SOGNI NEGLI OCCHI

LA STORIA DI RACHELA E SAVERIO

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view post Posted on 26/4/2024, 23:19
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Shakespeare con la sua tragedia Romeo e Giulietta, una storia non realmente accaduta, non fu per niente originale...Siamo in Calabria,a Catanzaro prima metà dell’Ottocento, questa invece e' una tragedia realmente accaduta. Due giovani, appartenenti all'aristocrazia catanzarese e a due famiglie fra le più note della città s'innamorarono. Lei, Rachela De Nobili appena ventenne , viveva nel suo palazzo (Palazzo De Nobili, oggi sede del Municipio) Lui, Saverio Marincola, i due s'incontravano furtivamente, la loro relazione era ostacolata dalle due famiglie divise per le loro tendenze politiche. Saverio, ogni sera incontrava Rachela sotto la sua finestra e qui i due con la paura di essere scoperti dai fratelli di lei, si amavano. Ma, una sera, il maggiore dei fratelli di Rachela si accorge della tresca, apre il portone principale del palazzo ed affronta a duello Saverio che riesce a fuggire. Rachela, viene rinchiusa nella sua stanza, ma il Marincola escogita un piano per poterla rivedere. Saverio arrivava la sera sotto Palazzo De Nobili in sella al suo cavallo, i cui zoccoli erano ferrati d'argento in modo tale che il suono emesso durante il galoppo fosse diverso da quello degli altri cavalli, che avevano gli zoccoli in ferro. Quel suono, per Rachele, era un segnale per rivedere il suo amato. Ma una sera, e precisamente il 7 novembre 1822, il Marincola, viene fermato da diversi colpi di carabina che alcuni sconosciuti gli sparano contro: soccorso dalle persone presenti, morirà dopo due ore. Alla notizia della morte di Saverio, Rachela si rinchiude nel suo dolore. Non mangia, non dorme, non vuole vedere nessuno. La magistratura indaga e scopre i colpevoli, sono i fratelli di Rachele: Cesare, Domenico e Antonio. I tre fratelli De Nobili fuggono nottetempo verso la loro residenza estiva di Sellia Marina (località “La Petrizia”), poi verso l'isola di Corfù. Rachele, affranta, lascia il palazzo, arriva in carrozza fino a Pizzo Calabro e qui s'imbarca per Napoli dove viene accolta nel Convento delle “Murate Vive”. Divenuta suora, vi trascorrerà il resto della sua vita. Ma i racconti antichi dicono che chi muore in malo modo,non in pace, non lascia i luoghi di appartenenza,ancora oggi molti giurano che il fantasma di Rachela gira e sospira tra i corridoi del suo antico palazzo.

 
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