SOGNI NEGLI OCCHI

3ª Legge: Legge di Azione e Reazione (causa-effetto).

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/4/2024, 05:16
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
28,459
Location:
Centro

Status:


leggi-17135864345290



C’è molta gente che giustifica il suo ateismo dicendo: ”se ci fosse
veramente un Dio non permetterebbe che succedessero tutte
queste ingiustizie nel mondo”. Qual’è la tua opinione a questo
proposito?

Che si tratta di un’opinione fondata in una conoscenza incompleta
della realtà spirituale, che porta ad interpretare certe situazioni
drammatiche della Terra come parte di un’ingiustizia, perché si
pensa che la vita dell’essere inizi con la nascita del corpo fisico. Se
consideriamo questo fatto, e cioè che la vita dell’essere umano
inizia con la nascita, arriveremmo alla conclusione inevitabile che il
mondo è ingiusto, e che se esiste un creatore, si tratta anch’esso di
un creatore ingiusto, perché sembra che applichi un principio
secondo il quale alcune creature vengano favorite a scapito di
altre. Ci sono esseri che dalla nascita hanno una prospettiva di vita
piena di disgrazie, perché nascono con una malattia, o in una
situazione di estrema povertà, o in famiglie in cui non sono amati,
mentre altri sembrano essere favoriti perché sono più intelligenti, più
belli, più amati o più sani.
Ma se consideriamo che la vita non è altro che un breve episodio
nell’esistenza di ogni essere, e che questo episodio è la giusta
continuazione e conseguenza di una serie di azioni precedenti, il cui
argomento si lega perfettamente con le circostanze che lo spirito
incontra nella vita attuale, cominciamo a capire quello che prima ci
sembrava incomprensibile e quindi ingiusto. Assolutamente tutti gli
spiriti partono dallo stesso punto. Tutti gli esseri spirituali sono creati
uguali, con un principio vitale spirituale ignorante e incosciente, ma
con le potenzialità per evolvere costantemente e infinitamente fino
a raggiungere le maggiori quote di saggezza e amore, attraverso
l’esperienza della somma di innumerevoli incarnazioni. L’unica
differenza è il punto di partenza tra uno spirito e un altro, il momento
in cui sono stati creati, cioè l’età dello spirito, ma il processo di
creazione della vita non finisce mai. Mentre alcuni hanno iniziato
questa avventura mille di milioni di anni fa, prima che la nostra
galassia fosse solo una nube in evoluzione, e hanno alle loro spalle
svariate incarnazioni nel mondo fisico, altri hanno appena iniziato il
loro processo evolutivo e quindi, sono spiriti giovani. Dipendendo
dalle loro azioni e decisioni, il loro cammino evolutivo sarà retto o
tortuoso, lento o rapido. Non avete notato forse, che ci sono
persone che già dall’infanzia, dimostrano una grande maturità
impropria per la loro età con una grande capacità di amare e
capire, mentre altri, pur essendo adulti o anziani nel corpo, non sono
ancora maturi nel loro comportamento, al punto da sembrare più
giovani di quello che fisicamente sono? Le differenze che osservate
tra uno spirito e un altro rispetto alle sua capacità spirituali,
apparentemente innate, sono dovute alla maggiore o minore età
dello spirito stesso, ed alla capacità di far fruttare, meglio o peggio,
le incarnazioni per il proprio progresso spirituale. Le differenze che
osservate nelle circostanze della loro vita, che sembra frutto del
caso, corrispondono quindi alle conseguenze o decisioni che questi
spiriti hanno preso in vite precedenti e nel periodo di vita in cui non
sono incarnati.

E in che modo gli atti della vita attuale corrispondono con quelli
vissuti nel passato?

Esiste una legge universale che potremmo chiamare Legge di
Giustizia Spirituale, Legge Causa-Effetto, o Legge Azione e Reazione
Spirituale che dice, più o meno, che lo spirito riceve esattamente
quello che dà. In realtà, equivale a dire che quello che facciamo
agli altri, realmente lo facciamo a noi stessi. La conseguenza di ciò è
che ogni spirito deve affrontare le circostanze che egli stesso ha
creato, in modo che molti fatti avversi che gli succedono e con i
quali deve lottare in una determinata vita sono conseguenza o
effetto di una causa da lui stesso creata in incarnazioni precedenti.

Perché è una legge spirituale?

Perché lo spirito non può né essere felice, né avanzare nella propria
evoluzione spirituale senza aver affrontato e risolto quelle
circostanze, quegli atti che ha realizzato contro la legge universale e
contro gli altri esseri del creato.
Se per la legge del libero arbitrio lo spirito è libero di scegliere il
cammino che vuole, di prendere le decisioni che crede siano
convenienti, per la legge di giustizia spirituale deve sapere che ogni
azione che compie ha la sua conseguenza e che quindi, prima o
poi, queste avranno una ripercussione su di lui. Detto in un altro
modo: ”La semina è libera, ma la raccolta è obbligatoria”. È come
dire che se qualcosa c’è sembrato corretto come emittente, ci
deve sembrare corretto anche come ricevente e viceversa, e se
non ci piace ricevere ciò che abbiamo procurato, significa che
c’era qualcosa di ingiusto, perché quello che non è buono per noi
non è neanche buono per gli altri. Sicuramente ricorderete molti
profeti come Gesù, che dicevano: “Non fare agli altri quello che non
vorresti fosse fatto a te” e “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto
a te”. Conoscendo la legge di azione e reazione, bisognerebbe
aggiungere: “Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te,
perché alla fine lo fai a te stesso” e “fai agli altri quello che vorresti
fosse fatto a te, perché realmente lo fai a te stesso”. Questo
principio, ”quello che fai agli altri lo fai anche a te stesso”, racchiude
il concetto di giustizia spirituale.

