lo spirito di una persona ancora in vita.

Questo avverrebbe quando una persona - a causa di un immediato ed improvviso pericolo - immagina fortemente la sicurezza della propria casa o di un altro luogo a lui familiare. Da questo fortissimo stress emotivo, lo "sdoppiamento" della propria persona potrebbe apparire sotto forma telepatica ad un altro familiare o amico.

Il termine tecnico per questo tipo di manifestazione è "proiezione astrale". Secondo alcune leggende, alcuni medium sarebbero in grado di utilizzare la propria proiezione astrale di proposito. È la teoria alla base dell'ubiquità.

Per lo studioso inglese Andrew Green[senza fonte], queste apparizioni coprirebbero di gran lunga la maggioranza dei casi. Questo tipo di apparizioni è più propriamente indicato con il nome di bilocazione.
Doppelgänger

Nel folclore si utilizza questo termine per indicare la copia/doppio paranormale di una persona ancora in vita. Solitamente questo tipo di apparizioni vengono interpretate come presagi maligni o di sfortuna. I Doppelgänger vengono percepiti come una forma di bilocazione malvagia o sinistra. In alcune culture, famigliari o amici di una persona che ne vedono il Doppelgänger viene visto come segnale di pericolo o malattia, mentre si dice che se una persona vede il proprio doppio allora è presagio di morte.
Apparizioni da crisi

Le "apparizioni da crisi" hanno caratteristiche analoghe a quelle delle persone vive. Una persona appena morta potrebbe apparire a familiari ed amici che la starebbero aspettando, oppure che con questa avrebbero avuto una discussione poco prima del trapasso.

Secondo la parapsicologia questo fenomeno è da attribuirsi alla proiezione telepatica di una persona da parte di un soggetto con forti doti mentali, al quale essa sarebbe stata molto legata.
Note


view post Posted: 3/10/2017, 21:53 PIROCINESI - FENOMENI PARANORMALI

PIROCINESI




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La pirocinesi (dal greco πυρ "fuoco" e κίνησις "movimento") è la ipotetica capacità paranormale psicocinetica di controllare il fuoco e/o incendiare un oggetto con la forza del pensiero, senza l'ausilio di alcun mezzo fisico.

Alcuni ritengono che un soggetto che possiede questo "dono" sia in grado di convogliare la propria "energia psichica" in un punto particolare, che può essere un oggetto o anche un essere vivente. L'energia così convogliata si scaricherebbe sprigionando un piccolo incendio. Altri sostengono che la pirocinesi sia la capacità di far vibrare la materia a livello submolecolare, creando un attrito considerevole tra le particelle che la compongono; questo attrito genera calore che si sprigiona, conseguentemente, in un incendio della massa coinvolta (il che spiega in modo più esatto la parola cinesi, movimento, intesa appunto come il movimento degli atomi per mezzo della mente).

La pirocinesi, a volte erroneamente confusa con il fenomeno della combustione spontanea, non è mai stata dimostrata scientificamente e pertanto è solitamente fatta rientrare, assieme alle altre facoltà paranormali, nell'area della pseudoscienza.

L'abilità pirocinetica è sovente utilizzata nella narrativa fantascientifica, come ne L'incendiaria di Stephen King, e nei fumetti, in cui si trovano molti personaggi in grado di generare il fuoco, come la Torcia Umana ed El Diablo, e di manipolarlo, come Pyro o Akatsuki Kain (架院 暁 Kain Akatsuki?), soprannominato Wild nel manga e anime Vampire Knight o di avere il completo controllo dell'elemento come Portgas D. Ace nel manga e anime ONE PIECE grazie all'abilità del frutto del diavolo Rogia (Mera Mera No Mi). Di questo potere è dotata anche la sirena Rikki nella sit-com per adolescenti H2O. Lo stesso a dirsi per Natasha, sorella di Michele Silenzi, la co-protagonista del sequel de Il ragazzo invisibile, di Gabriele Salvatores, annunciato per l'autunno del 2016. Nei videogame, una dei personaggi principali del popolare e amato Sonic The Hedgehog, Blaze, può usare la pirocinesi, in modo simile a come viene usata nella realtà.


La Pirocinesi

La pirocinesi è la capacità di controllare, accendere e spegnere il fuoco usando i poteri della mente.

E’ una cosa pericolosa. Si dovrebbe essere adepti e molto esperti a gestire ed indirizzare l'energia, poiché l’inesperienza può causare bruciature a voi stessi, anche se avete un’aura potente. E' necessaria un’aura eccezionalmente potente per le capacità pirocinetiche.

