SOGNI NEGLI OCCHI

Posts written by Robi ro

view post Posted: 1/5/2024, 21:57 UN'ALIENO CHIAMATO GESÙ - UFO LEGGENDE DIVINITA'ANUNNAKI ORDINI SEGRETI

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UN ALIENO CHIAMATO GESÙ


La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delle dimensioni di circa 4,41 x 1,13 metri, conservato nel Duomo di Torino. A causa di un processo chimico-fisico ancora non del tutto chiaro, il tessuto presenta una grossa macchia di color giallo pallido che possiede le evidenti sembianze di un essere umano a grandezza naturale. Secondo molti credenti questo lenzuolo avrebbe coperto il corpo morto di Gesù, che a sua volta avrebbe lasciato questa immagine miracolosa sulla stoffa.

Una serie di test indipendenti condotti nel 1988 presso l'Università di Oxford, presso l'Università dell'Arizona e presso l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia hanno concluso che, con il 95% di approssimazione, il materiale della Sindone può essere datato verso il 1260-1390 d.C. Si tratterebbe quindi di un manufatto medioevale, creato oltre 1.000 anni dopo la comparsa di Gesù di Nazareth. Questa datazione, d’altra parte, corrisponde perfettamente al periodo della prima apparizione della Sindone nella storia della chiesa. La prima testimonianza certa dell’esistenza della Sindone, infatti, risale al 1390 d.C. In quel tempo, il vescovo Pierre d'Arcis a Lirey, in Francia, scrisse un memorandum all'antipapa Clemente VII (Obbedienza di Avignone). In quello scritto si affermava che la Sindone che oggi è conservata al Duomo di Torino in quel tempo in effetti esisteva davvero, ma era un falso. Inoltre, lo stesso scritto affermava che il suo creatore aveva confessato la falsificazione. La storia della Sindone, almeno dal punto di vista scientifico, sembrava chiusa per sempre.

In data 11 Aprile 2022, sulla rivista scientifica trimestrale Heritage (a cura del CNR) è comparso l’articolo dal titolo: “X-ray Dating of a Turin Shroud’s Linen Sample”, a cura dei professori Liberato De Caro, Teresa Sibillano, Rocco Lassandro, Cinzia Giannini e Giulio Fanti. Questo team di studiosi ha applicato ad un campione della Sindone un nuovo sistema per valutare l’antichità di un tessuto, chiamato Wide-Angle X-ray Scattering (WAXS). Secondo questa nuova indagine, la Sindone sarebbe contemporanea del periodo dell’assedio di Masada. Avrebbe quindi circa 2.000 anni.
….
Inoltre, nei laboratori dell’ENEA di Frascati, diretta dal fisico Paolo Di Lazzaro, nel 2017, è stato fatto un esperimento particolare. Utilizzando un laser ad ultravioletti, e successivamente riscaldando il tessuto “bombardato” dal laser, i ricercatori dell’ENEA hanno raggiunto il risultato finora più vicino all’ immagine contenuta nella Sindone. Questo sembra indicare la Sindone è stata disegnata da una luce molto forte, simile a quella di un laser.

Questo vuole dire che Gesù di Nazareth era un Alieno? Vi invitiamo a leggere il libro "Un alieno chiamato Gesù", che metterà in discussione la fede che avete, o che pensate di non avere.

view post Posted: 1/5/2024, 19:27 C'E' UNA FORZA INTELLIGENTE CHE GOVERNA TUTTO - CROLLA CABALA CROLLA/ NESARA GESARA

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"IL CASO NON ESISTE, C'E' UNA FORZA INTELLIGENTE CHE GOVERNA TUTTO."

Fisico e teorico americano molto rispettato, Michio Kaku, famoso per la formulazione della teoria rivoluzionaria delle stringhe (modello di fisica fondamentale che presuppone che le particelle materiali apparentemente specifici
sono in realtà “stati vibrazionali”) , ha recentemente causato una piccola scossa nella comunità scientifica sostenendo di aver trovato le prove dell’esistenza di una forza sconosciuta e intelligente che governa la natura.

Più semplicemente, qualcuno simile al concetto che molti hanno di Dio come creatore e organizzatore dell’universo.
Per arrivare a questa conclusione Michio Kaku ha utilizzato una nuova tecnologia creata nel 2005 e che gli ha permesso di analizzare il comportamento della materia su scala subatomica, basandosi su un “primitivo tachioni semi-radio”.
Tachioni, incidentalmente, sono tutte quelle ipotetiche particelle in grado di muoversi a velocità superluminali, cioè sono particelle teoriche, prive di qualsiasi contatto con l’universo.
Quindi questa materia è pura, totalmente libera dalle influenze dell’universo che la circonda.

Viviamo in Matrix

Secondo il fisico, osservando il comportamento di questi tachioni in diversi esperimenti, si arriva alla conclusione che gli esseri umani vivono in una sorta di “Matrice”, cioè un mondo governato da leggi e principi concepiti da una specie di grande architetto intelligente . “Sono giunto alla conclusione che siamo in un mondo fatto da regole create da un’intelligenza, non molto diversa da un gioco per computer, ma naturalmente, più complessa”, ha detto lo scienziato.

Analizzando il comportamento della materia a scala subatomica, colpiti dalle primitive tachioni semi-radio , un piccolo punto nello spazio per la prima volta nella storia, totalmente libero da ogni influenza dell’universo, la materia, la forza o la legge, è percepito il caos assoluto in forma inedita .
“Credetemi, tutto quello che fino a oggi abbiamo chiamato caso, non ha alcun significato, per me è chiaro che siamo in un piano governato da regole create e non determinate dalle possibilità universali, Dio è un gran matematico” ha detto lo scienziato

C’è un Dio?

Michio Kaku ha ricordato che “qualcuno fece ad Einstein la grande domanda: c’è un Dio?
Al che Einstein rispose dicendo che credeva in un Dio rappresentato dall’ordine, dall’armonia, dalla bellezza, dalla semplicità e dall’eleganza, il Dio di Spinoza. L’universo potrebbe essere caotico e brutto, invece è bello, semplice e governato da semplici regole matematiche. ”

La teoria degli archi e la musica di Dio

Per quanto riguarda la formulazione del famoso “String Campo Theory”, o teoria delle stringhe, modello fondamentale della fisica che presuppone che particelle di materiale apparentemente specifici sono effettivamente “stati vibrazionali” un oggetto esteso più base chiamato ” corda “o” filamento “che renderebbe un elettrone, per esempio, non un” punto “struttura interna e dimensione zero, ma una massa di minuscole corde vibranti in uno spazio-tempo di più di quattro dimensioni, Kaku ha affermato che “per lungo tempo ho lavorato su questa teoria, che si basa su musica o piccole corde vibranti che ci danno le particelle che vediamo in natura.

Le leggi della chimica con cui abbiamo avuto problemi alle superiori, sarebbero le melodie che possono essere suonate su queste corde vibranti. L’universo, sarebbe una sinfonia di queste corde vibranti e la mente di Dio, su cui Einstein scrisse molto, sarebbe la musica cosmica che risuona attraverso questo nirvana, attraverso uno spazio iper-dimensionale “.

Il fisico americano di origine giapponese ha concluso che “i fisici sono gli unici scienziati che possono pronunciare la parola “Dio” e non arrossire.

Il fatto essenziale è che queste sono domande cosmiche di esistenza e significato. Thomas Huxley, il grande biologo del secolo scorso, ha affermato che la questione di tutte le questioni della scienza e della religione è determinare il nostro posto e il nostro vero ruolo nell’universo.

