SOGNI NEGLI OCCHI

Posts written by Robi ro

view post Posted: 29/4/2024, 07:09 COME USARE IL POTERE DELLA FIAMMA VIOLA - I CHAKRA

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🌹Come usare il potere della fiamma viola🌹


La Fiamma Violetta è potente e ci è stata donata supporto in questa fase di passaggio alla 5D.

Ecco come usarla:

💜Cosa succederebbe nella tua vita se trovassi un modo per trovare più equilibrio?
La buona notizia è che non solo è possibile, ma il segreto per avere successo in questo compito è in ogni essere. Pertanto, la fiamma viola può essere usata per pulire il Karma, rinnovare le energie, guarire le relazioni e portare armonia.

💜Questo strumento di trasformazione governa l'Era dell'Acquario, iniziata nel 1954 e influenza il ciclo
attualmente vissuto dall'umanità.
Liberando la mente da condizionamenti e credenze limitanti, la fiamma viola permette di raggiungere l'equilibrio dove necessario.

💜Un altro punto interessante di questa fiamma è il legame con il Conte di Saint Germain, alchimista francese vissuto nel XVI secolo.
Secondo la leggenda, lui sarebbe il maestro che attiva questa fiamma, oltre ad essere immortale e avere la fonte della giovinezza.

💜Misteri a parte, il fatto è che i benefici di questo segreto hanno attraversato decenni e hanno aiutato
molte persone. Quindi ora tocca a te capire di più su questo argomento.

💜Cosa rappresenta la fiamma viola?

La fiamma viola agisce identificando tutto ciò che deve essere pulito e rinnovato, portando liberazione a chi ne ha bisogno.
Lavora sia sul piano fisico che su quello spirituale e può agire anche a distanza.

💜Questa fiamma è l'espressione del Settimo Raggio,che unisce materia e spirito. Questo raggio è uno strumento divino capace di trasformare comportamenti e idee.

💜I suoi principali benefici sono:

✔️trattare le malattie;
✔️alleviare le sofferenze;
✔️curare i traumi;
✔️Karma negativi;
✔️aiutare nelle difficoltà.

💜La fiamma viola agisce in:

✔️persone
✔️case;
✔️automobili;
✔️oggetti;
✔️città, paesi e tutto il pianeta.

💜Le caratteristiche principali della fiamma viola sono:

✔️chacra — corona;
✔️suono — campane;
✔️pianeti reggenti — Saturno e Urano;
✔️profumo — viola;
✔️simbolo — croce di malta;
✔️arcangelo — Ezechiele.

💜Come usare la fiamma viola?

Per mettere in azione la fiamma viola nella tua vita, devi chiedere al tuo Sé Superiore di emanare questa energia. Quindi inizia a visualizzare la fiamma che si sta formando in cima alla testa. Cerca di immaginare che questa palla di fuoco viola percorre tutto il tuo corpo, entrando attraverso il chakra coronarico, attraversando tutti i sette chakra
principali e avvolgendo ogni parte.

💜Rimani ancora per un po' immaginando questa energia che agisce sul chakra cardiaco e portando equilibrio al corpo fisico, spirituale ed energetico. Quindi puoi chiedere che questa fiamma trasmuti il negativo in positivo e che porti guarigione e
armonia al tuo essere.

💜Per assorbire tutta l'energia emanata, puoi fare una meditazione guidata per qualche minuto.
In questo modo la mente si rilassa e si apre ai benefici che la fiamma viola può portare.

💜Puoi anche aggiungere una preghiera a tua scelta e dare i tuoi tocchi personali alla pratica.
Vale usare cristalli, incensi, fiori e tutto ciò che può rendere l'ambiente energizzato e preparato per questo
momento di interiorizzazione.

💜Basta trovare un posto silenzioso e confortevole e liberare la fantasia per attirare tutto ciò che di
positivo desideri. Visualizza la fiamma viola che avvolge la tua casa,
gli oggetti, le persone care e tutto ciò che desideri vedere pieno di luce e pace.

Con Amore e tanta Luce! ☀️

Semper Milites Lucis!

Namasté! 🙏🌹

Raffaella de Michelis

view post Posted: 28/4/2024, 22:07 Rituale terzo occhio - RITUALI DI STREGONERIA

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Chiamo a me il vero
Che svela il mistero
Si mostri oltre il velo
Me lo riveli il cielo
Ciò che desidero sapere
È mio volere ora vedere
Il terzo occhio è aperto
Ed è fatto ciò che ho detto!

ᙖᥱꙆᑯɩᥱ "Ꙇᥱ ⳽tɾᥱɠᖾᥱ ᑯᥱꙆ ⳽ᥱɩᥴᥱᥒto"

view post Posted: 28/4/2024, 19:11 THE YOUNGER LADY - madre di Tutankhamon - UFO LEGGENDE DIVINITA'ANUNNAKI ORDINI SEGRETI

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THE YOUNGER LADY-madre di Tutankhamon


The Younger Lady è il nome con cui è informalmente nota una mummia femminile scoperta nella Valle dei Re, nel 1898, da parte dell'archeologo francese Victor Loret.
Attraverso esami del DNA, questa mummia è stata identificata come madre del faraone Tutankhamon, figlia di Amenofi III e Tiy, nonché sorella della mummia della KV55 Akhenaton (o Smenkhare?).

Si trova al Museo egizio del Cairo. Un tempo si credeva che si trattasse della mummia della regina Nefertiti, ma gli esami del DNA hanno confutato questa ipotesi.

Alle sue misurazioni, la mummia risultò alta 158 centimetri e non più vecchia di 25 anni al momento della morte; in passato anche la grave ferita sul lato sinistro del viso, che distrusse parte della bocca, della mandibola e della guancia, fu ritenuta un risultato dei tombaroli, ma un ri-esame della mummia, svoltosi nell'ambito dei test genetici e delle tomografie computerizzate del 2010, ha rivelato che la ferita fu provocata prima della morte e che costituì, con ogni probabilità, la causa del decesso della giovane (un omicidio?).