Perché si chiama legge di azione e reazione spirituale?

Perché in qualche modo assomiglia alla Terza Legge di Newton, o
Legge di azione e reazione della Fisica Classica. Per chi non la
conoscesse, questa legge significherebbe che ad ogni azione
corrisponde una reazione uguale e contraria. Quindi, se due
astronauti si trovano nello spazio e si prendono la mano, e uno dei
due decide di spingere l’altro, colui che esercita l’azione si sposterà
con la stessa forza però in direzione contraria. Gli effetti di azione e
reazione fisica li conoscono bene quelli che hanno sparato con un
fucile o con un’arma simile. Sanno che nello sparo, il fucile esercita
una forza contro il proiettile, il quale viene espulso a gran velocità.
Allo stesso modo, la pallottola esercita sul fucile la stessa energia, ma
nel senso opposto, e se uno non è sufficientemente allenato, in
seguito alla reazione dovuta all’esistenza della legge di azione e
reazione, si possono creare lesioni nel punto di appoggio dell’arma.
A livello spirituale, nella stessa forma della legge di azione e reazione
fisica, la legge di azione e reazione spirituale, ci dice che tutto quello
che abbiamo fatto agli altri, ci sarà restituito allo stesso modo. Nella
pratica, come ho già detto, implica che tutto quello che facciamo
agli altri, in realtà lo facciamo a noi stessi. Questa è la base della
giustizia spirituale, visto che ogni essere affronta le proprie azioni.
Dipende da ognuno di noi il fatto di modificare o no il proprio
comportamento, dopo aver sperimentato le conseguenze dei propri
atti.

E in che modo queste azioni verso gli altri hanno una ripercussione
sull’evoluzione spirituale?

Il peso di queste azioni, se sono contro la legge dell’amore, fa si che
frenino lo spirito impedendo quindi la sua evoluzione. Al contrario, le
azioni che sono in sintonia con le leggi dell’amore agiscono come
una fiamma di un bruciatore di una mongolfiera. La fiamma,
scaldando l’aria, aumenta il livello vibratorio delle molecole di gas,
diminuendo quindi la densità dell’aria all’interno del globo e
permettendo l’ascesa nell’atmosfera verso zone meno dense. Allo
stesso modo, le azioni a favore della legge dell’amore aumentano le
vibrazioni dello spirito permettendogli quindi di ascendere verso
regioni del mondo astrale di maggior vibrazione, cioè di maggior
livello spirituale.

Mi sembra che questa legge non si rispetti molto spesso. Non ci sono
forse assassini, criminali e genocidi che non vengono mai processati
e muoiono placidamente da vecchi?

Il fatto che un effetto non sia associato a una causa o azione
determinata e non si dia di forma immediata può dar l’impressione
che non ci sia giustizia, visto che il criminale non risponde dei suoi
delitti in quella stessa incarnazione. È vero che in una sola vita molti
delitti, sopratutto quelli che ostentano posizioni di potere sulla Terra,
rimangono impuniti. In questi casi, quelli che hanno attuato contro la
legge dell’amore danneggiando altri spiriti, faranno fronte in
successive vite alle conseguenze dei loro atti. Immaginiamo un
governatore che è stato la causa di guerre e ha ordinato la tortura e
la condanna a morte di migliaia di persone. Grazie al suo potere
non è mai stato giudicato e condannato da alcun tribunale della
Terra. Sicuramente le condanne che non ha saldato in quella vita
verranno saldate nelle prossime e il vecchio boia può essere la
vittima apparentemente innocente del domani. Questo è quello
che significa la frase “Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia,
perché saranno saziati”. Potete star certi che quello che non si risolve
nella vita terrena lo si risolverà nella vita spirituale, anche se è
importante sapere che l’obiettivo di questo sistema non è quello di
castigare ma di insegnare. In ogni caso, lo spirito che ha fatto del
male è debitore di se stesso e per poter avanzare prima deve
rendersi conto del danno che ha provocato, e poi ripararlo.

 
Web  Top
view post Posted on 20/4/2024, 05:25
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
28,459
Location:
Centro

Status:


E nel caso opposto, non ci sono state forse persone che hanno fatto
del bene e in cambio sono state calunniate, torturate e assassinate?
Si, ma bisogna vedere l’altra faccia della medaglia della Legge di
giustizia spirituale, visto che quelli che hanno attuato
conformemente alla legge dell’amore, facendo quindi del bene al
prossimo, ma ricevendo in cambio ingratitudine, incomprensione,
rifiuto, violenza, tortura o morte, possono assicurarsi che i loro atti
saranno ricompensati nel mondo spirituale, che è il vero mondo, e
non si basa sulle leggi arbitrarie degli uomini. Questo è quello che
diceva Gesù “ Beati i poveri di spirito (si riferiva agli umili), perché di
essi sarà il regno dei cieli. Beati quelli che piangono, perché saranno
consolati”.