Pertanto, scienza e religione trattano la stessa domanda. Tuttavia, c’è stato essenzialmente un divorzio nel secolo scorso, più o meno, tra scienza e umanesimo, e penso che sia molto triste che non parliamo più la stessa lingua “.


da: (Veronica Barberito)

view post Posted: 1/5/2024, 18:28 I SEI PRINCIPALI PROBLEMI ENERGETICI NELL'AURA - I CHAKRA

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I SEI PRINCIPALI PROBLEMI ENERGETICI NELL'AURA


1. LACERAZIONI :

si trovano spesso su aree in cui lo stress emotivo o il trauma fisico sono stati immagazzinati nel corpo.
Uno strappo crea una significativa perdita di energia e apre l'individuo a possibili attacchi negativi fisici o attacchi psichici che implementano ulteriormente la perdita di energia stessa.
Se sentite di essere insolitamente emotivi o di provare dolori emotivi e fisici
che solitamente non vi appartengono, un'aura lacerata potrebbe esserne la causa.

2. CORDE o LEGACCI ENERGETICI:

le corde o legacci energetici creano una perdita di energia,
che risucchia energia dall'aura stessa, dai chakra e / o dai meridiani.
Le corde possono formarsi tra due persone,
o tra una persona e un animale, un luogo o un oggetto,
quando sono presenti emozioni intense come paura, preoccupazione, rabbia o negatività nell' interazione.
Le corde energetiche non devono essere confuse con i legami spirituali, che sono di alta vibrazione e brillano di amore incondizionato.
Le corde contraggono e consumano energia,
mentre i legami spirituali aumentano ed espandono l'energia.

3. DETRITI ENERGETICI:

i detriti energetici ci fanno sentire come sporchi o statici e sono distribuiti intorno nell'aura o lungo tutto il corpo. Ci indicano che l'energia potrebbe essere ostacolata e/o stagnante, dispersa e non radicata bene a terra.

4. BUCHI NELL'AURA :

un buco nell'aura è simile a uno strappo o lacerazione nell'aura, ma la perdita di energia e la vulnerabilità alle influenze negative che ne scaturiscono, tendono ad essere molto maggiori. Un buco si percepisce "più grande" di una lacerazione, come una tasca o tunnel in cui l'energia sta fuoriuscendo copiosamente.

5. ENERGIA STAGNANTE:

l' energia ha fatto marcia indietro (è invertita) e diventa pesante e densa, e questo rallenta o ha bloccato il flusso di scambio.
Percezione di sacche di energia spesse, dense o pesanti.

6. FANGHI ENERGETICI:

questa area problematica si presenta come un olio nero o fango denso e appiccicoso attorno all'aura. L'energia è pesante, densa ed estremamente pigra.

7. ATTACCO ENERGETICO CON PERFORAZIONE AURA:

Il *vampiro* crea delle aperture per drenare i campi di energia primaria attraverso i chakra e i meridiani. Visivamente ha l'aspetto di un cordone di attaccamento e chi è particolarmente sensibile percepisce la sensazione di risucchio da una parte e di immissione di energia negativa, dall'altra.

INDICATORI DI PRESENZA DI DIFFORMITA' NEL CAMPO AURICO

Presenza di Forti emozioni negative: rabbia o paura, esasperata timidezza e forte ansia forte mancanza di motivazione.

Trauma psicologico: se non sanato lascia un buco permanente sull'aura che favorisce poi altro

Abuso di sostanze: a droghe, l'alcol e altre sostanze tossiche possono produrre gravi buchi nell'aura. La dipendenza da stimolanti e anti-depressivi inquinano pesantemente il campo energetico.

Problemi fisici: malattia improvvisa (ad esempio un'infezione), ma anche cronicizzata o un infortunio ripetuto sempre nella stessa posizione

Sensibilità esasperata: inficia la protezione aurica e la rende fragile e predisposta a lacerazioni

)ℒ℘( Lasumira Puraluce)

view post Posted: 1/5/2024, 06:54 PERCHÉ NON GUARISCI? - PARTI DEL CORPO - OGNI SINTOMO UN MESSAGGIO

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Perché non guarisci?


Non guarisci perché quando arriva qualcosa di buono nella tua vita lo rifiuti e preferisci tenere ciò che non ti rende felice.

Non guarisci perché continui ad ignorare il potente e prezioso essere che hai dentro.

Non guarisci perché continui a trascurarti e a fingere che tutto vada bene nel tuo mondo.

Non guarisci perché non usi le tue forbici per tagliare i legami con persone che non ti nutrono più.

Non guarisci perché hai dato per scontato che il sacrificio sia il modo di dimostrare amore agli altri.

Non guarisci perché non usi la magia del perdono per ripulirti dalla rabbia e dal rancore.

Non guarisci perché fuggi dalla natura, non ti godi la pioggia, non ti perdi nel bosco, non ti bagni nel mare e ti nascondi dal Sole e dalla Luna.

Non guarisci perché gridi per aiutare i venti e quando ti ascoltano e ti cercano di portarti su una strada che ti renderà felice, ti aggrappi al passato.

Non guarisci perché non ti lasci trasportare dentro di te, con la forza del tuo cuore e della tua mente, e hai evidente che sei tu il guaritore, perché ′′ non guarirai se non vuoi guarire ".

Siamo stelle avvolte dalla pelle, siamo luce e la guarigione che stai cercando è sempre stata dentro di te.

view post Posted: 30/4/2024, 15:21 LA KABBALAH CONFUTATA - SATANISMO

Il problema del pensiero nella filosofia monista: Kabbalah e Massoneria. La filosofia di Fichte, ovvero la Kabbalah travestita

Uno dei punti in cui la dottrina del panteismo e del conseguente monismo - vale a dire dell'Universo nel suo complesso come entità unica, come unico essere di cui i singoli enti sono parti solo in apparenza distinte - presenta maggiori difficoltà, è quello del rapporto fra l'uomo (soggetto johann gottlieb fichtepensante) e la natura (oggetto del suo pensiero). È evidente che il monismo panteista non può ammettere una alterità, una diversità tra pensiero e oggetto pensato, perché se lo facesse spezzerebbe in maniera irreparabile l'unità del dio-tutto, distinguendo fra due piani, uno fisico e uno spirituale, nettamente separati e distinti. Ne deriva che esso è costretto ad affermare l'unità, l'identità fra pensiero e pensato, vale a dire fra pensiero ed essere. Le conseguenze di questa affermazione sono le più paradossali che si possano immaginare: se il mio pensiero coincide con l'oggetto pensato, è evidente che esso non può mai sbagliare, onde l'errore non esiste, e sarebbe un errore dire che esiste l'errore. Del resto, se tutto l'universo è dio, e quindi io sono dio, come può, in dio, esservi errore? Nel ricostruire la storia delle enunciazioni dottrinali di questi incredibili vaneggiamenti potrei risalire molto ma molto indietro, ma preferisco partire dal punto in cui essi irruppero liberamente nel pensiero filosofico occidentale e divennero culturalmente predominanti, e cioè dalle origini riconosciute dell'idealismo che, come è noto, altro non è che la filosofia del romanticismo. Tale filosofia ebbe il suo primo propugnatore in Johann Gottlieb Fichte (1762-1814). Riguardo a questo personaggio è significativo osservare che nel 1793 egli aderì alla Massoneria, iscrivendosi ad una Loggia di Zurigo e che l'anno immediatamente successivo, 1794, ottenne una cattedra alla Università di Jena. Fu proprio nello stesso 1794 che Fichte espose per la prima volta le dottrine che lo resero famoso. La grande novità della filosofia di Fichte è che egli nega la realtà del mondo, per affermare solo l'esistenza dello spirito umano. Alle origini di tutto, egli dice, vi è un io umano infinito, assolutamente libero e creatore.