Fonte: G. Elliot Smith, The Royal Mummies, Duckworth Egyptology, 1912 (ristampa 2000)
Hawass Z, et al. "Ancestry and pathology in King Tutankhamun's family". JAMA. 2010. Foto web.


Antico Egitto Alice & Norma

view post Posted: 28/4/2024, 17:30 COME SONO FATTE LE STREGHE? - STREGONERIA

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Le streghe sono donne che non riescono, non possono e non vogliono conformarsi a certi modelli sociali imposti se questi vanno contro i loro istinti più profondi.

🧙‍♀ Sono donne indipendenti, dal cui esteso senso della libertà e dalla cui profonda introspezione spesso gli uomini (se non sono uomini speciali) scappano, in quanto si sentono spaventati, come sull’orlo di un abisso.

🧙‍♀ La strega non ha paura degli animali, solitamente temuti invece dalle donne scollegate dalla loro natura profonda (insetti, serpenti, topi, cani, cavalli, eccetera). Al contrario, la strega ha un ottimo rapporto con la natura in tutte le sue espressioni e con tutti gli esseri viventi.

🧙‍♀Ama i boschi, ama qualunque ambiente naturale vergine, a tutte le ore e senza altre persone attorno.

🧙‍♀Ama i temporali così come tutte le espressioni forti della Madre Terra, perché queste aiutano la connessione e la consapevolezza della reciproca comunicazione ed essenza.

🧙‍♀Necessita assolutamente di momenti di solitudine e di silenzio (il più vasto possibile) per ricaricare le proprie energie e “batterie” mentali e fisiche.

🧙‍♀La strega è una donna che ha riallacciato un rapporto con la Madre Terra da cui tutti veniamo e con la sua femminilità profonda. Una donna che ha acquisito sicurezza di sé e che trasmette questa caratteristica agli altri.

🧙‍♀Sani confini e scambi equlibrati. Ella riesce quindi velocemente a farsi rispettare e a segnalare la sua posizione, il suo territorio (in senso lato) e i propri confini, allo scopo di creare un sano equilibrio tra il dare e l’avere.

🧙‍♀ Come conseguenza di questa sicurezza di sé e dell’ ottimo equilibrio psico-fisico delle cosiddette “streghe”, si è spesso associata a questa figura (laddove la si voleva demonizzare e condannare) una sessualità molto libera, che è stata fatta passare per libertina, o sfrenata, o addirittura perversa. La sua spontaneità spaventa e spaventava le persone mentali. Pura deformazione maschile, in realtà, di una equilibrata e sana femminilità naturale priva di limitanti barriere morali o di deviazioni – l’opposto dunque della perversione.

🧙‍♀La strega generalmente ha fatto esperienza delle più svariate situazioni emotive per riuscire a raggiungere il proprio grado di coscienza e anche conoscenza e saggezza, per se stessa e per gli altri.

🧙‍♀La strega a volte ha ricordi flash dalle vite precedenti, in veglia o nel sonno.

🧙‍♀ La strega ricorda sempre che alberi e piante sono esseri viventi, con cui si può creare una comunicazione (lo stesso dicasi per le altre entità naturali quali il mare, i laghi, il bosco, una montagna, eccetera). Il suo percorso la porta a conoscere alberi e piante, le energie che irradiano e le loro proprietà.

🧙‍♀La strega pensa con la propria testa e sente con le proprie antenne ed è raro (temporaneo o impossibile) riuscire a imbrigliarla, a ingannarla, asservirla o addomesticarla secondo i parametri di una persona o di una società prevaricante. Conosce e possiede il potere di liberarsi.

view post Posted: 28/4/2024, 14:45 IL VASO CHE POTREBBE CAMBIARE LA STORIA - STORIE E MISTERI TOUR

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IL VASO CHE POTREBBE CAMBIARE LA STORIA


Nel 1950, presso Chua, vicino al Lago Titicaca, in Bolivia, un contadino, mentre lavorava il suo campo, scavando nel terreno trova una grossa conca in pietra, con incise delle figure antropomorfe e zoomorfe. Il contadino non aveva la minima idea di quello che aveva trovato, e lo usa come catino per i maiali. Questo vaso viene chiamato “Fuente Magna”.

Non si sa esattamente come, ma col tempo la “Fuente Magna” finì in un piccolo museo locale per circa 40 anni, ignorato da tutti. Qualcuno, infine, notò una incredibile stranezza in questo vaso: il suo interno era pieno di incisioni cuneiformi, del tutto simili al sumero o al proto-sumero, una scrittura usata nell’attuale Iraq oltre 5.000 anni fa.

L’esperto in iscrizioni antiche Clyde Ahmed Winters, esaminò accuratamente la “Fuente Magna”, e affermò che il vaso aveva caratteri molto somiglianti a quelle del sumero antico, del dravidico indiano, dell’elodita iraniano e del berbero libico di 5000 anni fa. Anche l’archeologo boliviano Max Portugal Zamora esaminò il vaso, e disse che aveva almeno 5.000 anni.

Ma come è possibile che un’iscrizione in proto-sumero si trovi su un recipiente trovato vicino al lago Titicaca, a 3.800 metri sul livello del mare, in un altro continente, migliaia di chilometri distante da dove i Sumeri sono vissuti? La scienza moderna e l’archeologia tacciono. Non esistono spiegazioni ufficiali per questa anomalia

Ma se ci riflettiamo, l’unica spiegazione possibile è che 5.000 anni fa qualcuno abbia trasportato quel vaso dall’attuale Iraq fino in Bolivia. Ci sono prove che i navigatori di Sundaland, una regione sprofondata dell’Oceano Pacifico, di cui resta solo l’Indonesia, arrivarono nelle Americhe e vi portarono la palma da cocco, migliaia di anni fa. La città semi-sommersa di Nan-Madol potrebbe essere stata costruita prima del disgelo, quindi 14.000 anni fa. È possibile quindi che questi navigatori abbiano trasportato il vaso “Fuente Magna” da un continente all’altro. Oppure, è possibile che le capacità di navigazione dei sumeri erano molto maggiori di quelle che noi conosciamo.