Iniziate accendendo una candela.

Per procedere in sicurezza, dovreste essere adepti nello spegnere il fuoco prima di accenderlo. Posizionate entrambe le vostre mani, con i palmi di fronte uno all’altro e rivolti all’interno, a circa 1 cm ognuno dalla fiamma della candela e dirigete la vostra energia nella fiamma, desiderando che si estingua. Questo è estremamente avanzato e dovete avere un’aura potente. Provate a concentrarvi su dell'energia di colore nero tra i vostri palmi, dove si trova la fiamma.

Per accendere una fiamma: eseguite la meditazione per produrre calore e dirigete l’energia che producete verso i vostri chakra dei palmi delle mani.

Spegnete la candela soffiando. Posizionate entrambe le mani, con i palmi di fronte e rivolti all’interno, a circa 1 cm dallo stoppino, che dovrebbe essere ancora ardente.

Dirigete energia dai vostri chakra dei palmi delle mani e concentrate calore intenso sullo stoppino e desiderate che si accenda. Cercate di concentrarvi su dell'energia calda tra i vostri palmi. Lo stoppino, con la pratica, comincerà a brillare ed eventualmente si accenderà.

Spegnete la fiamma, concentrando l’energia tra i vostri palmi sullo stoppino e dirigetela in maniera da accenderla di nuovo. Applicando una sufficiente energia dei chakra delle mani, si riaccenderà.

Man mano che avanzate, muovete i vostri palmi sempre più distante.

Quando siete sufficientemente efficienti con i vostri palmi distanti 60-90 cm, concentratevi per accendere la fiamma senza che lo stoppino sia caldo. Accendetelo da freddo.

Oltre ad utilizzare energia dai chakra dei palmi delle mani, state usando anche i poteri del vostro terzo occhio. Il terzo occhio ha una linea di energia diretta verso gli occhi fisici, dai quali l’energia si proietta. Una volta che sarete adepti a quanto sopra, provate ad usare di meno le vostre mani. Anche qui, è importante saper spegnere il fuoco prima di accenderlo.

Espandete la vostra aura affinchè si colleghi con la fiamma della candela. La candela dovrebbe essere a 30 cm o meno davanti a voi. Connettete la vostra aura ed accendete il fuoco.

Una volta che sarete adepti, fate lo stesso con lo stoppino.

Quando sarete in grado di usare solo la vostra aura per accendere la fiamma della candela, espandete la vostra aura in modo che si colleghi con un oggetto a 30 cm o meno davanti a voi e proiettate il calore come avete fatto con i palmi. Man mano che progredite, spostate l’oggetto sempre più lontano.

Invece di fare semplicemente la meditazione nel vuoto, si può usare questo esercizio come alternativa perché richiede concentrazione intensa ed ininterrotta.



Fiamme dal culo

Valido esempio di primo stadio della Pirocinesi, oppure di cattiva digestione dopo un pranzo a base di peperonata e salsiccie sulla brace.

La pirocinesi è un potere mentale fantacavalloscientifico che si attribuisce in genere a persone cosi evolute rispetto all'italiano medio basso che tutti noi ci chiediamo perché tali esseri continuino ad abitare questa palla di sterco detto pianeta, tale potere a quanto pare da la possibilità di generare il fuoco senza bisogno di accendini, cerini, benzina oppure napalm. Infatti se calcoliamo il costo di tutti questi simpatici ingredienti, con questa facoltà (tanto sognata da ogni piromane che si rispetti) il risparmio di soldi si può definire stupendo per arrivare tranquilli alla fine del mese. I modi in cui si possono generare fiamme con questa tenera tecnica mentale sono i più disparati, si trovano validi documentazioni tra gli X-Men, in film che trattano l'argomento come per esempio "Fenomeni paranormali incontrollabili" e il ritorno "Fenomeni paranormali controllati per un barbecue da paura", o qualsiasi cosa che tratti di tipi allucinanti un po' magici un po' mutanti a parte gli abitanti di Paperopoli e Topolinia.

view post Posted: 3/10/2017, 21:38 CRONOCINESI - FENOMENI PARANORMALI

CRONOCINESI



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La cronocinesi (dal greco χρόνος "tempo" e κίνησις "movimento") è un'ipotetica facoltà psicocinetica che consente a chi la pratica ("cronocineta") la capacità sovrumana di manipolare il tempo, distorcendolo e controllandolo sotto svariati aspetti come per esempio viaggiare nel tempo o interagire con esso.