Esso si contrappone, autolimitandosi, un non-io, la natura, che egli stesso produce e crea e in cui si rispecchia. Da questo rispecchiarsi dell'io nel non- io, e cioè nella natura da lui stesso creata, nasce la coscienza. In termini semplificatissimi, il principio di ogni cosa è uno spirito umano eterno, infinito e onnipotente, ma non ancora cosciente, che crea il mondo fisico per porselo davanti e, in opposizione ad esso, acquistare coscienza di sé stesso. Da questo suo rispecchiarsi e riconoscersi, e quindi dall'autocoscienza, deriva la conoscenza. Gli io singoli, empirici e finiti, il mio, il tuo, il suo, dipendono bensì dal non-io e cioè dalla natura, dal mondo che rispetto ad essi appare esterno e autonomo, ma partecipando dell'io assoluto, sono in grado di comprendere che il «non-io», e cioè, si ripete, il mondo, è prodotto dall'io. Non è questo il luogo di illustrare come Fichte spieghi questa sconcertante comprensione. Ai fini che qui ci interessano importa, invece, svolgere alcune considerazioni che saranno illuminanti per procedere oltre nella nostra esposizione:

- Fichte, massone, si richiama espressamente al pensiero del filosofo ebreo del Seicento Baruch Spinoza (1632-1677), che affermava appunto l'identità del pensiero e dell'essere, e quindi di dio e del mondo, nel quadro di una concezione panteista (tutto è dio), e quindi monista (tutto è uno). Come Fichte si dichiararono seguaci di Spinoza anche gli altri due principali esponenti dell'idealismo: Friedrich Schelling (1775-1854) e Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831). Assistiamo dunque, con l'idealismo, nato non per caso in ambiente protestante, al penetrare nel mondo cristianizzato dell'ebraismo talmudico-cabalistico, che, negando l'esistenza di un Dio personale - dotato di pensiero e volontà e trascendente rispetto al mondo - si risolve, appunto, in panteismo (se il mondo è increato, è assoluto e quindi divino 2). Ma lo scorso anno abbiamo dimostrato come il cabalismo costituisca l'essenza stessa del segreto massonico. Richiamandoci a quanto detto in quella sede, ci limiteremo qui a riportare, tratta dal Dizionario Massonico di Luigi Troisi, la seguente illuminante citazione: «La Kabbalah ebraica [...] è utilissima a ricercare i significati più profondi dei rituali di tutti i Gradi scozzesi». Il che equivale a dire che la Massoneria è tutta nella Kabbalah.

- Cabalisticamente, nella filosofia di Fichte, al posto di Dio viene messo l'uomo, il cui pensiero crea l'Universo. Ma quest'uomo, se ben ci pensate, è ambivalente. Alle origini esso è un lo e cioè un Uomo Assoluto, eterno e onnipotente, che crea l'Universo per riconoscersi in esso. Fichte dice che egli pone il non-io, e cioè la natura. Ma in questa sua operazione egli si spezza negli io empirici, e cioè negli innumerevoli individui che compongono il genere umano e che sono finiti, limitati, pur continuando ad esser parte dell'Uomo Assoluto e Originario.

Dunque, a ben vedere, vi è un uomo immenso, cosmico, che è all'origine di tutto e comprende tutta l'umanità, e in esso vi sono tanti uomini singoli che concorrono a formarlo come cellule di un unico immenso organismo. Questa dottrina costituisce la occulta radice esoterica dell'umanitarismo, e cioè della religione dell'uomo, e postula, come punto di arrivo politico, la reintegrazione dell'unità originaria spezzata in un unico Governo Mondiale.

Già a questo punto si impongono due evidenti considerazioni:

- il pensiero cabalistico, ebraico e massonico, si risolve nella sostituzione dell'uomo a Dio, e cioè nella rinnovazione del peccato originale suggerito ad Adamo ed Eva nel Genesi dal Serpente tentatore;

- Fichte non è l'ideatore di una nuova filosofia, ma solo l'agente incaricato di infiltrare e diffondere, nel modo cristiano, una dottrina assai diversa, soppiantando la filosofia scolastica (strettamente legata alla credenza nel Dio personale e creatore), e sostituendovi il culto dell'uomo. uomo divinizzatoAlla scolastica della religione cristiana si sostituisce quella della religione talmudica e cabalistica. Come abbiamo visto lo scorso anno è la stessa operazione iniziata tra il Quattro e il Cinquecento con l'Umanesimo, e in particolare con Pico della Mirandola (1463-1494), e portata avanti col protestantesimo. Martin Lutero (1483-1546) infatti, introducendo la dottrina talmudica del «libero esame» dei Testi Sacri, cancella l'oggettività della Rivelazione e della Legge Divina (garantita dall'assistenza dello Spirito Santo, particolarmente alla Chiesa gerarchica) e le sostituisce l'uomo divinizzato, interprete inappellabile del vero e della legge espressi in quei testi. In tal modo, esso diviene misura e fonte del Vero e del falso, del Bene e del male. Infatti, se tutte le interpretazioni, anche le più contrastanti sono vere, non vi è una verità oggettiva che vincola l'uomo, ma la «verità» è l'uomo stesso. Abbiamo già dimostrato lo scorso anno, in particolare attraverso l'esame della famosa stampa di Albrecht Dürer (1471-1528) intitolata Melancolia, come tutto ciò si inserisca in un contesto cospiratorio caratterizzato da una simbologia convenzionale che apparirà anche nei secoli successivi come marchio della grande congiura anticristiana. A questo riguardo è interessante osservare come i filosofi romantici fossero concordi nell'affermare 3 che la filosofia propalata da Fichte apriva una nuova era, in inglese si direbbe un New Age, nella storia del pensiero umano. Per rendersi conto della potenzialità rivoluzionaria e dirompente del pensiero di Fichte è necessario esaminare con attenzione la cosmogonia che esso sottintende e le tre fasi attraverso cui la medesima si svolge. Riprendiamola, dunque, in attenta considerazione.

All'origine di tutto, dice quel filosofo, vi è l'io umano assoluto e cioè l'uomo assoluto, l'uomo cosmico ed eterno, il quale non essendo materia e neppure pensiero, spirito, (perché il pensiero, la coscienza, sorge soltanto quando l'io si oppone al non-io e in esso si riflette) in buona sostanza si risolve in un nulla. Ciò è tanto vero che Fichte, facendo proprie le parole che il F\ Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), massone e Illuminato di Baviera, pone in bocca al mago Faust prima del patto con Mefistofele che, erettosi a suo demonio custode, lo porterà di peccato in peccato, alla redenzione diabolica, sostiene che «Im Anfang war die Tat» 4: al principio vi era l'azione.




continua...
view post Posted: 30/4/2024, 15:08 AMORE VS EGOISMO - LE LEGGI SPIRITUALI

Mi potresti chiarire questo punto? Ancora non capisco come può
l’egoismo originarsi nella mente, ed i sentimenti o emozioni egoiste
percepirsi nello spirito.

Immagina che una persona si trovi con una torcia accesa dentro
una cupola di vetro. Se il vetro è trasparente, sia la luce che emana
la torcia verso l’esterno, sia la luce che entra dall’esterno verso
l’interno, non soffrirebbero variazioni. Se invece il vetro non fosse
trasparente ma opaco, allora la luce che penetra nella cupola
sarebbe modificata, tanto quella dall’interno verso l’esterno, quanto
quella dell’esterno verso l’interno. La persona con la torcia
rappresenta il corpo spirituale e la cupola rappresenta il corpo
mentale, mentre l’opacità del vetro rappresenta l’egoismo.
L’egoismo modifica tanto la percezione dei sentimenti e delle
emozioni degli altri (la luce che entra), trasformandoli prima che
entrino nel corpo spirituale, quanto l’espressione o la manifestazione
dei sentimenti e delle emozioni che procedono dal corpo spirituale
(la luce che esce), essendo percepiti dagli altri con una sfumatura
egoista dovuta al filtro della mente.