Il vaso “Fuente Magna” è una prova ulteriore che il nostro passato è piuttosto diverso da come pensavamo. In un passato remoto gli umani si spostavano da un continente all’altro, lasciando tracce del loro passaggio. Poi di colpo, tutto questo finì, e abbiamo dovuto ricominciare da zero.

Perché?


L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED

view post Posted: 28/4/2024, 14:39 LA LEGGE COSMICA DEL PAGAMENTO: DARE E AVERE - IO SONO - LEGGE DI ATTRAZIONE

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La legge cosmica del pagamento, dare ed avere.


Quando desideri ricevere qualcosa e non sei disposto a pagare (in qualsiasi modo) per averla, o paghi mal volentieri, non riuscirai a beneficiarne neanche se ti venisse regalata.

Diverso è se ti viene offerta e non la stavi chiedendo o non speravi di riceverla.

LA TRIADE DELLA LEGGE DEL PAGAMENTO

Il tuo desiderio di ottenere: prima forza.

L'oggetto del desiderio: seconda forza.

Il pagamento, il piacere di dare qualcosa in cambio: terza forza.

Nota bene: servono Tre Forze organizzate in un certo ordine (vedi le sei tipologie di triadi con effetti differenti) per generare un'azione completa che sia armonica ed equilibrata, che significa: che non genererà degli effetti nocivi nel medio-lungo termine.

Anche se ottieni quello che tu desideri grazie all'astuzia e quindi non dando qualcosa in cambio, mancando la terza forza armonizzante, alla fine, le cose non andranno per il verso giusto.

Rubare (non pagare o pretendere qualcosa senza volerla pagare) corrisponde ad una triade chiamata: CRIMINE.

Un processo involutivo che dipende dall'uso distorto delle nostre facoltà in relazione alla comprensione delle leggi cosmiche.

Ad esempio: si cade spesso in questa Triade quando si pretende di ottenere dei risultati veloci ed immediati con poco sforzo tentando di bypassare l'iter e la disciplina necessaria... come quando non si ha la pazienza e la costanza di lavorare e di saper aspettare per riuscire ad ottenere un risultato che sia stabile e concreto.

Molti dopo un po' di lavoro acquisiscono delle nuove abilità, ma queste non durano a lungo perché le loro energie interne sono ancora molto deboli, frammentate ed instabili, e non hanno la pazienza di continuare a lavoraci sopra.


Roberto Potocniak

view post Posted: 28/4/2024, 05:15 La gerarchia celeste - Pseudo-Dionigi Areopagita - ARCANGELI

CAPITOLO XV



Quali sono le diverse forme di cui la Scrittura riveste gli Angeli; gli attributi materiali che dà loro e il significato misterioso di quei simboli.



ARGOMENTO.

- Si dimostra come le stesse intelligenze possono essere chiamate superiori e inferiori; - II. come gli spiriti sono paragonati al fuoco; - III. come convengano loro la forma umana e i nostri attributi corporei; - IV. perché si attribuiscano loro vesti e cinture; - V. e diversi istrumenti presi dalle nostre arti; - VI. perché vengono paragonati ai venti ed alle nubi; - VII. e agli stessi animali come il leone, il bove e l'aquila; - VIII. e infine ai fiumi e ai carri.


I. Ma ora ci sia lecito concedere un po' di riposo al nostro intelletto, necessariamente affaticato dalle considerazioni astratte sui santi Angeli, ed abbassare lo sguardo sul ricco e svariato spettacolo delle numerose forme sotto le quali appaiono le nature angeliche, per risalire quindi dal simbolo grossolano all'intelligibile e pura realtà. Ora, prima di tutto, vi farò osservare che la interpretazione mistica delle figure e degli emblemi sacri, ci mostrerà gli ordini dell'armata celeste, a volta a volta come superiori e come inferiori, gli ultimi come investiti del comando e i primi sottomessi ai loro ordini, e tutti infine come aventi potenze di triplice grado, conforme a quanto abbiamo visto. Non bisogna credere però che queste asserzioni implichino alcuna assurdità. Perché se dicessimo che certe nature angeliche sono governate da spiriti più nobili, ai quali esse tuttavia comandano, e che quelli più autorevoli riconoscono l'impero dei loro propri subordinati, si avrebbe in tal caso confusione nel linguaggio e contraddizione flagrante. Ma se affermiamo non già che gli angeli iniziano coloro stessi da cui ricevono l'iniziazione, o reciprocamente, bensì che ciascuno di loro é iniziato dai suoi superiori e inizia a sua volta i suoi inferiori, nessuno certamente pretenderà che le figure descritte nelle Sacre Scritture non possano legittimamente e propriamente applicarsi alla potenza del primo, del secondo o del terzo ordine. Così la ferma intenzione di elevarsi verso la perfezione, l'attività costante e fedele nel mantenersi nell'ambito dalle virtù che sono loro proprie, quella provvidenza secondaria per la quale s'inclinano verso le nature inferiori e trasmettono loro il dono divino, sono qualità comuni a tutti gli spiriti celesti, sebbene nelle proporzioni che abbiamo già indicate, e cioè le une le posseggono pienamente e sublimemente, le altre solo in parte e in modo meno eccelso.