E perché ci deve essere uno spazio tra azione e reazione, tra il fatto
e le sue conseguenze da parte di chi lo commette? Non sarebbe più
giusto che la reazione all’azione fosse immediata?

La reazione avviene nel momento in cui si verifica l’azione, anche se
non è immediatamente effettiva. Se l’azione è a favore delle leggi
spirituali, si riceverà un “bonifico spirituale”, mentre se è contro,
diciamo che si riceverà un “debito spirituale”. La “raccolta dei frutti”
non si farà fino a quando lo spirito non finisca la tappa per la quale si
mette alla prova e cioè quando finisce il suo periodo di
incarnazione; è come quando si fa un esame: non si sa il suo risultato
fino a quando non è completamente finito, né si continuerà con il
programma fino a quando il professore non correggerà l’esercizio
appena terminato. Quando si tratta di un fatto a favore delle leggi
spirituali, in certi momenti riceverà dal mondo spirituale la
ricompensa pertinente, anche se non è immediata. È come quando
si fa un lavoro, non si riceve la ricompensa mentre lo si sta
realizzando, ma quando è finito. Questa “ricompensa spirituale”, una
volta conclusa l’incarnazione, si tradurrà finalmente in un’ascesa
verso sfere di maggior evoluzione dove abitano spiriti più amorevoli.
Nel caso di debito spirituale, il suo risarcimento aspetterà fino a
quando lo spirito decida di sua volontà di sanare il danno che
provocò. Questo implica che lo spirito debba prendere coscienza
delle sue azioni perché, visto che la Legge del libero arbitrio non
obbliga a farlo, è suo compito decidere quando sarà il momento di
far fronte a queste circostanze ma, per avanzare spiritualmente,
dovrà prima o poi affrontare e riparare il male provocato. Finché
questo non succede non affronterà le prove corrispondenti e una
volta finita l’incarnazione il peso degli atti realizzati contro la legge
dell’amore lo tratterranno nel livello inferiore del mondo astrale,
dove vivono spiriti con condizioni simili alle sue e che per la
mancanza di armonia con la legge dell’amore dedicano il loro
tempo facendosi del male a vicenda, facendo in modo che la vita
a questi livelli sia abbastanza sciagurata e piena di sofferenza per i
suoi abitanti.

E come fa lo spirito a rendersi conto del danno che ha provocato ad
altre persone?

In qualche momento, nella fase di non incarnazione, lo spirito
affronta un ripasso esauriente dei fatti moralmente più rilevanti
dell’ultima vita. Durante questo ripasso, per ogni situazione vissuta, lo
spirito non solo percepisce ciò che ha provocato in un determinato
momento, ma simultaneamente percepisce i sentimenti e le
emozioni degli altri esseri che subirono le conseguenze dei suoi atti,
avvertendo il benessere o il malessere di questi come se fosse il
proprio.

Qual'è l'obiettivo di questo ripasso?

Che lo spirito prenda coscienza delle decisioni rilevanti che ha preso
in vita rispetto alle leggi spirituali, delle conseguenze dei suoi atti
verso il prossimo, se attuò con amore o con egoismo e, grazie a tutto
questo, l’obbiettivo finale è evolvere. Deve conoscere le questioni
che ha affrontato in quella incarnazione, quelle che ha superato e
quelle che ancora deve superare, visto che le prove successive
dipendono in gran parte dagli atti svolti nelle incarnazioni
precedenti.

Sembra essere come un giudizio finale, no?

Più o meno, ma senza nessun interesse di umiliare o castigare lo
spirito. Si fa tutto ciò perché prenda coscienza de suoi atti rispetto
alle leggi spirituali e rispetto agli altri esseri del creato.

E chi giudica se i suoi atti sono o no corretti?

Lui stesso, con l’aiuto di spiriti superiori.
Come può essere cosciente lo spirito se è stato ingiusto o meno nel
suo comportamento, se non lo è stato nella vita fisica?
Perché riceve l’aiuto degli spiriti superiori che fanno chiarezza, visto
che per la sua scarsa evoluzione, ancora non la possiede.

Visto che giudica se stesso, non potrebbe capitare che non sia
totalmente imparziale? Come si può evitare che lo spirito agisca
favorendosi?

No, non agisce favorendosi perché lo spirito si riconosce in questo
stato di chiarezza spirituale indotto da questi spiriti superiori di cui ti
ho parlato. In questo stato si vede la realtà così com’è, in una forma
totalmente imparziale.

E cosa succede poi?

Che lo spirito si prepara per correggere e superare quei
comportamenti negativi nelle prossime incarnazioni e a seconda
delle sue capacità sceglie le prove che gli possono servire per
rimediare. Tutto dipende dal cammino che lo spirito decide di
percorrere. Da un lato c’è la riparazione lenta, però più lunga nel
tempo. Dall’altro lato ci sono prove più forti che però servono per
avanzare più rapidamente.

E questo succede immediatamente? Voglio dire, nella vita
successiva lo spirito già rimedia quello che ha fatto in vite
precedenti?