Continuo a non capire bene come funziona questa relazione tra
amore ed egoismo nella natura dell’essere umano. Come si può
essere capaci di amare e di essere egoisti contemporaneamente?

Non potresti essere più chiaro su questo punto?

Certamente. Immagina che l’essere umano è come una cipolla nel
cui centro, ovvero nel cuore, ci sia lo spirito che emana la luce, e
cioè l’amore. Questo centro raggiante si trova ricoperto di molteplici
strati, ed ogni strato ostacola il passaggio della luce impedendo
quindi che possa uscire all’esterno. Ogni strato rappresenta una
manifestazione dell’egoismo che bisogna eliminare
progressivamente, perché la luce (l’amore) possa finalmente brillare,
esprimendosi in tutta la sua grandezza. Man mano che gli strati
vengono eliminati, la luce (l’amore) che viene dall’interno trova
meno ostacoli da superare, potendo quindi uscire più facilmente. Gli
strati più estremi rappresenterebbero l’egoismo più primitivo e
superficiale, cioè la vanità, quelli intermedi l’orgoglio e quelli interni
la superbia.
Ogni persona si trova in un punto distinto di questo processo. La
maggior parte degli spiriti che abitano la Terra sono riusciti a liberarsi
solo di alcuni dei primi strati. Altri sono riusciti ad eliminare alcuni
degli strati intermedi, ma pochi sono riusciti ad eliminare gli strati più
profondi dell’egoismo. Anche se questa fase è progressiva ed
esistono spiriti di tutti i tipi, possiamo cercare di classificarli in tre
grandi gruppi: Spirito amabile-vanitoso, generoso-orgoglioso e
amorevole-superbo.

Perché li classifichi con due aggettivi, uno positivo e l’altro negativo?

Perché non voglio che nella classificazione si manifesti solo la parte
egoista, ma che vengano riconosciute anche le qualità che può
sviluppare lo spirito in ogni fase. Il primo aggettivo esprime la qualità
rappresentativa a cui può optare lo spirito quando si sforza ad
elevare il proprio amore e il secondo si riferisce al grado di egoismo
in cui si trova. Il vanitoso può essere molto cortese, l’orgoglioso molto
generoso e il superbo molto amoroso quando sono disposti a vincere
il loro egoismo e lottare per i sentimenti. Non c’è niente di negativo
nell’ammettere l’esistenza dell’egoismo all’interno di ognuno di noi e
definirlo, perché è importante conoscerlo per poterlo superare.
Sarebbe negativo invece che lo spirito non riconoscesse la sua
esistenza, non ammettendo la realtà. La realtà è che tutti noi
abbiamo una parte egoista che dobbiamo eliminare, per poter
veramente amare ed essere autenticamente felici. Non riconoscerlo
condurrebbe allo stagnamento spirituale, perché non si può
superare ciò che non si ammette, come un alcolizzato non può
disintossicarsi se non ammette di esserlo.

Potresti esporre più dettagliatamente le caratteristiche di ognuna di
queste tre manifestazioni dell’egoismo, che hai chiamato vanità,
orgoglio e superbia?

Si. Possiamo distinguere almeno tre forme di egoismo, partendo da
quella più volgare a quella meno volgare: vanità, orgoglio e
superbia. Nel linguaggio quotidiano utilizziamo spesso e volentieri
queste tre parole, però come vedremo il loro significato spirituale è
molto più esteso, molto più profondo e diverso nei vari aspetti con
cui siamo abituati ad usarle. Analizzeremo le loro manifestazioni e le
definiremo una per una.

Cos’è la vanità e come si manifesta?

La vanità è la forma più primitiva dell’egoismo ed è una
caratteristica degli spiriti più giovani. Anche se molti hanno evoluto in
intelligenza non sanno ancora cosa sono esattamente i sentimenti.
La caratteristica principale del vanitoso è il continuo interesse per
poter soddisfare i suoi bisogni, soprattutto le necessità e i desideri più
primitivi. Raramente si preoccupa delle necessità degli altri. Esagera
con la pratica del suo libero arbitrio ed in molte occasioni invade il
libero arbitrio degli altri senza rendersene conto. La persona vanitosa
pretende di essere il centro d’attenzione ed essere lodato da chi lo
circonda. Visto che non sa esattamente che cos’è l’amore non
riesce a distinguere bene tra l’amore vero e il compiacimento. Più
che amare, necessita e desidera. Per questo nelle sue relazioni,
cerca più la fama, l’ammirazione, la lode e cerca di compiacere e
soddisfare i propri desideri, più che amare o essere amato. Il vanitoso
compara continuamente se stesso con gli altri, cercando sempre di
essere superiore. Spesso burla e diffama coloro che pensa siano
inferiori in concetti o in condizioni materiali ed elogia
eccessivamente a coloro che può utilizzare per i propri scopi. Di
solito agisce ingiustamente per fare i propri interessi e
frequentemente modifica la verità per poter mascherare le proprie
azioni egoiste. Molte volte si sente insoddisfatto con se stesso, a
causa del poco sentimento che emana e per questo fugge
paurosamente dalla solitudine. Necessita molto alle altre persone, le
quali intenta manipolare ed assorbire per soddisfare non solo le
proprie necessità ma anche i suoi gusti e capricci, arrivando al
punto di schiavizzare psicologicamente e fisicamente le persone
che lo circondano. Si stanca subito delle relazioni che non
soddisfano i suoi desideri, considerandole inappropriate. Sono spiriti
che assorbono e manipolano spesso e volentieri le persone più
deboli della loro famiglia, come il partner o i figli e nelle relazioni
lavorative i suoi dipendenti, pensando che sono persone di sua
proprietà e che non possono scappare dalla loro influenza. Quando
non ricevono l’attenzione che credono meritarsi, cercano di
chiamare l’attenzione degli altri in qualsiasi forma e a qualsiasi
prezzo, utilizzando il vittimismo, l’aggressione, il ricatto, l’inganno e
qualsiasi altra forma di manipolazione che sia a loro disposizione. A
causa della vibrazione così negativa ed asfissiante, quando il suo
difetto si manifesta finisce per estenuare le persone che lo
circondano. Se uno non conosce la vanità, e non sa come
controllarla, difficilmente la può sopportare. Questa è la ragione per
cui ha molti conoscenti ma pochi amici. Il vanitoso si stanca
facilmente di tutto quello che costa fatica e cerca che altre
persone assumano la loro responsabilità nonostante si vanti
costantemente di quanto sia capace di fare, disprezzando il lavoro
degli altri. Quando soddisfa a qualcuno, raramente lo fa
disinteressatamente e discretamente, comunque sempre vantandosi
e cercando sempre qualcosa a cambio, che normalmente è
maggiore del gesto che essi hanno avuto rispetto agli altri. Un
vanitoso non pretende essere una buona persona, solo apparire.

Accidenti, spero non ci sia tanta gente così!