II. Ma entriamo in materia, e incominciando le nostre interpretazioni mistiche, cerchiamo perché fra tutti i simboli, la teologia sceglie con una certa predilezione il simbolo del fuoco. Poiché, come saprete, essa ci descrive ruote ardenti, animali tutti fiamme, ed uomini che sembrano lampi ardenti; essa ci mostra le celesti essenze circondate da bracieri accesi e da fiumi nei quali scorrono flutti di fuoco con rumorosa rapidità. Nel suo linguaggio i Troni sono di fuoco, gli augusti Serafini sono ardenti, come dice il loro stesso nome, e scaldano e divorano come il fuoco; insomma, nel più alto come nel più basso grado dell'essere, appare sempre il glorioso simbolo del fuoco. A me pare che questa figura esprima una certa conformità degli angeli, con la Divinità, poiché presso i teologi l'essenza suprema, pura e senza forma, ci viene spesso rappresentata con l'immagine del fuoco, che ha nelle sue proprietà sensibili, per così dire, come una oscura rassomiglianza con la natura divina. Poiché il fuoco materiale é sparso dappertutto e si mescola, senza confondersi, con tutti gli elementi, dai quali resta sempre eminentemente distinto; splendente per natura, e tuttavia nascosto, e la sua presenza non si manifesta che quando trova materia alla sua attività; violento e invisibile, doma tutto con la sua propria forza e si assimila energicamente ciò che ha afferrato; si comunica agli oggetti e li modifica in ragione diretta dalla loro vicinanza; rinnova ogni cosa col suo calore vivificante, e brilla d'una luce inestinguibile; sempre indomo, inalterabile, discerne la sua preda, non subisce mai nessun cambiamento, ma s'innalza verso il cielo e con la rapidità della sua fuga, sembra voler sottrarsi ad ogni asservimento; dotato di una costante attività, comunica il moto alle cose sensibili; avvolge ciò che divora e non si lascia avvolgere; non é un accidente delle altre sostanze; le sue invasioni sono lente ed insensibili, e i suoi splendori rilucono nei corpi ai quali s'è attaccato; é impetuoso e forte, presente a tutto in modo inavvertito; lasciato in pace, talora sembra estinto, ma se qualcuno lo risveglia, per così dire, con una scossa, subito si libera dalla sua prigione naturale, e brilla e si leva nell'aria e si comunica liberamente senza mai menomarsi. Si potrebbero notare ancora numerose proprietà del fuoco che sono come un simbolo materiale delle operazioni divine. Fermandosi dunque su queste relazioni conosciute, la teologia indica con l' immagine del fuoco le nature celesti, insegnando così la loro rassomiglianza con Dio e lo sforzo che fanno per imitarlo.


III. Gli Angeli sono rappresentati anche in forma umana, perché l'uomo é dotato d'intelligenza, e può elevare lo sguardo in alto; perché ha la forma del corpo eretta e nobile, ed é nato per esercitare il comando; perché infine, se é inferiore agli animali irragionevoli per ciò che concerne l'energia dei sensi, li supera per la propria intelligenza, per la potenza della ragione e per la dignità della sua anima, naturalmente libera e invincibile.

Si possono anche, a mio parere, trarre delle analogie dalle diverse parti del corpo umano per rappresentare assai fedelmente gli spiriti angelici. Per esempio, l'organo della vista indica con quale profonda intelligenza gli abitanti dei cieli contemplano i segreti eterni, e con quale docilità, con quale tranquillità soave, con quale rapida intuizione essi ricevono la limpidezza purissima e la dolce abbondanza delle luci divine. Il senso sì delicato dell'odorato, simboleggia la facoltà che hanno di gustare il buon odore delle cose che sorpassano l'intelligenza, di discernere con sagacità e di fuggire con orrore tutto ciò che non esala quel supremo profumo. L'udito rammenta che é dato loro di partecipare con un'ammirabile scienza, ai benefici dell'ispirazione divina. Il gusto mostra che si satollano del nutrimento spirituale e si dissetano in torrenti d'ineffabili delizie. Il tatto significa la loro abilità nel distinguere ciò che loro conviene naturalmente e ciò che potrebbe loro nuocere. Le palpebre e le sopracciglia indicano la loro fedeltà nel vigilare sulle sante nozioni che si hanno apprese. L'adolescenza e la giovinezza raffigurano il vigore sempre rinnovato della loro vita; e i denti simboleggiano la potenza di dividere, per così dire, in frammenti il nutrimento intelligibile che è loro concesso; poiché ogni spirito, per una saggia provvidenza, decompone la nozione semplice che ha ricevuto dalle potenze superiori, e la trasmette, così come l'ha avuta, ai suoi inferiori, secondo la loro disposizione rispetto a quella iniziazione.

Le spalle, le braccia e le mani indicano la forza che hanno gli spiriti di agire e di eseguire ciò che hanno deliberato.

Per il cuore bisogna intendere la loro vita divina che va comunicandosi, con dolce effusione, alle cose affidate alla loro protettrice influenza; e per il petto quella maschia energia che, facendo la guardia intorno al cuore, mantiene invincibile la sua forza.

I reni sono l'emblema della potente fecondità delle celesti intelligenze, ed i piedi sono l'immagine della loro viva agilità e di quell'impetuoso ed eterno movimento che li trasporta verso le cose divine; ed é anche per ciò che la teologia ha rappresentato gli angeli con ali ai piedi, essendo le ali una felice immagine della rapidità della corsa, di quello slancio divino che li spinge continuamente più in alto e li libera in modo sì perfetto da ogni bassa affezione. La leggerezza delle ali dimostra che quelle sublimi nature non hanno nulla di terrestre e che nessuna corruzione appesantisce il loro ascendere verso i cieli. La nudità in generale e, particolarmente la nudità dei piedi, ci dice che la loro attività non é impedita, che sono pienamente liberi da esteriori legami e che si sforzano d'imitare la semplicità che é in Dio.