5 relazioni: Fantascienza, Lingua greca, Psicocinesi, Tempo, Viaggio nel tempo.
Fantascienza

La fantascienza è un genere di narrativa popolare di successo sviluppatosi nel Novecento, che ha le sue radici nel romanzo scientifico.

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Lingua greca

Per lingua greca o ellenica (dal nome nativo attuale Ελληνικά; greco antico) si intende la lingua parlata dalle popolazioni greche, sia nella Grecia propria sia nei vari territori in cui i Greci si insediarono nel corso dei secoli (per esempio nella Magna Grecia), in un arco di tempo che va dalla metà del II millennio a.C. al giorno d'oggi.

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Psicocinesi

La psicocinesi, (dal greco ψυχή psyché "anima" e κίνησις kìnesis "movimento", quindi letteralmente "muovere con la mente") nota anche come telecinesi (dal greco τῆλε "lontano" e κίνησις "movimento", quindi "muovere da lontano") è quel fenomeno paranormale per cui un essere vivente sarebbe in grado di agire sull'ambiente che lo circonda, manipolando oggetti inanimati, attraverso mezzi fisici invisibili e secondo modalità sconosciute alla scienza.

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Tempo

Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi.

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Viaggio nel tempo

Il viaggio nel tempo è il concetto del viaggio tra diverse epoche temporali, inteso in una maniera analoga al viaggio tra diversi punti dello spazio.

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view post Posted: 3/10/2017, 21:18 PREGHIERA PER INVOCARLO - ANGELI

L'angelo custode: preghiera per invocarlo



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I nostri angeli custodi sono messaggeri di Dio, mandati per guidarci nel percorso della nostra vita. Pensate al vostro angelo custode come a un compagno amorevole che cammina al vostro fianco, dandovi orientamento e assistenza nei momenti difficili.
L’ANGELO CUSTODE: IL MIGLIORE AMICO DELLA VOSTRA ANIMA

Angelo custode amico dell'animaIl vostro angelo custode può venire da voi per confortarvi nel momento del bisogno, portandovi ispirazione e influenze benefiche.

Durante le crisi, il vostro angelo custode può apparire come un potente catalizzatore, che incarna la maestà e la potenza dell’amore del Signore, spingendovi a reagire. E in situazioni di disagio fisico o spirituale, il vostro angelo interagisce con la forza e la protettività di un padre tirandovi rapidamente via da ciò che può nuocervi.

Molto spesso, però, il vostro angelo custode vi assiste in modi che sono quasi invisibili. Con vigilanza e attenzione, potete cominciare a riconoscere la familiare, confortante sensazione del tocco del vostro angelo custode.

Il vostro angelo custode è in attesa, in attesa di ogni possibilità di connettersi con voi. Dovete essere ricettivi ad accettare l’amore e il conforto che il vostro angelo vuole concedervi.
NON VORRESTI UN RAPPORTO PIU’ PERSONALE CON IL TUO ANGELO?

Come si può entrare in contatto con il proprio angelo? come si può chiamare un’angelo? Provate i 10 modi facili e dinamici che potrete utilizzare per comunicare con il vostro angelo custode:

1. Preghiera -La preghiera è semplicemente parlare con il tuo angelo o Dio in modo personale e diretto. Parla dei desideri più profondi della tua anima, come se si stesse parlando al proprio migliore amico, perché lo è.

Una famosa preghiera per l’angelo custode scritta da San Pio da Pietrelcina è questa:

O santo angelo custode, abbi cura dell’anima mia e del mio corpo.

Illumina la mia mente perché conosca meglio il Signore e lo ami con tutto il cuore.

Assistimi nelle mie preghiere perché non ceda alle distrazioni ma vi ponga la più grande attenzione.

Aiutami con i tuoi consigli, perché veda il bene e lo compia con generosità.

Difendimi dalle insidie del nemico infernale e sostienimi nelle tentazioni perché riesca sempre vincitore.

Supplisci alla mia freddezza nel culto del Signore:

non cessare di attendere alla mia custodia finché non mi abbia portato in Paradiso, ove loderemo insieme il Buon Dio per tutta l’eternità.