I tre quarti dell’umanità si trovano ancora in questa fase iniziale
d’evoluzione e la vanità è il difetto predominante nella classe
politica del vostro mondo. Sicuramente pochi si identificheranno con
ciò che ho detto perché ammetterlo significherebbe che la persona
si trovi in una tappa più avanzata. È per questo che il vostro pianeta
è così come lo vedete oggi.
Vivere con persone così egoiste, deve essere un supplizio!
Per caso pensi, visto che parli in questo modo, che tu hai vinto il tuo
egoismo? Quello che stai dicendo è un’affermazione in cui esponi il
tuo proprio egoismo, dimostrando incomprensione verso i tuoi fratelli
e servendoti di giustificazioni per voler distaccarti da essi, perché
ritieni inferiori. Questa fase della vanità, come quella dell’orgoglio e
della superbia, sono tappe nelle quali tutti, assolutamente tutti gli
spiriti devono passare perché è un cammino di perfezionamento.
Colui che lo ha superato lo ha fatto perché in qualche momento si è
reso conto del suo difetto e ha combattuto per vincerlo, aiutato
dall’esempio di persone più avanzate. Se gli spiriti più evoluti,
quando avanzano ad un livello superiore, lasciassero i loro fratelli
meno evoluti, che tipo di amore coltiverebbero? Descriverli in
maniera così diretta può sembrare molto duro, ma non lo faccio con
l’intenzione di discriminare o marginare a nessuno, ma solo affinché
prendiate coscienza di questa manifestazione dell’egoismo e che
usiate questa conoscenza per migliorarvi.

E come impara lo spirito a prendere coscienza del proprio egoismo,
in questo caso manifestato sotto forma di vanità, e superarlo?

Generalmente provando sulla propria pelle gli atteggiamenti
egoistici di altri, simili in egoismo. La Legge di giustizia spirituale mette
alla prova ognuno di noi con i propri comportamenti, ma anche
attraverso le azioni degli altri, affinché lo spirito, con la propria
esperienza, tragga il massimo vantaggio per la propria evoluzione.
La sofferenza individuale sensibilizza lo spirito, che acquista una
maggior consapevolezza di percezione della sofferenza altrui,
soprattutto verso coloro che hanno vissuto in circostanze simili, e
sveglia in loro un sentimento di solidarietà che sarebbe il germe
dell’amore.

E’ sempre necessario che lo spirito sperimenti sulla propria pelle la
sofferenza dei propri atti, per imparare che le sue stesse azioni sono
deleterie per il prossimo?

Non necessariamente. Può farlo o con la comprensione del danno
che hanno provocato
le sue stesse azioni o imparando dagli errori e dalle esperienze degli
altri, ma per questo deve aver acquisito una sensibilità che sia
sufficientemente avanzata. Come ho già detto, solo quando c’è
amore esiste una comprensione, sentendo perfino le sofferenze degli
altri come nostre. Nelle prime fasi quindi, lo spirito avanza più che
altro soffrendo e sperimentando ciò che lui stesso ha provocato
mediante i suoi atti egoistici, mentre quando ha già sviluppato
sufficientemente l’amore cresce perché capisce gli errori delle
proprie esperienze passate, ma anche dalle esperienze e degli errori
altrui.

view post Posted: 30/4/2024, 15:05 LE FORME CHE EMETTONO ONDE DI FORMA POSITIVE - GEOMETRIA SACRA

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Tutto ciò che esiste, vibra e vibrando si propaga, se qualcosa non vibra, semplicemente non esiste.

Di seguito, già nella prima metà dell'ottocento la Comunità Scientifica Internazionale affermava: E' l'onda che origina la materia.

Se l'onda è buona, la materia sarà buona. Se l'onda è cattiva, la materia sarà cattiva.

Non si può giocare impunemente con le forme se non si conosce a fondo il loro comportamento. Ciò è dimostrato dallo stesso Chaumery, che perse la vita proprio a causa dei suoi esperimenti, colpito dalle frequenze mortali del verde negativo.

Ecco cosa dice Jean de la Foye nel suo libro "Ondes de vie, ondes de mort" del 1975: "... Dunque, le onde di forma esistono.

Hanno le loro leggi e non sono invenzioni dei radiestesisti. Si tratta di realtà esterne all'operatore, con le quali si possono condurre degli esperimenti e delle quali si possono riprodurre gli effetti.

Sono oggetto di scienza, anche se, per alcuni dei loro aspetti, rasentano il simbolismo e l'esoterismo delle forme.
(...) Le onde di forma pure si propagano nello spazio come vibrazioni dirette: allora sono molto penetranti, al punto che non sembra esistere uno scudo inerte in grado di fermarle.

Al contrario, come le onde luminose con un prisma di cristallo, si possono deviar le onde di forma con un prisma di legno. Si può anche concentrarle con una lente convessa in legno, o rifletterle con uno specchio inclinato. Sembrano obbedire in una certa misura, come raggi luminosi senza fotoni.


Si possono captare le onde di forma per risonanza a qualsiasi distanza, senza che ci sia una perdita apprezzabile. Al punto che ci si può chiedere: si potranno usare onde di forma come vettori di energia e con quale perdita di ricostituzione?

Nello stato attuale delle cose, qui siamo in piena fantascienza. Siamo riusciti a far percorrere un filo di rame alle onde di forma, per poi ritrovarle, tramite ricerca con il pendolo, alla fine del filo.

Queste onde possono passare da un conduttore a un altro parallelo al primo, tramite induzione, cosicché si possono collegare tra loro due conduttori isolati senza interrompere il passaggio dell'onda di forma dall'uno all'altro.

(..) Ma allora, e con più acutezza di oggi, si porrà il problema morale perché ripetiamolo, le onde di forma possono uccidere o guarire, e non sempre si lasciano manipolare tanto facilmente quanto si pensa".


Estratto da: "L'Anello di Atlantide. I segreti svelati" di Edward Cheney.

view post Posted: 30/4/2024, 15:02 AMORE VS EGOISMO - LE LEGGI SPIRITUALI

AMORE VS EGOISMO




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Qual è il primo passo che uno deve dare per poter amare?

Per imparare ad amare è necessario sentirsi e per sentirsi è
necessario conoscersi. Se vuoi amare gli altri, impara prima ad
amare a te stesso attraverso la conoscenza del tuo io. Colui che non
si vuol bene, non può voler bene agli altri.

Mi sembrava di aver capito, che per amare il prossimo devi prima
rinunciare a te stesso!

Assolutamente no. Quello che devi fare è rinunciare al tuo egoismo
e non ai tuoi sentimenti. Ciò che succede, è che avete un concetto
di amore che non è corretto, perché mischiate l’amore con
l’egoismo. Amarsi non significa pensare che uno sia migliore di un
altro e che quindi, debba soddisfare capricci egoistici, ma che
debba riconoscere le proprie necessità affettive, i propri sentimenti e
svilupparli, perché siano il motore della nostra vita. Per questo ho
detto che per amarsi veramente, è importante conoscersi.
Conoscersi, implica saper distinguere tra quello che sentiamo e
quello che pensiamo, riconoscere quello che viene dal nostro
sentimento e quello che viene dal nostro egoismo.

Ma allora, come si può distinguere ciò che è amore, da quello che
non lo è?

L’amore, nella sua massima espressione deve essere incondizionato.
Chi ama veramente non si aspetta nulla in cambio, mentre colui che
ama per interesse non sta amando veramente. L’amore deve essere
libero, non può essere forzato, altrimenti non si può considerare
amore.
Colui che vuole amare deve rinunciare all’egoismo. L’amore e
l’egoismo, sono due cose opposte, incompatibili, antagoniste. Non si
può amare senza rinunciare all’egoismo, visto che l’egoismo è in
realtà l’assenza d’amore. Imparare ad amare è lo stesso che
rinunciare all’egoismo. Colui che aumenta la sua capacità di amare
diminuisce il suo egoismo e viceversa.

E come impara lo spirito ad amare?