IV. Ma poiché, nell'unità del suo fine e nella diversità dei suoi mezzi, la divina saggezza attribuisce delle vesti agli spiriti ed arma le loro mani di strumenti diversi, spieghiamo ancora, nel miglior modo possibile, ciò che rappresentano questi nuovi emblemi.

Io credo dunque che le loro vesti radiose e fiammanti simboleggino la conformità degli Angeli con la Divinità, come consegue dal significato simbolico del fuoco, e quella virtù che essi possiedono d'illuminare, avendo essi la loro dimora nei cieli, nel dolce paese della luce; e infine anche la loro capacità di ricevere e la loro facoltà di trasmettere la luce puramente intelligibile. La veste sacerdotale significa che essi iniziano alla contemplazione dei misteri celesti, e che la loro vita é tutta quanta consacrata a Dio.

La cintura significa che vigilano alla conservazione della loro fecondità spirituale e che raccogliendo fedelmente in se stessi le loro diverse potenze, le conservano con una specie di meraviglioso vincolo in uno stato d'identità immutabile.


V. Le verghe che essi portano sono una figura della loro reale autorità e della rettitudine con la quale eseguiscono ogni cosa.

Le lance e le scuri esprimono il potere che hanno di discernere i contrari, e la sagacità, la vivacità e la potenza di questo discernimento.

Gli strumenti geometrici e gli arnesi delle varie arti, dimostrano che sanno fondare, edificare e compiere le loro opere, e che possiedono tutte le virtù di quella secondaria provvidenza che chiama e conduce al loro fine le nature inferiori.

Qualche volta questi oggetti emblematici, attribuiti alle sante intelligenze annunziano il giudizio di Dio su noi (Numeri, XXII; II Re XXIV; Amos, VIII; Geremia, XXIV), come, per esempio, la severità di una utile correzione, o la vendetta della giustizia, oppure la liberazione del pericolo e la fine del castigo, il ritorno della prosperità perduta, ovvero, infine, l'aumento graduale di grazie corporali o spirituali. Ma senza dubbio una intelligenza chiaroveggente saprà bene applicare le cose visibili alle invisibili.


VI. Quando gli Angeli vengono chiamati venti (Daniele, VII), con ciò si allude alla loro grande agilità e alla rapidità della loro azione, che si esercita, per così dire, istantaneamente su tutte le cose, e il movimento sul quale si abbassano e si innalzano facilmente per trascinare i loro subordinati verso una più sublime altezza e per comunicarsi a loro con una provvidenziale bontà. Si potrebbe anche dire che questo nome di venti, di aria agitata, indica una certa rassomiglianza fra gli angeli e Dio; poiché, come l'abbiamo a lungo dimostrato nella teologia simbolica, interpretando il senso misterioso dei quattro elementi, l'aria é un simbolo molto espressivo delle opere divine, perché sollecita, in certo modo, e vivifica la natura, perché va e viene con una corsa rapida e senza arresto, e perché ignoriamo le misteriose profondità nelle quali prende e perde il suo movimento, secondo la parola dell'Apostolo: «Voi non sapete ne donde viene, né dove va» (S. Giovanni III, 8).

La teologia rappresenta anche gli angeli sotto forma di nubi; insegnando con ciò che quelle intelligenze sono felicemente inondate d'una santa e ineffabile luce e che, dopo aver ricevuto con modesta gioia la gloria di quella diretta illuminazione, ne lasciano giungere ai loro inferiori gli abbondanti raggi, sebbene saviamente temperati; e che infine possono comunicare la vita, l'accrescimento e la perfezione spandendo come una rugiada spirituale e fecondando il seno che la riceve col miracolo di quella generazione sacra.


VII. Altre volte é detto che gli angeli appaiono come materiali di bronzo, di elettro, o di pietre preziose di diversi colori. L'elettro, metallo composto d'oro e d'argento, presenta, a causa della prima di queste sostanze, uno splendore incorruttibile e mantiene inalterabilmente la sua purità senza macchia, e a causa della seconda, una specie di dolce e celeste chiarezza.

Il bronzo, dopo tutto ciò che si é veduto, potrebbe essere paragonato tanto al fuoco, quanto all'oro stesso.

Il significato simbolico delle gemme sarà diverso, secondo la varietà dei loro colori; così le bianche ricordano la luce, le rosse il fuoco, le gialle lo splendore dell'oro, le verdi il vigore della giovinezza. Ogni forma avrà dunque il suo significato occulto e sarà il tipo sensibile d'una realtà misteriosa. Ma credo di avere trattato sufficientemente questo soggetto; ora cerchiamo di spiegare le forme animali di cui la teologia riveste talvolta gli spiriti celesti.


VIII. Sotto la figura del leone bisogna intendere l'autorità e la forza invincibile delle sante intelligenze e il divino mistero che vien loro concesso di ravvolgersi di una maestosa oscurità, sottraendo santamente agli sguardi indiscreti le tracce dei loro rapporti con la divinità, (imitando il leone che si dice cancelli colla sua coda l'impronta dei suoi passi, quando fugge davanti al cacciatore).

La figura del bove, applicata agli angeli, esprime la loro potente forza, e ci suggerisce l'idea che essi aprono in loro stessi dei solchi spirituali per ricevervi le fecondità delle piogge celesti: e le corna sono il simbolo della energia con la quale essi vegliano su loro medesimi.

La figura dell'aquila rammenta la loro regale elevazione e la loro agilità, l'impeto col quale si slanciano sulla preda di cui si nutrono, la loro sagacia nello scoprirla e la loro facilità nel ghermirla, e soprattutto quella acuta vista che permette loro di contemplare arditamente e di figgere senza fatica i loro sguardi nelle splendide e radiose luci del sole divino.