Amen

(Padre Pio)

2. Cammina con il tuo Angelo Custode – Parla con il tuo angelo, mentre si cammina. Parlare di domande, sfide e desideri che senti mentre stai camminando. Senti la avere un rapporto personale col proprio angelo custoderisposta del tuo angelo alle tue domande e richieste di aiuto.

3. Medita – Apri il tuo cuore a sentire le risposte alle tue preghiere e per sentire l’amore di Dio. Ci sono molte forme di meditazione a seconda della necessità, e del momento:

• Calmarsi

• Pensare e cercare le risposte

• Rilasciare le emozioni represse

• Ricercare all’interno di se stessi per sentire la presenza del Signore e dell’ angelo custode

• Devozione amorosa

• Aprire il cuore a sentire la propria anima e ricevere informazioni sullo scopo di quest’ultima.

4. Desiderare – Che cosa vuoi? I nostri desideri creano una forza che ci spinge ad agire. Il tuo angelo custode assieme a Dio, rispondono al vostro desiderio. Se si desidera un rapporto più profondo con Dio e con il proprio angelo custode e si lavora su questo con fede, si possono avere delle risposte.

5. Contemplazione – Tanto del nostro pensiero è consumato nel non-senso. Invece, bisogna riflettere profondamente su questioni che ti porteranno più vicino al tuo angelo custode come: Qual’ è il desiderio più profondo della vostra anima? Avete avuto dei segni dal vostro angelo custode? Cosa manca nella vostra vita?

6. Gratitudine – Quando il cuore sente gratitudine tira fuori da te le influenze negative. Bisogna trovare qualcosa di cui essere grati in ogni situazione.

7. Scrivere lettere al tuo angelo – Scrivere lettere su argomenti e sentimenti specifici aiuta a fare chiarezza su un problema o domanda. Una volta che sono chiari, si può chiedere un aiuto specifico. Allora il tuo angelo può risponderti.

8. Devozione – Creare un altare o trovare un luogo dove si può andare per sentire la presenza dell’ angelo custode. Mettere gli oggetti che ricordano ciò che desidera la propria anima sull’altare. Aggiungere le lettere al vostro altare.

Pregate qui. Ascoltate le risposte. Accendete una candela e trovate un senso di pace. Rendete questo luogo una presenza viva nella vostra vita.

9. Diario – Racconta i tuoi desideri e sentimenti più intimi . Come pensi alle domande, scrivi i vostri i tuoi pensieri e sentimenti. Utilizza il diario per scoprire di più su di te, e quindi offrire quelle scoperte al tuo angelo custode e Dio.

10. Agire – Come si scopre di più su se stessi, si prendono provvedimenti. Appena si ricevono le risposte alle vostre preghiere, bisogna agire. Trovare il modo di cambiare per poterci più vicino alla parte più vera di noi stessi è lo scopo della nostra anima dove la felicità.

Il rapporto con il proprio angelo può svilupparsi gradualmente nel tempo, e più questo passa più impariamo a connetterci con lui. I nostri angeli custodi sono con noi tutto il tempo, anche se non ne siamo consapevoli.

view post Posted: 3/10/2017, 21:02 SOGNARE GLI ANGELI - ANGELI

SOGNARE GLI ANGELI - COME RICEVERE IL LORO AIUTO



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Le ore di sonno sono spesso le più adatte ad avere nuove comprensioni e per crescere spiritualmente. Molte persone hanno sogni psichici che prevedono il futuro oppure sogni che offrono consigli sulla carriera, la casa o la famiglia.

Voi potete sempre ricevere chiari consigli dagli angeli durante il sonno se li invitate nei vostri sogni. Questo è soprattutto molto importante quando volete comprendere meglio una situazione o quando cercate soluzioni creative, dato che le ore diurne spesso vi fanno vedere le cose solo o bianche o nere.

Quando dormiamo invece lasciamo andare tutti i rigidi schemi di pensiero. Dio e gli angeli possono così più facilmente farci avere nuove idee e soluzioni perché siamo più aperti e ricettivi.

Prima di andare a letto prendetevi un momento per meditare. Poi affermate mentalmente o ad alta voce:

“Caro Dio e gli Angeli, per favore entrate nei miei sogni questa notte e datemi consiglio e nuove idee su …….. (dite la situazione che vi sta più a cuore in quel momento). Io vi chiedo di aiutarmi a ricordare queste idee e soluzioni chiaramente non appena mi sarò svegliato/a. Grazie e Amen”

Anche se normalmente non ricordate i sogni, questa potente affermazione cambierà la vostra coscienza così che voi possiate avere potenti, vividi e indimenticabili sogni nelle ore immediatamente precedenti il vostro risveglio. Noi li chiamiamo sogni lucidi. Sono come un film, in cui voi siete sia il protagonista che lo spettatore. È veramente difficile dimenticare questi sogni. Anche la persona che giura di non sognare mai, ricorda sogni del genere e i messaggi che lo accompagnano.