Non sempre, perché ci sono molti spiriti che non hanno mostrato
nessun interesse a correggersi e quindi vengono trattenuti nelle fasce
più basse dell’astrale inferiore, ritornando alla vita senza passare
prima per il processo di rieducazione. Anche se lo spirito ha iniziato il
processo di riforma, c’è da considerare che al principio la voglia di
unirsi al bene è fragile e non riesce sopportare le prove più dure. Per
questo lo spirito ha l’opzione di vivere incarnazioni di transizione nelle
quali non affronta direttamente il suo debito. Esse gli serviranno di
preparazione per rafforzare la sua volontà di riforma e la sua
perseveranza. Le incarnazioni nelle quali lo spirito affronterà le prove
più dure arriveranno quando sarà sufficientemente preparato e con
una volontà di miglioramento più stabile.

Che tipo di prove spettano agli spiriti “indebitati”?

In genere soffrire sulla propria pelle circostanze simili a quelle che
hanno provocato in vite precedenti, per rendersi conto di ciò che è
o no in armonia con le leggi spirituali, e lavorare per riparare il danno
inferto.
Mi dovresti fare un esempio perché lo possa capire.
Ok, immagina che uno spirito incarna nel XVIII secolo in una famiglia
bianca e ricca, che ha molti beni e schiavi che gli lavorano la terra.
Sicuramente, visto il contesto familiare e gli insegnamenti che ha
ricevuto, questo spirito non si renderà conto che anche gli schiavi
sono esseri che sentono e soffrono come lui e che la schiavitù è
un’azione contro la legge dell’amore e del libero arbitrio, visto che
nessuno ha il diritto di approfittarsi della volontà di un altro nel
proprio interesse materialista o di qualsiasi altro tipo, e meno se
questo essere è uguale a lui. Sicuramente se domandi allo spirito che
è adesso un signorino se gli sembra giusto avere degli schiavi, molto
probabilmente offenderesti il suo onore e ti direbbe: “come puoi
paragonare uno sporco e ignorante schiavo con un signore della
mia categoria”. Circostanza di “sporco, ignorante e schiavo”, che lui
stesso ha contribuito a creare e mantenere. Se gli sembra che tutto
questo sia corretto, allora sarà conforme a sperimentare la situazione
dal lato contrario e quindi, nascendo nella prossima vita come figlio
o figlia di una schiava della sua famiglia, sperimenterà la sofferenza
dal lato opposto. Quindi chiedi allo spirito, che adesso è lui uno
schiavo, se gli sembra bello tutto ciò. Ti dirà che è inumano e si
lamenterà della sua sfortuna dicendo: Signore, cosa ho fatto io per
meritarmi questo? Alla fine non ha fatto altro che raccogliere ciò
che lui stesso aveva seminato. Probabilmente, dopo questa
esperienza, quando sarà in condizione di cambiare le cose, ad
esempio incarnandosi nuovamente come proprietario della tenuta,
forse si ricorderà di quello che ha imparato precedentemente e
lotterà per l’abolizione della schiavitù.

Da questo esempio, devo dedurre che gli schiavi possono essere
stati signori in altre vite e aver contribuito alla schiavitù?

Si, e i signori schiavi. Uno stesso gruppo di spiriti possono aver
sperimentato queste posizioni alternativamente per molte vite, fino a
quando si sono resi conto che la miglior forma per rispettare la
libertà di ciascuno è quella di rispettare la libertà degli altri in
qualsiasi circostanza.

Ma obbligare quindi lo spirito a provare ciò che lui stesso ha fatto
non equivale alla regola occhio per occhio dente per dente?

Ho già detto che non è un castigo, ma una forma per imparare. Se
uno crede che ha agito giustamente e che può ricevere ciò che
fece in passato, non ha niente da temere. Al contrario, desidererà
raccogliere la giusta ricompensa delle sue buone azioni. Mentre, se
ha agito con egoismo, danneggiando gli altri, non avrà molta voglia
di raccogliere ciò che ha seminato. Se l’intenzione della legge
sarebbe quella di punire il trasgressore, come una specie di
vendetta, potremmo considerarlo un occhio per occhio. Nonostante
tutto, l’obiettivo della legge non è castigare ma promuovere
l’evoluzione dello spirito, attraverso la sperimentazione personale
delle azioni provocate. Detto in un’altra maniera, la legge della
giustizia spirituale pone ognuno di noi di fronte agli atti compiuti, in
modo che possa trarne vantaggio. Non è necessario che passi
esattamente per le stesse circostanze che ha provocato, anche se è
la forma più veloce per imparare, e molti spiriti fanno questa scelta
perché desiderano uscire dalla loro situazione di inferiorità spirituale,
nella quale si sentono profondamente infelici.

E non esiste una forma meno drastica, perché lo spirito possa
liberarsi del suo debito?

L’intensità delle prove dipende dallo spirito in questione, dalla
velocità con la quale vuole liberarsi del suo debito spirituale e dalla
capacità che ha di superarle. Solo quando lo spirito sarà preparato,
lo liquiderà appena gli si presenti l’occasione. Come se si trattasse di
un prestito bancario, ma senza interessi, lo spirito è debitore karmico.
Gli si presentano varie possibilità per rifarsi, per pagare il proprio
debito, scegliendo un cammino o un altro. Può decidere di saldarlo
in un tempo più breve, ma con quote più alte, o in un tempo più
lungo con quote più basse. Le guide spirituali normalmente optano
per la seconda opzione, e quindi, pagare il debito in quote più
comode, anche se in questo modo lo spirito ha bisogno di un
numero maggiore di incarnazioni per saldarlo. Normalmente però, gli
spiriti hanno fretta di abbandonare lo stato di tristezza in cui si
trovano per il peso del danno arrecato, e tendono a scegliere le
prove più intense per eliminare al più presto il karma. In ogni caso, lo
spirito deve decidere se vuole affrontarle o no, e viene preparato
perché possa superarle con esito positivo.

