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| San Raffaele Raffale è l’arcangelo la cui missione è quella di portare la guarigione. Infatti il suo nome deriva dall’ebraico e significa “Medicina di Dio”.
Nella Bibbia è tra gli angeli più vicini al trono di Dio, che lo sceglie come guida di Tobia nel suo viaggio per riscuotere il credito lasciato da suo padre. Nel corso del viaggio Raffaele, in forma umana, trova una sposa adeguata per Tobia e fa riacquistare la vista al padre del ragazzo.
Raffaele è considerato il patrono dell’amore coniugale, dei giovani, fidanzati, sposi, farmacisti, educatori, viandanti, profughi. Sebbene non venga citato nel Corano, per gli islamici è l’angelo incaricato di suonare il corno che segnalerà l’inizio del Giorno del Giudizio (secondo altre tradizioni questo compito spetterebbe a Gabriele). Raffigurato spesso con un vaso di contenente medicamenti e del pesce, è patrono dei farmacisti, dei viandanti, dei profughi.
Il suo ruolo di guaritore, di “medicina di Dio” va sempre interpretato come la volontà di guarire l’anima, di alleviarla dalle sue sofferenze per renderla ben disposta ad accogliere Dio. Restituendo la vista al padre di Tobia Raffaele apre i suoi occhi alla Verità dell’Onnipotente, così come, scacciando i demoni che perseguitano la fanciulla a lui promessa, rende possibile il loro matrimonio e il loro amore. Per questo è considerato anche protettore dei fidanzati e dell’amore coniugale. Due guarigioni simboliche e significative, dunque. Il potere dell’Arcangelo Raffaele guarisce la cecità, come la fede e l’amore che ogni giorno i sacerdoti ci mostrano e ci comunicano apre i nostri occhi a Dio. Ugualmente, l’intervento divino, attraverso il suo emissario, dissipa le nubi tra uomo e donna, li rende puri e adeguati per unirsi, nel nome dell’amore benedetto da Dio e dalla Chiesa.
Attraverso San Raffaele il potere risanatore e purificatore dell’amore di Dio discende su di noi, rendendoci più degni, più vicini a Dio.
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