Il cavallo é il simbolo della docilità è dell'obbedienza; il suo colore é ugualmente significativo (Apocalisse, 20; Zaccaria, VIII): bianco, rappresenta quello splendore degli angeli che li avvicina allo splendore increato; baio, l'oscurità dei divini misteri; sauro, il divorante ardore del fuoco; toppato di bianco e di nero, la facoltà di mettere in rapporto e di conciliare insieme gli estremi, di piegare saviamente il superiore verso l'inferiore e di invitare ciò che é meno perfetto ad unirsi a ciò che é più elevato.

E se noi non ci studiassimo di osservare una certa sobrietà, potremmo con felici paragoni attribuire alle potenze celesti tutte le qualità e le forme corporali di questi vari animali, per mezzo di ravvicinamenti dai quali, pur tra le differenze sensibili, scaturirebbe l'analogia come se ad esempio, noi vedessimo nella irascibilità dei bruti quella maschia energia degli spiriti di cui la collera non é che un oscuro vestigio; oppure nella cupidigia di quelli, il divino amore di questi, o, per dir tutto in una parola, nei sensi e negli organi degli animali irragionevoli, i pensieri purissimi e le funzioni immateriali degli Angeli.

Ho detto assai per chi é intelligente; anche l'interpretazione d'uno solo di questi simboli é sufficiente per portare alla soluzione delle questioni analoghe.


IX. Consideriamo ancora ciò che intende dire la teologia quando, parlando degli Angeli, ci descrive fiumi, carri e ruote. Il fiume di fuoco raffigura quelle acque vivificanti che, uscendo dal seno inesauribile della Divinità, traboccano largamente sulle celesti intelligenze e nutrono la loro fecondità. I carri figurano l'armonica uguaglianza che unisce gli spiriti di uno stesso ordine. Le ruote fornite d'ali, correndo senza deviazioni e senza soste verso il fine prefisso, esprimono la potente attività e l'inflessibile energia con le quali l'angelo, entrando nella via che gli viene aperta, prosegue invariabilmente e senza deviazioni, la sua corsa spirituale nelle regioni celesti.

Ma questo simbolismo delle ruote é suscettibile ancora di un'altra interpretazione; perché quel nome di galgal che gli é dato secondo il profeta, (Ezechiele, X, 13) significa, in ebraico, rivoluzione e rivelazione. Infatti quelle ruote intelligenti e infiammate hanno le loro rivoluzioni che le trascinano con un movimento eterno intorno al loro bene immutabile; ed hanno le loro rivelazioni, o manifestazioni dei segreti divini, e ciò avviene quando iniziano le nature inferiori e fanno giunger loro la grazia delle più sante aspirazioni.

Ci resta da spiegare finalmente in qual modo si deve intender l'allegrezza degli Angeli. Perché non crediamo già che sottostiamo agli eccessi delle nostre gioie passionali. Dicendo ch'essi si rallegrano con Dio ogni volta che sono ritrovati coloro che erano perduti, si esprime la divina contentezza e quella specie di pacifico diletto da cui sono dolcemente inebriati ogni volta che la Provvidenza riconduce le anime a salvazione, ed anche quell'ineffabile senso di felicità che provano i santi della terra quando Dio li rallegra con l'effusione della sua augusta luce.

Queste sono le spiegazioni che dovevo dare trattando dei simboli usati dalla teologia. Quantunque incompleto, spero che questo lavoro aiuterà la nostra mente ad elevarsi al di sopra delle grossolane immagini materiali.

Che se tu mi obietti, o Timoteo, che io non ho fatto menzione di tutte le virtù, funzioni e immagini che la Scrittura attribuisce agli Angeli, io risponderò confessandoti il vero, che cioè in certi casi avrei avuto bisogno di una scienza che non é di questo mondo, e di un iniziatore e di una guida; e ti dirò anche come certe spiegazioni che io ometto siano implicitamente racchiuse in ciò che ho spiegato. Così ho voluto nel tempo stesso e serbare in questi discorsi una giusta misura ed onorare con il mio silenzio le sante profondità che io non posso scandagliare.


FINE

view post Posted: 27/4/2024, 16:40 IL POTERE DEI VENTI - MAGIA

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🌬🍃 IL POTERE DEI VENTI🌬


🌬Il vento spira dai punti cardinali portando con se forza ed energie sfruttabili per i propri lavori magici. Avete mai provato quali meravigliose sensazioni si provano vagando per le vie della propria città o nella natura quando cade il crepuscolo, o al mattino presto, se poi l'aria è frizzante di una dolce brezza che ci avvolge? O quando il vento più impetuoso ci scompiglia i capelli ed entra in noi con tutta la sua potenza? O ancora uscire di casa poco prima che cominci a piovere e l'aria è fresca e carica di profumi?
Questo è il momento preferito dalle streghe.
Proviamo a "sentire" la natura e tutta la sua forza nei vari momenti della giornata, proviamo a farci "spugne" e ad assorbirne tutta l'energia portata a noi anche dal vento. Essa ci sarà di enorme aiuto quando metteremo in pratica i nostri incantesi.
Ma torniamo ai venti. Ogni vento porta con se il suo messaggio e la sua energia particolare, ognuna utile a seconda del punto cardinale da dove giunge.
Ora indichiamo i poteri di ogni singolo vento.

🌬IL VENTO CHE SPIRA DA EST, IL VENTO DI LEVANTE
CI VIENE IN AIUTO QUANDO PROVIAMO L'ESIGENZA DI PORTARE DEI CAMBIAMENTI NELLA NOSTRA VITA, QUANDO VOGLIAMO TRASFORMARE E TRASFORMARCI PER RICOMINCIARE DA CAPO UNA NUOVA ESISTENZA. SE VOGLIAMO INIZIARE UN LAVORO CHE IMPLICA CREATIVITA', SE SIAMO ALLA RICERCA DI ISPIRAZIONI GIUSTE PER NUOVI INCANTESIMI O PER PARLARE A CUORE APERTO CON IL NOSTRO SPIRITO GUIDA, QUESTO E' IL VENTO CHE FA PER NOI.
AD ESSO VIENE ASSOCIATO IL COLORE BIANCO.

