SOGNI NEGLI OCCHI

IL QUINTO VANGELO Il Vangelo di Tommaso

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view post Posted on 13/3/2021, 11:43
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IL QUINTO VANGELO Il Vangelo di Tommaso




tommaso



Non stupitevi se in Bethelux trovate pagine che tendono ad essere "anti-chiesa" e altre che trattano dei Vangeli, Apocrifi si ma pur sempre Vangeli. Non ci siamo fatti qualche quartino di vino in più e nemmeno abbiamo cambiato bandiera, tranquilli, è tutto a posto; è solo che siamo esoteristi e i nostri occhi sono aperti su qualsiasi mondo e andiamo alla ricerca della "Sophia", della conoscenza, ovunque si possa nascondere e quindi persino nei Vangeli apocrifi. Noi non siamo certi che il Cristo ( almeno così come viene tramandato da secoli ) sia una figura reale e quindi dubitiano, di conseguenza, anche della sua crocifissione forse proprio per colpa dei preti che vi hanno costruito sopra un impero che affonda le sue radici nel sudiciume ( vedi I VIZI E LE POCHE VIRTU' DEL VATICANO sempre qui in Argomenti e misteri ). Che ci possiamo fare, io dubito ergo sum ma in fondo solo se si dubita si giunge alla verità, non certo se si crede in modo genuflesso intimoriti da un potere gigantesco che ha sempre fatto la voce grossa e per questo molti non si sono mai posti delle domande, e bevono per non dire altro che potrebbe risultare offensivo, Dubito anche se questa verità sfugge sempre di mano per quanto è viscida, come accade ogni volta che si trattano questi argomenti delicati e spinosi ammantati di scomunica.

Negli Atti di Tommaso, il più importante degli scritti apocrifi attribuiti all'apostolo dubitante per eccellenza, si racconta che nella divisione a sorte fatta a Gerusalemme, delle terre in cui andare in missione a Tommaso fosse toccata l'India. Infatti sono tantissimi i segni che in terra indiana vengono conservati di un suo passaggio ( insieme a Matteo ).

Ne parlano nei primi secoli Ambrogio, Paolino, Gerolamo: Tommaso sarebbe sbarcato a Mylapore, l'attuale Madras, dove avrebbe subito il martirio e dove ancora oggi si venera la sua tomba. I segni di una presenza cristiana in India, del resto, sono numerosi. Al concilio di Nicea del 325 era presente un vescovo Giovanni, un siro caldeo proveniente dall'India e ancora oggi esiste nella regione di Malabar, nel sud dell'India, una tradizione di cristiani che usano per la liturgia la lingua siriaca.

Nella primavera del 1945 a circa 60 Km. da Luxor, due contadini rinvennero nella sabbia una giara d'argilla e da questa venne prelevata una "brocca" di dimensioni contenute. Eravamo nell'era dell'Acquario e gli antichi avevano promesso che quest'era avrebbe preannunciato la scoperta di antiche rivelazioni che il mondo prima di allora non savrebbe stato capace di comprendere. Gli antichi chiamano la costellazione dell'Acquario "La Brocca" e da una brocca rinvenuta accidentalmente viene portato alla luce un rotolo di lino cerato e bitumato. Venne srotolato e ne uscirono molti manoscritti. Quest'ultimi vennero denominati i codici di Nag-Hammadi, alcuni di questi vennero distrutti o buttati, altri in condizioni migliori vennero invece venduti a dei rigattieri e, successivamente, il museo copto del Cairo comprò e raccolse diversi di questi rotoli.
Una parte di essi andarono invece all'Istituto Jung di Zurigo. Finalmente gli studiosi di questi due istituti, il museo del Cairo e l'istituto di Zurigo, tradussero le antichissime scritture dai caratteri copto-grecizzanti. Dei 13 codici originariamente composti da più di 1350 pagine ne perverranno 1130. Quasi tutti i codici hanno una legatura di cuoio e risalgono alla fine del I° secolo d.C. Sono traduzioni in copto di manoscriti più antichi che si presume stilati in aramaico.

Tra questi vi è il "Vangelo secondo Tommaso" certamente il più antico tra i vangeli conosciuti sin ora, e impropriamente, quindi denominato anche il quinto vangelo. Vi sono, in questo documento, frasi del Cristo inedite che rendono la sua figura diversa da quella adottata dal mondo cattolico.
Egli non vince la forza del mondo servendosi del dolore ma bensì utilizzando l'arma della Conoscenza, quella Cosmica, Eterna, che non subisce l'usura del tempo. Questo vangelo contiene 114 detti in forma arcaica e testimonia le parole che Gesù rivelò a Tommaso ed è una delle più antiche testimonianze scritte della tradizione cristana e la datano nella metà del I° secolo d.C.

Questi antichi documenti, inoltre, pare che fossero appartenuti ad una ristretta comunità visto che il copto era una lingua poco diffusa in Egitto e conosciuta solo da una limitata cerchia di eruditi e quasi sicuramente di diretta estrazione gnostica, ciò spiega la totale estraneità al mondo ebraico-cristiano di questi scritti. Non vi sono comunque dubbi sull'autenticità del Vangelo secondo Tommaso, a conferma di ciò basterà sapere che fin dal 1897, in località di Ossirinco, nel Medio Egitto, furono rivenuti 2 frammenti di papiri ( più un terzo ritrovato nel 1903 ) che contengono frasi, in greco, del testo copto del Vangelo di Tommaso, inoltre il papiro n° 654 riporta il titolo ed il nome di Tommaso.

Il Cristo che leggiamo nel Vangelo di Tommaso è vicinissimo all'Induismo, al Buddismo, al Sufismo, non incita allo sterile sacrificio, ma semmai ad una consapevole ricerca della propria divinità, affinché la carne ridiventi Spirito. Forse così siamo più vicini alla verità se scaviamo sotto le macerie di millenarie menzogne. Questo Vangelo lo si può trovare in commercio ( almeno c'era, lo vendevo in negozio ) e anche in Internet basta solo cercare un po. Ma vale la pena di darci una "sbirciatina".


www.bethelux.it/quintovangelo.htm

 
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