 
Web  Top
view post Posted on 20/4/2024, 05:42
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
28,459
Location:
Centro

Status:


Cosa significa “karma”?

È una parola orientale che vuol dire, “debito spirituale”.
Però sembra che certe prove siano estremamente dolorose affinché
uno spirito possa trarne vantaggio, senza contare che la vita è già
una valle di lacrime.
Perché le giudicate senza conoscere la causa. A molti, coloro che
vedono solo la prima parte della storia, e cioè quella in cui vengono
commessi delitti ma senza essere puniti, gli sembra ingiusto che
queste stesse persone criminali non vengano condannate. Se coloro
che vedevano solo la prima parte della storia adesso vedessero solo
la seconda, quella di saldare il conto in vite posteriori, gli
sembrerebbe ingiusto che molti soffrissero queste atrocità, non
capendo da dove possa venire una disgrazia di tali dimensioni. Se
invece conoscessero il passato criminale dello spirito, molti di essi
non gli avrebbero dato una seconda opportunità. Nel mondo
spirituale c’è sempre una seconda opportunità, o meglio, esistono
infinite possibilità per correggersi.

Se nel mondo realmente esistono infinite possibilità di correggersi, da
dove viene la credenza della pena o castigo eterno per le cattive
persone, che esiste ad esempio nella dottrina cristiana?

La credenza di castighi eterni non ha nessuna origine divina. Non ha
fondamento, non corrisponde alla realtà spirituale e non è altro che
un inganno delle caste sacerdotali, introdotto per controllare la
gente attraverso la paura irrazionale. È deplorevole che si
considerino guide spirituali, visto che dovrebbero aiutare gli altri ad
incontrare il proprio cammino. Ciò che fanno è giusto il contrario,
cioè ostacolare ancora di più confondendo e manipolando le
menti, approfittando delle loro debolezza per ingrandirsi,
distruggendo ed difficoltando un cammino che è già di per se ricco
di situazioni difficili.

E perché molti hanno l’impressione che i fatti penosi della loro vita
siano una circostanza che gli è stata imposta senza prima essere
stati consultati?

Perché è qualcosa che si decide prima dell’incarnazione e poi,
quando si arriva sulla Terra, il passato spirituale viene dimenticato,
facendo credere allo spirito che non ha preso parte a questa
decisione. Ci sono molti spiriti che hanno scelto di prendere questa
direzione, affrontando circostanze estremamente difficili ed
incomprensibili a coloro che non conoscono le leggi spirituali. Molti
non riescono a capire perché una persona estremamente buona
debba affrontare situazioni penose e sventurate che non ha cercato
e che gli arrivano come se fossero un caso del destino; per questo
traggono la conclusione che non esiste una vera giustizia, visto che
le persone per bene devono soffrire così atrocemente. Però, se
potessero guardare il loro passato spirituale, incontrerebbero il
motivo, e cioè che lo spirito sta incominciando a rimediare il danno
fatto prima di conoscere le leggi spirituali. Rallegratevi quindi di
trovare persone così, primo perché si tratta di spiriti che hanno già
fatto un cambiamento profondo e positivo per rigenerarsi, e
secondo perché il fatto di affrontare prove così dure significa che
sono riusciti ad arrivare ad un livello di evoluzione abbastanza alto,
un livello che gli permette di affrontarle con grandi possibilità e di
cancellare il debito.

Allora, devo dedurre che tutte le circostanze negative alle quali lo
spirito è sottoposto, sono conseguenze degli atti del passato?

No, molte sono le conseguenze dirette degli atti della vita attuale,
ed altre sono inerenti al livello evolutivo del pianeta in cui si incarna.

Vorresti dire che uno spirito che non ha debiti, può vivere
circostanze negative che sono causa di espiazione?