🌬IL VENTO CHE SPIRA DA SUD, O VENTO DI SCIROCCO
CI SPIANA LA STRADA PER TUTTE QUELLE FACCENDE CHE RIGUARDANO L'AMORE, IL DESIDERIO, LA CARNALITA' E LA PASSIONE.
CI AIUTA IN TUTTI I NOSTRI LAVORI CHE IMPLICANO L'INIZIATIVA, ENERGIA FISICA, CORAGGIO MA ANCHE PER RISOLVERE RABBIA ED EGOISMO. LO SI PUO' USARE PER QUALSIASI TIPO DI MAGIA IN QUANTO ESSO HA LA FACOLTA' DI DARE UNA GRANDE SPINTA BENEVOLA A TUTTI I TIPI DI INCANTI. AD ESSO E' ASSOCIATO IL COLORE GIALLO E IL SUO ELEMENTO E' IL FUOCO. ANCHE SE SI TRATTA DI UN VENTO BENEVOLO E' MEGLIO NON ABUSARE DI LUI IN QUANTO IL FUOCO CHE LO IDENTIFICA HA LA DOPPIA VALENZA DI ESSERE ANCHE PERICOLOSO E ARDENTE.
ESSO VIENE ASSOCIATO AL COLORE GIALLO.

🌬IL VENTO CHE SPIRA DA OVEST, IL LIBECCIO
E' UN VENTO RILASSANTE E PURIFICATORE, ADATTO PER LE ATTIVITA' CHE RICHIEDONO FERTILITA' FISICA E MENTALE, RAFFORZA L'INTUITO E LA PRODUTTIVITA' E CI AIUTA A TERMINARE TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO LASCIATO INCOMPIUTO.
SI POSSONO INIZIARE CON LUI I RITI D'AMORE, DI FERTILITA' E DI PURIFICAZIONE.
AD ESSO E' ASSOCIATO IL COLORE ROSSO.

🌬IL VENTO CHE SPIRA DAL NORD, LA TRAMONTANA
E' IL VENTO DELLA MORTE. ESSO INDICA ANCHE LA MORTE NON FISICA MA IL CAMBIAMENTO PROFONDO E RADICALE E VIENE QUINDI CONSIDERATO PER TRADIZIONE IL VENTO DELLA DISTRUZIONE, SIA NECESSARIA PER SPAZZARE VIA IL VECCHIO CHE OPPRIME, SIA PERCHE' FORIERO DI CATTIVE NOTIZIE O PERCHE' E' DA SEMPRE SFRUTTATO PER ATTUARE INCANTESIMI DI DISTRUZIONE. SE CI TROVIAMO IN UN MOMENTO DI ANSIA E DI STRESS E CI ESPONIAMO A QUESTO VENTO, ESSO SPAZZERA' VIA DA NOI OGNI CATTIVO PENSIERO.
QUANDO SOFFIA E' PERO' CONSIGLIABILE NON INIZIARE LAVORI VOLTI ALLA GUARIGIONE O ALLA PROSPERITA'. AD ESSO E' ASSOCIATO IL COLORE NERO.




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view post Posted: 26/4/2024, 23:19 LA STORIA DI RACHELA E SAVERIO - FENOMENI PARANORMALI

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Shakespeare con la sua tragedia Romeo e Giulietta, una storia non realmente accaduta, non fu per niente originale...Siamo in Calabria,a Catanzaro prima metà dell’Ottocento, questa invece e' una tragedia realmente accaduta. Due giovani, appartenenti all'aristocrazia catanzarese e a due famiglie fra le più note della città s'innamorarono. Lei, Rachela De Nobili appena ventenne , viveva nel suo palazzo (Palazzo De Nobili, oggi sede del Municipio) Lui, Saverio Marincola, i due s'incontravano furtivamente, la loro relazione era ostacolata dalle due famiglie divise per le loro tendenze politiche. Saverio, ogni sera incontrava Rachela sotto la sua finestra e qui i due con la paura di essere scoperti dai fratelli di lei, si amavano. Ma, una sera, il maggiore dei fratelli di Rachela si accorge della tresca, apre il portone principale del palazzo ed affronta a duello Saverio che riesce a fuggire. Rachela, viene rinchiusa nella sua stanza, ma il Marincola escogita un piano per poterla rivedere. Saverio arrivava la sera sotto Palazzo De Nobili in sella al suo cavallo, i cui zoccoli erano ferrati d'argento in modo tale che il suono emesso durante il galoppo fosse diverso da quello degli altri cavalli, che avevano gli zoccoli in ferro. Quel suono, per Rachele, era un segnale per rivedere il suo amato. Ma una sera, e precisamente il 7 novembre 1822, il Marincola, viene fermato da diversi colpi di carabina che alcuni sconosciuti gli sparano contro: soccorso dalle persone presenti, morirà dopo due ore. Alla notizia della morte di Saverio, Rachela si rinchiude nel suo dolore. Non mangia, non dorme, non vuole vedere nessuno. La magistratura indaga e scopre i colpevoli, sono i fratelli di Rachele: Cesare, Domenico e Antonio. I tre fratelli De Nobili fuggono nottetempo verso la loro residenza estiva di Sellia Marina (località “La Petrizia”), poi verso l'isola di Corfù. Rachele, affranta, lascia il palazzo, arriva in carrozza fino a Pizzo Calabro e qui s'imbarca per Napoli dove viene accolta nel Convento delle “Murate Vive”. Divenuta suora, vi trascorrerà il resto della sua vita. Ma i racconti antichi dicono che chi muore in malo modo,non in pace, non lascia i luoghi di appartenenza,ancora oggi molti giurano che il fantasma di Rachela gira e sospira tra i corridoi del suo antico palazzo.

view post Posted: 26/4/2024, 21:03 MERKAVAH IL CORPO DI LUCE - GEOMETRIA SACRA

La Merkaba è un potente simbolo di guarigione e protezione. Permette uno sviluppo energetico-spirituale accelerato e aiuta a diventare co-creatori del proprio destino

Il simbolo Merkaba è basato sul campo di energia Prana e sulla sua aura. E’ uno dei simboli più potenti del mondo. Il Merkaba aiuta la crescita spirituale e il collegamento con il te stesso superiore
La parola Mer-Ka-Ba è composta da tre sillabe corrispondenti a tre parole: Mer, Ka, Ba.