Molte grandi invenzioni, libri e soluzioni sono state ricevute in sogno. Sicuramente avete sentito parlare di storie di grandi autori, uomini d’affari, inventori che si sono svegliati con una brillante idea. Tutti noi abbiamo accesso a questo mare di informazioni, perché la mente di ciascuno di noi è eternamente connessa con la saggezza di Dio.

Anche tu puoi creare nei sogni semplicemente esprimendone l’intenzione prima di andare a letto.

Gli Angeli possono anche guarire pensieri limitanti, credenze ed emozioni mentre dormiamo.

Abbiamo spesso letto come la fede crea miracoli. Il famoso libro Un corso in Miracoli dice: “Non c’è alcun problema che la fede non possa risolvere.” Un recente studio scientifico inoltre prova che le persone che credono ai fenomeni psichici hanno più possibilità di ricevere una guida accurata.

Le ore di sonno sono eccellenti momenti per aumentare la nostra fede nell’infallibile ordine dell’Universo. Uno dei modi più semplici che ho trovato per aumentare il livello di fede è di chiedere a Dio e agli Angeli di aiutarmi. Anche il più scettico pragmatista troverà che questo metodo può creare potenti esperienze.

Un modo semplice per ottenere questo è di chiedere prima di andare a dormire. Affermate mentalmente o ad alta voce:

“Caro Dio e cari angeli custodi, vi chiedo di entrare nei miei sogni questa notte e di liberarmi da tutte le paure che mi impediscono di capire, avere fede e seguire la mia guida Divina. Se c’è un messaggio che volete darmi, per favore aiutatemi a comprenderlo chiaramente e a ricordarlo al mattino. Amen.”

Il Cielo sostituirà la sfiducia in fede e vi sentirete più fiduciosi nel seguire la vostra guida interiore. Noi interagiamo molto con il reame angelico nei nostri sogni. Invitando gli angeli nei vostri sogni voi aumenterete il numero dei messaggi angelici e la velocità con cui vi libererete.

Per esempio, se siete indecisi su che direzione prendere nella vostra carriera, mentalmente dite una preghiera simile a questa mentre mettete la testa sul cuscino:

“Angeli, per favore entrate nei miei sogni questa notte e datemi chiari messaggi, che ricorderò, per aiutarmi a sapere la cosa giusta da fare per la mia carriera.”

Gli Angeli rispondono sempre a questa richiesta e molto probabilmente avrete un sogno lucido che ricorderete facilmente. Gli angeli possono aiutarvi nel sogno anche se non lo ricordate, tuttavia vi svegliate sapendo che qualcosa è cambiato nella notte. Vi sentite più felici, più positivi e molto più chiari sulla direzione da prendere. Questo è un segno che gli angeli hanno riarrangiato i vostri pensieri e le credenze per aiutarvi a rilasciare paure che vi rendono indecisi sulla vostra carriera.

Se vi sentite bloccati in qualsiasi area della vostra vita, scrivete questo messaggio su un pezzo di carta e mettetelo sotto al cuscino. Ripetete la frase mentalmente tre volte mentre vi addormentate:

“Carissimi Angeli, vi chiedo di lavorare con me durante il mio sonno questa notte, per liberarmi da tutti i blocchi che mi trattengono dal gioire della mia vita. Per favore, portate questi blocchi alla mia attenzione o rimuoveteli completamente dalla mia mente, dalle mie emozioni e dal mio corpo durante le mie ore di sonno questa notte. Grazie.”

La mattina vi sveglierete rinvigoriti e con una consapevolezza che gli angeli hanno lavorato con voi durante la notte.

Potete anche non ricordare i dettagli del vostro lavoro notturno con gli angeli, ma lo sentirete profondamente. Potreste sentire la vostra testa strana, per la ristrutturazione avvenuta durante la notte. Questo perché avevate pesanti blocchi che vi impedivano di vivere la vostra vita e il vostro proposito di vita. Vi sentirete grati per aver chiesto questo aiuto agli angeli e vorrete chiedere il loro aiuto ogni notte.
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