Si, succede spesso, ma solo perché lo ha deciso lo spirito stesso.
E che senso ha? Sembra masochismo!
Non pensiate che lo spirito decida di prendere questo cammino
perché gli piace soffrire. Se queste sofferenze fossero sterili e non
portassero a nessun progresso spirituale non avrebbero senso. Ma se
questo è il risultato di un avanzamento spirituale nella conquista
dell’amore, e quindi all’avvicinamento della vera felicità, una volta
superate le circostanze penose con esito arriveremmo alla
conclusione che ne è valsa la pena, come un corridore che arriva
alla meta contento perché ha battuto il proprio record. Questa
decisione è propria di spiriti avanzati che, per un atto di amore verso
i propri fratelli meno evoluti, incarnano per aiutare e per insegnare la
via dell’amore; allo stesso modo, serve a loro stessi per evolvere più
velocemente, mettendo alla prova la propria capacità
incondizionata di amare, dovuta al fatto di sopportare un sacco di
ingratitudini e ingiustizie da parte di spiriti meno evoluti.
Anche se mi dici che le circostanze negative servono per evolvere e
che molte sono conseguenze degli atti del passato, esistono
avvenimenti che, indipendentemente da ciò che si è fatto in vite
precedenti, mi sembrano ugualmente ingiusti, inumani e intollerabili
– ti faccio l’esempio della fame, della miseria e delle guerre- che
non sono ammissibili. Ciò nonostante, esistono presunti esseri molto
buoni e molto potenti, ma che non fanno niente per cambiare
l’inesorabile corso dell’umanità. Come puoi rispondere a questo?
È vero che esistono innumerevoli fatti disumani e intollerabili, però
sono gli stessi spiriti che si sono incarnati sulla Terra che hanno creato
questa situazione. Tocca a loro prendere coscienza di tutto ciò ed è
un loro dovere eliminare questo stato di cose dalla faccia della
terra. Come ho già detto, il progresso spirituale avanza solo quando
è scelto ed interiorizzato per libera volontà e per sforzo dello spirito,
senza nessun tipo di coazione o imposizione. Questa è una legge
spirituale, la legge del libero arbitrio, che è rispettata da tutti gli esseri
spiritualmente avanzati. Questa è la ragione per la quale non si vede
né Dio né gli esseri superiori in opera per risolvere le ingiustizie del
mondo. Sicuramente, se adesso comparisse un essere onnipotente
che sistemasse certe ingiustizie, gli stessi terrestri che prima
reclamavano la presenza di un Salvatore si lamenterebbero per la
mancanza di libertà, visto che le decisioni che prenderebbe non
sarebbero condivise da tutti. Ci sarà sempre qualcuno che si sentirà
danneggiato per determinate decisioni, perché c’è poca gente nel
vostro mondo che è disposta a rinunciare all’egoismo e a
condividere ciò che ritiene suo con chi possiede di meno. Per questo
si lascia che ogni essere umano sperimenti nel mondo fisico l’uso del
libero arbitrio, senza restrizioni, e che affronti le stesse circostanze che
egli stesso ha creato. Che sia ciascuno ad arrivare alla conclusione
che i mali che soffre sono frutto dell’egoismo e che, se l’egoismo
prevale nel cuore degli uomini, continueranno ad esserci guerre,
fame, miseria e ingiustizia. L’unico maniera per scacciare tutti questi
mali è eliminare l’egoismo da tutti i cuori, visto che l’unico antidoto
che esiste contro il veleno dell’egoismo è l’amore. Non aspettate
con le braccia conserte che vi vengano ad aiutare. Agite e vi si
aiuterà, perché gli spiriti avanzati e seguaci della legge dell’amore
saranno sempre li per potervi aiutare, anche se in una forma molto
sottile. Deve accadere però di iniziativa propria, per una decisione
personale e non contro la volontà. È come se uno cadesse in un
fiume e chiedesse aiuto senza pero muovere le braccia per cercare
di mantenersi a galla. Voi avete il potere, se veramente lo volete, di
cambiare il vostro destino. Come potreste evolvere se ad ogni passo
falso intervenisse a soccorrervi vostro padre? Avete bisogno di
sperimentare l’effetto delle vostre azioni per imparare e avete
bisogno della vostra libertà d’azione per decidere se imboccare una
strada od un’altra.

E perché dai mondi più evoluti spiritualmente non mandano la loro
gente per insegnarci cos’è la spiritualità superiore?

È ciò che gli piacerebbe fare però, come già ho detto mille volte,
non possono interferire con il vostro libero arbitrio. A livello collettivo, i
popoli dei mondi fisici più avanzati non possono interferire nella
crescita di quelli meno evoluti, senza l’approvazione di questi ultimi.
Per questo gli aiuti si danno mediante incarnazioni di umani con una
evoluzione maggiore, che vanno sul pianeta a dare l’esempio senza
nessun tipo d’ostentazione, senza nessun esercito, affinché chi voglia
avvicinarsi agli insegnamenti lo possa fare liberamente, per empatia
di pensieri e sentimenti, e non perché sia rimasto sorpreso dalla
magia degli strumenti che possiedono i popoli più avanzati. Se così
fosse, l’effetto sarebbe catastrofico, visto che se non rispettassero il
loro libero arbitrio, questi popoli diventerebbero dipendenti da
queste civilizzazioni avanzate, e quando queste li lascerebbero, il
presunto progresso raggiunto declinerebbe rapidamente, perché
non essendo frutto di uno sforzo individuale, si dimenticherebbe
facilmente. Comunque, ricevete costanti aiuti dal piano spirituale,
da guide e persone care che non si sono ancora incarnate.
Abbiamo già parlato ampiamente di come si deve contattare con il
mondo spirituale per ricevere aiuto. Però per riceverlo, bisogna
volerlo veramente, perché colui che vuole stare da solo e isolato dal
mondo o colui che non vuole avanzare viene rispettato. Non si può
obbligare nessuno ad avanzare nell’amore, se uno non lo decide di
sua propria volontà. Sarebbe una trasgressione della legge del libero
arbitrio quella di obbligare.

C’è gente che giustifica le guerre dicendo che sono necessarie ad
evitare un male maggiore, per preservare la pace e la democrazia.
Cosa ne pensi?