È un continuo processo che necessita di moltissimo tempo
d’evoluzione. Questo processo viene incominciato dallo spirito prima
di iniziare la fase umana e non finisce mai, visto che nell’amore c’è
sempre qualcosa da imparare. Come per l’apprendimento di una
lingua, l’unica forma per sviluppare è l’interazione costante con altri
esseri. All’inizio, quando lo spirito è poco evoluto, sperimenta l’amore
che altri esseri più avanzati sentono verso di lui sotto forma di
emozioni. Questo lo fa sentir bene, ma deve anche sperimentare
l’assenza di amore, ovvero l’egoismo di altri che come lui non sanno
ancora amare. Queste esperienze faranno sì che senta delle
emozioni sgradevoli, le quali tuttavia gli permetteranno di
distinguere, riconoscere ed imparare qual è la differenza tra
l’assenza e la presenza d’amore, e gli permetteranno di stimolare e
di sviluppare i propri sentimenti. Quindi, prima di saper amare,
l’essere spirituale si deve sensibilizzare come ricevitore d’amore di
altri esseri più avanzati, che sono un esempio da seguire. Deve
quindi convivere anche con quelli che hanno uguale o maggior
egoismo e che sono un esempio di ciò che è l’assenza d’amore.
Tutte queste interazioni, motiveranno lo sviluppo, prima delle
emozioni e poi dei sentimenti.
Una volta che lo spirito riconosca l’amore ricevuto sarà pronto per
essere una fonte d’amore. Saranno quelli che gli staranno più vicino
coloro che lo ameranno, che stimoleranno i primi sentimenti di
affetto (normalmente verso qualche membro della famiglia),
mentre, chi si comporterà con egoismo nei suoi confronti, sarà un
suo nemico e quelli con cui non ha nessuna relazione,
semplicemente saranno esseri verso i quali proverà indifferenza. In
questa fase lo spirito è appassionato con gli amori, ma vendicativo e
rancoroso con i disamori. Arriveranno fasi più avanzate in cui l’essere
già non vorrà nuocere a coloro che gli hanno fatto del male, perché
capirà che la sofferenza è qualcosa di negativo, incompatibile con
l’amore, abbandonando la vendetta come risarcimento per il
danno subito. Questa fase la potremmo chiamare amore
condizionale avanzato. Nel momento in cui, il grado di
comprensione e di sensibilità dell’essere aumenta notevolmente,
arriverà il momento di dare il gran salto, e cioè quello di amare
qualunque essere del creato, anche quelli che lo odiano o lo
disprezzano, perfino coloro che lo fecero soffrire moltissimo. È quindi
entrato nella fase finale, in cui si raggiunge l’amore incondizionato,
quell’amore che hanno predicato gli esseri più avanzati come Gesù,
quando diceva, “ama il tuo nemico”. È ovvio che questo non
succede repentinamente e ci vorranno milioni di anni di evoluzione
per poter percorrere il cammino dalla prima fino all’ultima fase.

Mi potresti riassumere queste fasi, affinché possa farmene un’idea?

Si, anche se come ho detto, il processo è continuo, ma per capirlo
meglio, potremmo dividerlo nelle seguenti fasi:

1. Insensibile sia come ricevitore che come fonte d’amore.

2. Parzialmente sensibile come ricevitore d’amore-insensibile come
fonte d’amore.

3. Sensibile come ricevitore-parzialmente sensibile come fonte
(amore condizionale).

4. Altamente sensibile come ricevitore-altamente sensibile come
fonte (amore condizionale avanzato).

5. Totalmente sensibile come ricevitore-totalmente sensibile come
fonte (amore senza condizioni).

Qual è l’origine delle emozioni e dei sentimenti e qual è la loro
differenza?

Nei primi stadi di evoluzione, l’essere spirituale solo è capace di
percepire emozioni, che generalmente sono solo una risposta ad
uno stimolo di natura esterna. Questa crescita della percezione
emozionale incomincia già in fasi precedenti a quella umana. Di
fatto, potete osservare che molti mammiferi superiori come cani,
mucche, cavalli o delfini sono già capaci di percepire e manifestare
emozioni abbastanza profonde e di diversi tipi. Man mano che lo
spirito sperimenta le emozioni, ed inizia ad usarle per prendere
decisioni, comincia a sviluppare i sentimenti. Potete considerare che
i sentimenti sono la forma evoluta delle emozioni.

Potresti esporre più dettagliatamente la distinzione e la relazione tra
emozioni e sentimenti?

Le emozioni sono di breve durata e generalmente vengono attivate
da stimoli che possono venire dall’esterno o dall’interno. I sentimenti
durano più a lungo, sono più profondamente attaccati allo spirito e,
anche se ricevono qualche influenza esterna, non dovrebbero
cambiare la loro volontà. Le emozioni e i sentimenti sono legati
intimamente, tanto che il sentimento è capace di stimolare le
emozioni. Queste ultime sono emanate dall’interno come una
fontana, diventando una manifestazione dei sentimenti. Le emozioni,
sopratutto quelle percepite dall’esterno, possono influire sui
sentimenti ed essere uno stimolo per ravvivarli o per reprimerli. Nel
massimo sviluppo del sentimento d’amore, e cioè quando si
sperimenta l’amore incondizionato, la sensazione è infinita e non
necessita di nessuno stimolo esterno per attivarla o per alimentarla.

In che parte dell’essere si originano le emozioni e i sentimenti?

Le emozioni e i sentimenti di amore hanno origine nel corpo
spirituale. Le ego-emozioni e gli ego-sentimenti, anche se sono
percepiti nel corpo spirituale, hanno una sfumatura egoista che si
genera nel corpo mentale.

Non capisco cosa vuoi dire. Che cosa sono gli ego-sentimenti e le
ego-emozioni?

Sono sentimenti ed emozioni negative generate da atteggiamenti
egoistici. In realtà questi atti sono pensieri e quindi originati dalla
mente.

Allora, il sentimento e il pensiero hanno origini diverse? Sempre ho
creduto che entrambi fossero frutto della mente.

No, non hanno la stessa origine. Il sentimento procede dallo spirito
(corpo spirituale) e il pensiero dalla mente (corpo mentale).

Vediamo se ho capito bene. Vorresti dire allora che l’egoismo ha
origine nella mente e l’amore nello spirito?

Si, ma come già ho detto, le ego-emozioni e gli ego-sentimenti sono
percepiti dal corpo spirituale, anche se l’aspetto egoista lo genera
la mente.

view post Posted: 30/4/2024, 14:56 4ª Legge: Legge dell’amore - LE LEGGI SPIRITUALI

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Hai già citato la legge dell’amore in molteplici occasioni, ma che
cos’è secondo te l’amore?

L’amore si potrebbe definire, nel suo grado massimo, come la
capacità di sentire il prossimo come a se stesso.
Ma l’amore esiste veramente o è solo un concetto astratto?
Esiste per davvero e si manifesta come un’intensa vibrazione
dell’essenza vitale o principio spirituale, che si trasmette a tutti i piani
dell’esistenza; dal piano spirituale, passando per il mentale e
l’astrale, fino a raggiungere il fisico. La manifestazione dell’amore sul
piano energetico è l’energia con la vibrazione più alta, la luce più
brillante, la luce delle stelle. Questa vibrazione, la vibrazione
dell’amore, si può trasmettere e percepire allo stesso modo con cui
viene trasmessa e percepita la luce.

E cosa si sperimenta esattamente con l’amore?

