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| Pupa la bambola che saluta È del 1920. Ha origini italiane. Il suo costruttore era un artigiano di Trieste e la modellò sull’aspetto di una bambina realmente esistita. È sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale e ha attraversato l’Atlantico giungendo fin negli Stati Uniti, dove tuttora risiede. La documentazione più recente che la vede come protagonista risale al 2005, in occasione dell’ultimo trasloco di Pupa in una nuova famiglia.
Come Annabelle, anche Pupa risiede in una teca di vetro, e ama farsi ritrovare in posizioni diverse rispetto a quelle in cui è stata lasciata, sposta e fa cadere i piccoli oggetti che si trovano accanto alla teca e ha la bellissima abitudine, qualora qualcuno le passi accanto, di far udire distinto il rumore tipico di dita che bussano su un vetro… si dice che, in tali circostanze, quando la persona attirata dal bussare si volti, Pupa si faccia trovare con le gambe incrociate o con una manina alzata. https://www.bookandnegative.com/le-bambole...218658447265625
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