Che se veramente amano la pace e la libertà, non facciano il
contrario di quello che predicano. Perché se uno con i mezzi
contraddice il fine, è un bugiardo e un ipocrita. Il fine non giustifica i
mezzi, perché i mezzi devono essere concordi al fine perseguito. Non
si può ottenere la pace con la guerra, né la libertà imponendola, né
la giustizia attraverso l’ingiustizia.
Però non succede forse che le guerre sono decisioni di alcuni che
ostentano il potere, mentre il resto preferirebbe vivere in pace?
E allora perché consegnate il potere a coloro che fanno il contrario
di quello che vorreste? Se quando i governanti malintenzionati del
vostro mondo, che chiamano il popolo alla guerra, non trovassero
nessuno disposto ad impugnare un fucile o che obbligasse ad
impugnarlo, né nessuno disposto a fabbricare le armi, per quanto
malvagi essi siano non potrebbero far nulla. Se ci riescono è perché
sanno stimolare l’egoismo che c’è in voi. Essi sanno trascinare le
pecore al mattatoio, perché hanno convinto le stesse pecore del
fatto di essere le macellaie di altre. Il problema quindi è di colui che
crede di avere il diritto di togliere la vita ad un altro essere come lui,
esponendosi a sua volta a che altri lo possano ammazzare.

Lo spirito che ha interiorizzato le leggi spirituali, quando è incarnato,
non parteciperà mai a nessuna guerra, perché sa che la vita è sacra
e che collaborare alla morte di altre persone, per qualsiasi motivo, è
un atto contro la legge dell’amore e del libero arbitrio.

 
Web  Top
view post Posted on 20/4/2024, 05:48
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
28,459
Location:
Centro

Status:


E se uno viene aggredito e per difendersi uccide l’aggressore o, ad
esempio, nel caso in cui un delinquente cerchi di fare del male a dei
bambini e l’unica maniera di salvarli è uccidere il mal intenzionato?

Ascolta, nel mondo spirituale non sono tanto importanti i fatti in se,
ma l’intenzione con cui vengono commessi. Chi non ha intenzione di
uccidere, ma di evitare che l’aggressore uccida, non può essere
giudicato alla stessa maniera di chi ha intenzione di farlo già da un
principio. Cercherà di evitare il danno, senza provocare un danno
maggiore. Ma questo non è come chi fa la guerra. Quando uno
partecipa ad una guerra sa perfettamente che prima o poi
ucciderà un essere umano, o morirà. Un seguace della legge
dell’amore che dice di credere in Dio mai e poi mai si arruolerà in un
esercito, perché sa che potrebbe uccidere dei suoi fratelli incarnati
nella fazione avversa. Non esiste nessuna idea, nessuna credenza
sufficientemente nobile, che giustifichi l’uccisione di un tuo simile.

Però esistono molte persone che vengono reclutate ed obbligate ad
andare al fronte contro la propria volontà. Cosa diresti in questo
caso?

Che è una prova abbastanza importante per lo spirito in questione,
perché viene messo con le spalle al muro. Dovete sapere però che
queste circostanze non sono frutto della casualità e sicuramente, se
si trova in quella situazione, è perché in altre vite obbligò altri a farlo.
È un esame molto duro, in cui le proprie convinzioni rispetto
all’amore sono messe alla prova, perché si deve scegliere tra
uccidere, essere torturato, ferito o ammazzato dalla fazione nemica
o -se si dichiara disertore- il carcere, la tortura o addirittura la pena di
morte da parte della propria fazione, la presunta fazione amica.
Tutto questo sarà ricordato come attenuante. Ma sarà anche
ricordato come aggravante, perché coloro che obbligano la gente
ad andare in guerra, a morire e ad uccidere sono i maggior
responsabili. Nel vostro mondo, un soldato che ha ucciso il nemico
rischiando la propria vita è un eroe, mentre colui che rischia la
propria vita per non uccidere il nemico è un vigliacco. Nel mondo
spirituale invece le cose sono invertite. È coraggioso il pacifista, il
disertore, l’obbiettore di coscienza, perché è contro l’assassinio,
valoroso perché rischia la propria vita per salvaguardare la vita degli
altri, di persone sconosciute, probabilmente di un’altra credenza e
ideologia, sapendo che quelli della propria fazione potrebbero
perseguirlo e probabilmente ucciderlo. Mentre colui che si espone
all’atto di togliere la vita ad altri per timore che una delle due fazioni
gliela tolga per primo è tutt’altro che un coraggioso. In ogni modo,
qualunque sia la decisione dello spirito, la sofferenza terrena
temporanea causatagli da esseri egoisti che lo castigherebbero per
il fatto di sottrarsi all’uccisione dei suoi fratelli gli farebbe ottenere
una ricompensa del mondo spirituale, oppure al contrario, una
ricompensa terrena per essersi comportato da eroe di guerra, ma gli
causerebbe una successiva sofferenza nel mondo spirituale per aver
agito contro i suoi simili.

E allora, se esistono paesi o forze che hanno intenzione di invadere
altri stati, cosa dovrebbero fare questi ultimi per evitare di essere
attaccati dagli aggressori? Aspettare di essere invasi? Mi viene alla
mente l’esempio della Germania nazista. Avrebbero forse dovuto
Europa ed America lasciare che il nazismo conquistasse il mondo
attraverso il suo potere militare?