Quando un essere sperimenta il vero amore si sente pienamente
felice, invaso da una vibrazione, una forza e una sensibilità
straordinarie. Non ha bisogno di nient’altro per essere felice. Lo spirito
ispirato dall’amore sente il desiderio di trasmettere agli altri questo
benessere ed aiutarli ad essere felici, perché si sente in contatto con
essi, come se facessero parte di se. Quando viene invaso dall’amore
il suo corpo astrale eleva la sua vibrazione in modo tale che la sua
aura si espande enormemente, diventando molto brillante. Quanto
più grande è la capacità di amare, più alta sarà la sua vibrazione e
maggiore sarà la capacità di trasmettere energia. Quando
qualcuno ama, trasmette questa vibrazione amorosa agli altri. Se il
ricevitore o i ricevitori sono sensibili, lo percepiranno come un’onda
di calore intenso che non brucia, sentiranno una vibrazione che li
percorre completamente, che arriva fino all’angolo più profondo,
come se riempisse tutti i pori dell’anima creando uno
sconvolgimento e facendoli sentire come se fossero avvolti in una
nube di pace e armonia. In questo stato di benessere interiore, uno si
sente ottimista, felice, rilassato, sereno, e scopre che i problemi della
sua esistenza non sono poi così gravi.
Quello che stai descrivendo sembra un’esperienza molto mistica.
Non so fino a che punto sia accessibile per noi umani.
Si che è accessibile, però siete tanto immersi nel materiale che vi
manca sensibilità tanto per dare, come per sentire direttamente
l’amore. È come voler ascoltare la radio con un martello
pneumatico affianco. Per questo, più che sentire l’amore, quello
che la maggioranza percepisce sono gli atti che si fanno per amore,
anche se a molti risulta difficile capire cosa possa spingere una
persona a comportarsi in quel modo.

E perché l’amore è una legge spirituale?

Perché è scritta all’interno dello spirito: lo spirito ha bisogno di amare
per essere felice e, senza amore, lo spirito si secca come un fiore
strappato alla radice. Se per la legge del libero arbitrio lo spirito ha
bisogno di essere libero, per la legge dell’amore deve amare per
provare la felicità. Se uniamo queste due leggi in una, diremmo che
lo spirito ha bisogno di amore in libertà per poter essere felice.

Se l’amore è necessario per la felicità dello spirito, perché non
nasciamo tutti amando?

Quella di amare è una delle capacità che lo spirito ha sviluppato da
solo nel suo processo di evoluzione. Come ho già detto, la scintilla
spirituale, quando è creata, ha a disposizione numerose capacità,
ma ha bisogno di svilupparle. Una di esse è la capacità di amare.
Sviluppare la capacità di amare è l’obbiettivo più importante del
processo evolutivo dello spirito. L’amore è la forza che dinamizza e
armonizza l’universo spirituale.

Come può l’amore influire sull’armonia dell’universo?

È per un atto d’amore che esistono tutti gli esseri spirituali! L’amore è
la forza che alimenta qualsiasi impulso creatore. L’amore è la base
su cui si sostiene la solidità spirituale universale. Lo spirito, ispirato
dall’amore, sente il desiderio di aiutare, perché tutti gli esseri del
creato possano evolvere, perché siano capaci di sperimentare
mediante la loro stessa volontà la felicità che emana l’amore. Solo
sulla base dell’amore si costruirà qualcosa di vero e duraturo.

view post Posted: 30/4/2024, 04:40 ALLA RICERCA DELL'ANTICA ARTE - MAGIA

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Alla Ricerca dell'Antica Arte: Un Viaggio nella Storia della Magia


La magia ha affascinato l'umanità fin dai tempi più antichi, lasciando un'impronta indelebile nella storia e nella cultura di molte civiltà. Questo enigmatico concetto si è evoluto nel corso dei millenni, intrecciando mito, religione e pratica individuale in un intricato mosaico di conoscenza esoterica. Esplorando le radici storiche della magia, possiamo gettare uno sguardo più profondo sui suoi significati e sulle sue pratiche.

Le Origini Antiche della Magia

Le prime tracce della magia possono essere rintracciate nelle civiltà più antiche del mondo, dove gli individui cercavano di comprendere e influenzare il mondo intorno a loro attraverso rituali e pratiche sacre. Le culture dell'antico Egitto, della Mesopotamia e della Grecia offrono testimonianze di rituali magici utilizzati per scopi divinatori, curativi e protettivi.

Nell'antico Egitto, ad esempio, i sacerdoti praticavano la magia per invocare il potere degli dei, mentre in Mesopotamia si credeva che incantesimi e formule magiche potessero proteggere dalle forze oscure. Anche i misteriosi testi magici greci, come il celebre Papiro di Oxyrhynchus, offrono un'istantanea delle pratiche magiche dell'epoca, tra cui incantesimi d'amore e rituali per ottenere favore dagli dei.

L'Era Medievale: Magia e Mistica

Durante l'era medievale, la magia divenne un tema centrale nell'ambito della mistica e dell'occultismo. Gli alchimisti cercavano di trasformare la materia grezza in oro e di scoprire l'elisir della vita eterna, mentre i maghi praticavano l'arte della cabala e dell'astrologia per svelare i misteri dell'universo.

Tuttavia, la magia medievale era spesso vista con sospetto dalla Chiesa, che la condannava come eretica e demoniaca. Il famigerato Manuale del Flagellante, un trattato del XIV secolo sul riconoscimento e l'eliminazione dei presunti stregoni, testimonia la paura diffusa nei confronti della magia durante questo periodo.

L'Epoca Moderna: Rinascimento e Illuminismo

Con l'avvento del Rinascimento e dell'Illuminismo, la magia conobbe una rinascita intellettuale, con studiosi come Marsilio Ficino e Giordano Bruno che esploravano le connessioni tra magia, filosofia e scienza. La magia cerimoniale, con i suoi rituali elaborati e le corrispondenze astrologiche, divenne popolare tra gli aristocratici e gli intellettuali dell'epoca.

Tuttavia, anche in questo periodo, la magia rimase un terreno controverso, soggetto a persecuzioni e condanne. L'Inquisizione cattolica perseguì coloro che venivano accusati di pratiche magiche eretiche, mentre il movimento dei Illuminati cercava di diffondere la conoscenza esoterica e l'illuminazione spirituale.

Il XX secolo e Oltre: Magia Contemporanea

Nel XX secolo, la magia subì una trasformazione radicale, influenzata dalla psicologia, dall'occultismo moderno e dalle tradizioni esoteriche orientali. Il movimento della Wicca, fondato da Gerald Gardner negli anni '50, portò la magia rituale e la venerazione della natura al centro della pratica magica contemporanea.

Oggi, la magia continua a evolversi, con praticanti provenienti da una vasta gamma di tradizioni e background che esplorano nuove tecniche e filosofie. La magia moderna abbraccia l'individualismo e l'eclettismo, incoraggiando gli adepti a trovare il proprio percorso unico di esplorazione e realizzazione personale.

La magia è una forza eterna che permea la storia e la cultura umana, offrendo un'opportunità per gli individui di esplorare i confini della realtà e di connettersi con le profondità dell'essere. Attraverso la sua storia ricca di sfumature e le sue pratiche variegate, la magia continua a ispirare e ad intrigare, offrendo a coloro che sono disposti ad aprirsi la possibilità di trasformazione e di illuminazione.

Le Qualità del Mago: Un'Analisi Approfondita delle Caratteristiche Essenziali

1. Saggezza Profonda: Il mago è un ricettacolo di conoscenza antica, che ha studiato diligentemente i testi sacri, gli antichi tomi di magia e le tradizioni tramandate da generazioni. La sua saggezza non è solo intellettuale, ma anche intuitiva, derivante da una profonda connessione con il flusso universale di saggezza.

2. Forza Interiore: La forza del mago non risiede solo nel suo corpo fisico, ma anche nell'energia vitale che scorre attraverso di lui. È capace di superare le prove e le avversità con coraggio e determinazione, alimentato da una fiamma interiore che brucia con intensità inestimabile.

3. Equilibrio: Il mago è un maestro nell'arte dell'equilibrio, in grado di armonizzare le forze contrastanti che permeano l'universo. Conosce il valore dell'equilibrio tra luce e oscurità, tra ordine e caos, e lavora per mantenere questa armonia in ogni aspetto della sua vita e della sua pratica magica.