Queste parole provengono dall’antico Egitto. Esistono diversi modi di pronuncia della parola Mer-Ka-Ba come Mer-Ka-Bah, Mer-Ka-Va e Mer-Ka-Vah.

“Mer“, si riferisce a un tipo specifico di luce che era noto in Egitto al tempo della XVIII dinastia, quando le religioni furono orientate alla venerazione di un solo Dio della creazione.
Mer era visto come due campi contro-rotanti di luce che ruotano nello stesso spazio. Questi campi iniziano a ruotare sotto l’impulso di particolari atti respiratori.
“Ka“, si riferisce allo spirito individuale della persona;
“Ba“, si riferisce all’interpretazione dello spirito di una realtà particolare.

La parola ebraica Merkabah indica nel libro di Ezechiele della Bibbia e nella tradizione mistica ebraica il carro di Dio guidato da quattro angeli. Nella speculazione cabalistica e hassidica la Merkabah assume una pluralità di significati, e rivela profonde verità sulla natura del cosmo e dell’uomo.

A cosa serve la MER KA BA?

È un mezzo, un veicolo, una modalità per cambiare il proprio stato energetico, per poter ripulirsi da blocchi, armonizzarsi con il proprio essere, imparare (caso mai ancora non lo si facesse) ad amare incondizionatamente, a trasformare tutto ciò che non ci piace in Amore Incondizionato, a schermarci e a schermare ciò che vogliamo “proteggere”, serve ad allinearsi, ad espandersi all’infinito, a muoversi nello spazio e nel tempo e a molto altro ancora.

Tutti possono attivare la MER KA BA?

Si, è il nostro corpo, visto con altri occhi, bisogna solo essere consapevoli che c’è.

Il TETRAEDRO STELLA è la forma che ha il nostro Corpo di Luce.

Questo TETRAEDRO è formato da due TETRAEDRI uno rivolto con la punta verso l’alto quello del SOLE e uno rivolto verso il basso quello della TERRA. Quello del SOLE di colore rosso rappresenta l’energia elettrica e maschile, quello della TERRA di colore blu rappresenta l’energia magnetica e femminile.

La misura del lato del proprio TETRAEDRO è pari alla misura che va, con le braccia distese, dal dito medio della mano destra al dito medio della mano sinistra (UOMO VITRUVIANO).

A seconda del sesso il TETRAEDRO del Sole avrà di fronte a noi o lo spigolo (maschile) o il lato (femminile), esattamente all’opposto è posizionato il TETRAEDRO della TERRA.

E’ importante ricordare che i TETRAEDRO STELLA, sono 3, uno nell’altro, si compenetrano e hanno ognuno lo stesso volume, la stessa forma e perimetro degli altri 2.

L’utilizzo della Merkaba ci permette di sintonizzare i nostri tre corpi (fisico, emozionale, mentale ) sulle frequenze di questa realtà fisica sulla Terra. Ci aiuta nel cammino verso l’unione con il nostro Sè Superiore e ad innalzare le frequenze dei tre corpi fino a diventare sempre più luminosi.

Grazie all’ attivazione della Merkaba si può alzare il proprio livello di consapevolezza e ampliare le possibilità di creare cose e situazioni portando Amore, Salute, Bellezza e Prosperità nella vita di tutti i giorni, oltre a caricarsi di energia pranica utile per la nostra salute.

La Merkaba si può attivare in vari modi; il mezzo più conosciuto è la meditazione che ha degli effetti estremamente forti. Utilizzata sin da tempi più antichi, è particolarmente indicata per il periodo temporale in cui viviamo.

view post Posted: 26/4/2024, 14:46 FERITE EMOTIVE COME INFLUENZANO LA NOSTRA VITA - PARTI DEL CORPO - OGNI SINTOMO UN MESSAGGIO

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Le ferite emotive: come influenzano la nostra vita.

Nel corso della nostra vita, tutti noi sperimentiamo traumi e dolori emotivi, che possono lasciare ferite profonde nella nostra psiche. Queste esperienze, spesso inconsapevoli, possono influenzare negativamente il nostro comportamento, la nostra salute e il nostro benessere generale.

Anche la medicina tradizionale e la psicoterapia riconoscono l'impatto significativo dei traumi psicologici, come nel caso del disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Tuttavia, il Dr. Reimar Banis va oltre, identificando queste ferite emotive come veri e propri "conflitti" interiori.

Secondo lo scienziato Dr. Banis, i conflitti agiscono come dei "succhiatori di energia", sottraendoci forza vitale e lasciandoci spossati e svuotati. La natura inconscia di questi conflitti li rende ancora più difficili da individuare e da affrontare, alimentando un circolo vizioso di malessere.

Per comprendere meglio il meccanismo dei conflitti, il Dr. Banis propone un paragone con i virus informatici. Proprio come un virus può danneggiare le funzioni di un computer, paralizzando l'intero sistema, i blocchi energetici causati dai conflitti emotivi possono disturbare l'equilibrio psicofisico dell'organismo.

Il processo di liberazione dai conflitti richiede un impegno attivo e una presa di coscienza profonda delle proprie ferite emotive. Con il giusto supporto e le giuste tecniche, è possibile intraprendere un percorso di guarigione che ci permetta di ritrovare il nostro equilibrio interiore e la nostra vitalità.

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