La storia dell’umanità così come voi la conoscete è ampiamente
manipolata. Molti pensano ancora che in ogni guerra ci sia una
fazione buona, che sarebbe poi quella a cui uno appartiene,
appoggiata da Dio, e una cattiva, appoggiata dal demonio.
Succede però che l’avversario pensa esattamente lo stesso, ossia di
essere della parte dei “buoni”, di quelli che sono appoggiati da Dio,
e che l’altra fazione è quella dei cattivi, aiutati dal demonio. Una
guerra come quella che dici non si pianifica da un giorno all’altro. La
verità è che le guerre si consolidano molto prima che inizi il conflitto
armato ed è deplorevole osservare come le future fazioni contrarie
collaborino previamente per armarsi a vicenda e poi diventare
nemici e distruggersi. Le ideologie estreme e violente sono forgiate
sulle pene morali ed economiche dei popoli. Le maggiori guerre
sono state causate da crisi economiche molto profonde, nelle quali
le popolazioni sono arrivate a situazioni estreme di miseria. Queste
crisi economiche non sono nate per caso, ma provocate
intenzionalmente da un ridotto gruppo di persone con un grande
potere economico e politico. Queste persone cercano di arricchirsi
ed ottenere una maggior quota di potere, basandosi sulle disgrazie
e sofferenze degli altri, incaricandosi di alimentare ideologie
estremiste con i propri mezzi di stampa, per convincere le persone
che la colpa di tutti i loro mali è dovuta a coloro che sono diversi per
motivi di razza, religione, credenze politiche, ecc... Se riescono a
convincervi è perché sanno stimolare il vostro egoismo, lo stesso che
vi impedisce di vedere l’altro essere umano come un fratello. Un
autentico credente nell’amore, mai e poi mai andrà in guerra per
uccidere un suo fratello, perché qualsiasi umano è vostro fratello. Per
caso avete figli? Vi piacerebbe che vivessero una guerra? Che gli
facessero del male? Che soffrissero fame e sofferenze o che fossero
uccisi? Vi piacerebbe che distruggessero le vostre case, i vostri paesi
o città? Considerate quindi che dalla parte opposta pensano lo
stesso, che se andate in guerra causerete la stessa sofferenza,
dolore, distruzione e morte, che non volete per voi stessi. Anche
coloro che stanno dalla parte avversa avranno figli che soffriranno,
bimbi che patiranno miseria, fame, dolore, sofferenza, distruzione e
morte. Vi dirò che tutto quello che non volete sia fatto a vostro figlio
non dovreste causarlo ai figli altrui, perché quello che fate agli atri,
per la legge di giustizia spirituale, lo state facendo ai vostri futuri figli.

Da quello che ho capito, i principali istigatori della guerra sono solo
alcuni, mentre il resto, motivato dal proprio egoismo, si lascia
trascinare. Non è forse così?

Si, è così.

Immagino che i responsabili delle guerre rimarranno enormemente
indebitati spiritualmente, visto che hanno provocato sofferenza e
distruzione ad una grande quantità di persone.

Certo, e avrei un messaggio da dare ai “potenti” del mondo
materiale, se gli può servire per riflettere, ed è questo: che inizino a
cambiare il loro comportamento, prima di indebitarsi ulteriormente.
Visto che non hanno nessuna obbiezione nell’organizzare invasioni e
guerre, nell’alimentare discordia e odio tra i popoli, ed hanno la
sfrontatezza di farlo nel nome di Dio, della democrazia e della libertà
o altri valori che usano per diffamare, che sappiano che stanno
seminando un seme macabro che dovranno raccogliere
inesorabilmente nelle successive vite, incarnando come bimbi storpi
in paesi che fecero contaminare con le mine o come bambini
affamati in quei paesi nei quali contribuirono a lasciar morire di
fame. La loro posizione di potenti nel mondo materiale è solo una
circostanza passeggera che non avranno nel mondo spirituale,
dove la posizione non dipende dal denaro, dal potere e dalle
influenze, ma solo dalla capacità di amare che hanno saputo
sviluppare. Che delusione proveranno coloro che hanno pensato di
essere i padroni del mondo, quando passino al mondo spirituale e
vedano che tutti quelli che sono morti a causa loro si trovano ad un
livello superiore nella graduatoria spirituale! Non ci sarà nessuna
entrata trionfante con onori di stato, ma un sacco di esseri poco
evoluti ad aspettarli, ansiosi di risarcire il male che gli è stato fatto.
Tanta sofferenza creata, tanta sofferenza ricevuta!

E cosa puoi dire alle vittime dei conflitti armati, coloro che hanno
sofferto mutilazioni, fame, miseria, e vari tipi di pene e soprusi come
conseguenza?

Che non è importante perdere il materiale e neanche la vita,
perché tutto questo passerà. Ricordate nessuno vi può uccidere
perché siete immortali e quando ritornerete al mondo spirituale, e
quindi alla vostra autentica vita, niente di tutto ciò importerà. Lì,
sarete riconfortati da tutte le vostre sofferenze e tutte le ferite
saranno curate. Lì, l’amore è tutto quello che importa. Se tutte le
disgrazie vissute vi sono servite per sensibilizzarvi rispetto alla
sofferenza dei vostri fratelli, arrivando alla conclusione che non
vorrete che nessun essere viva quello che avete provato, sarete
riusciti, anche se solo un po’, ad amare, e ne sarà valsa la pena.

 
Web  Top
3 replies since 20/4/2024, 05:16   20 views
  Share