4. Sensibilità alle Energie Sottili: La sensibilità del mago alle energie sottili è quasi sovrumana, permettendogli di percepire le vibrazioni più minute e le influenze invisibili che permeano il mondo. Attraverso la pratica costante e la disciplina mentale, sviluppa un'intuizione acuta che guida le sue azioni e le sue decisioni.

5. Volontà Potente: La volontà del mago è una forza che va oltre la determinazione comune, una forza che può piegare la realtà stessa ai suoi desideri. Con una mente concentrata e una volontà ferrea, il mago dirige le energie dell'universo verso il raggiungimento dei suoi obiettivi magici, senza esitazione né incertezza.

6. Rispetto per le Forze Naturali: Il mago vive in armonia con la natura, mostrando rispetto e gratitudine per la terra, l'aria, il fuoco e l'acqua. Ogni azione magica è intrisa di una consapevolezza profonda della connessione tra tutte le cose e della responsabilità del mago nel preservare l'equilibrio ecologico dell'universo.

7. Integrità e Onestà: Infine, l'integrità etica è la pietra angolare della pratica magica del mago. Segue un codice morale rigoroso, che lo guida nelle sue interazioni con gli altri esseri umani e con il mondo spirituale. Mai utilizzando la magia per fini egoistici o dannosi, il mago si impegna a operare con onestà e rispetto, rispettando i confini altrui e mantenendo la sua parola.

Streghe e maghi.

La connessione tra streghe e maghi è profonda e intricata, radicata nella storia, nella cultura e nella pratica della magia. Nonostante le differenze nelle loro tradizioni e nelle loro pratiche, entrambi condividono un legame comune con il mondo sottile e una comprensione della natura dei poteri magici. Ecco alcuni punti chiave che evidenziano questa connessione:

1. Conoscenza e Pratica Magica: Sia le streghe che i maghi sono praticanti della magia, impegnati nell'arte di manipolare le energie sottili dell'universo per manifestare cambiamenti nel mondo fisico. Utilizzano rituali, incantesimi, simboli e altre tecniche per canalizzare le forze invisibili e influenzare gli eventi a loro vantaggio.

2. Connessione con la Natura: Entrambi valorizzano e coltivano una profonda connessione con la natura, vedendola come una fonte di saggezza, guarigione e potere magico. Utilizzano erbe, piante, minerali e altri elementi naturali nelle loro pratiche, e spesso si impegnano in rituali e celebrazioni stagionali per onorare il ciclo della vita.

3. Saggezza e Conoscenza Esoterica: Streghe e maghi sono spesso considerati depositari di saggezza antica e conoscenza esoterica, derivanti da tradizioni tramandate oralmente o attraverso antichi testi sacri. Possiedono una vasta gamma di conoscenze su erboristeria, astrologia, simbologia e altre discipline magiche.

4. Ruoli di Guaritore e Consulente: Sia le streghe che i maghi possono svolgere ruoli di guaritore e consigliere all'interno delle loro comunità, offrendo cure naturali, consulenza spirituale e supporto emotivo a coloro che ne hanno bisogno. Utilizzano le loro abilità magiche per guarire il corpo, la mente e lo spirito.

5. Culto degli Antenati: Entrambe le tradizioni spesso onorano gli antenati e le figure leggendarie che hanno contribuito alla loro eredità magica. Riconoscono l'importanza della trasmissione orale delle conoscenze e dei rituali attraverso le generazioni, e celebrano le radici storiche e culturali della loro pratica.

Nonostante le somiglianze, è importante notare che le streghe e i maghi possono appartenere a tradizioni e pratiche diverse e possono interpretare la magia in modi unici. Tuttavia, la loro connessione con il mondo sottile e il loro impegno per l'arte magica li uniscono in un comune percorso di esplorazione e realizzazione personale.

Fonte: Il Raduno delle streghe

view post Posted: 29/4/2024, 07:12 IMPARARE A PERDERE - AUTOSTIMA

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IMPARARE A PERDERE


Viviamo in un mondo troppo identificato alla paura di perdere..

Come se la vita fosse una competizione .. una gara dove arrivare a tutti i costi primi per non sentirsi uno perdente cronico
.
.
Ma vado controcorrente..
Ti dico invece ..Impara a perdere

Lascia perdere le smanie di controllo
Lascia andare le lotte nel fango per sentirsi superiore

Impara a perdere, a ridurre in frantumi il tuo specchio di perfezione egoico o denigrerai ogni Dono che si avvicinerà a te

Impara a Fluire
Impara l’arte del Gestire Armonico
Il naturale scorrere delle esperienze di questa meravigliosa incarnazione che è la Vita

Abbandona il rigido controllo
Il tuo malsano giudice interiore che ti priva solo dell’entusiasmo di rischiare per esprimere l’immensità dell’Amore che è già in te

Un riflesso espressivo fin troppo allineato alla vibrazione artificiosa della Paura

Uno stato perenne che si nutre di paura in ogni cosa e che per risonanza naturale attrae solo timore ,ira ,dipendenza emotiva

Dipendenza ad ogni cosa ,velata e mai totalmente riconosciuta
Ad ogni forma di illusione ,pur di scappare da se stessi

Impara ad accogliere la bellezza del tuo qui ed ora. Non ti serve il controllo,non è vivere questo

Non ti serve a nulla continuare ad alimentare la paura, la tua rabbia, il raccontarti menzogne, il sentirti in colpa..

Ascolta il battito del tuo cuore..
Non conosce gelosia ,invidia,saccenza, pretesa..

Non si nutre di aspettative, di vittorie e sconfitte

Si espande e si contrae nel flusso armonico del Cosmo

È connessione in un equilibrio naturale dei poteri superiori . È fiducia nel meraviglioso sentiero di cuore che è la tua Vita ,senza paura di ciò che l’universo può donarti in ogni istante

Controllo altresì è solo agganciarsi a qualcosa per sfuggire all’espansione dell’Amore che è già in te

Impara a perdere ,per tornare nel flusso armonico del cambiamento

Vivere è semplicemente abbandonarsi ..
Divenire resilienti e flessibili al mutamento costante di ogni cosa

Lasciando cadere ogni fissazione che non permettono un originario status di Felicità

Apri il tuo Cuore e affronta la paura di perdere . L’amore è un fluido prezioso che non può essere controllato nel tuo pugno ..
ti sfuggirà sempre!!

Ricorda ..
Si coltiva e si dona nel miracolo della condivisione reciproca

Ma non confondere l’attaccamento con la linfa vitale che smuove e da origine ad ogni piccola particella del Cosmo

Perché l’Amore è accogliere completamente se stessi con sincerità e compassione
È imparare a far crollare un sistema di credenze fin troppo in simbiosi alla sopraffazione e alla competizione
.
Lascia andare la tua ferita dell’abbandono .. dell’orfano o qualunque ferita a cui ti sei tanto affezionato

Guardati allo specchio con coraggio..
Sei semplicemente Essenza colma di Amore

Guardati allo specchio con un nuovo sorriso interiore ..

Riconosci quel grande Amico che non hai mai abbracciato fin in fondo

Abbraccia quel crudele nemico che hai solo visto negli altri ,ma mai fino in fondo con coraggio dentro te stesso

È tempo di accettarsi davvero ..
Nessuno lo farà per te..
Nessuno lo farà al posto tuo

Svestiti dell’abito del giudizio..
Impara a perdere a perdere ogni forma di controllo . È l’unico modo per amarsi ..
Per riconoscere le tue fragilità umane e renderle ali di cuore

Impara ad abbracciare la tua Paura ..
È semplicemente tutto l’amore che soffochi dentro di te ..

Non dimenticarlo mai :
L’energia universale è essenzialmente Amore.
È inutile lottarci contro ..

Perché in fondo non c’è cosa più forte dell’Amore

Antonio Giorgino

18181 replies since 29/4/2017